XLVI.Scheletri nell'armadio

147 11 4
                                    

Piero pov

Esco dal bagno e vedo il letto con le coperte tirate su un lato e vuoto.
《Panico!》
La cerco, guardando anche nella saletta della suite, ma niente.
Vuoto.
Nada.
Sento delle voci provenire dall'ingresso e mi avvio per capire chi può essere.
《Non ci posso credere!》

***

Elena pov

Spero con tutto il cuore che sia un sogno, ma quando la sua voce tagliente mi prende le orecchie capisco, purtroppo, che è la realtà.
"Non mi fai entrare?!" mi dice con tono retorico.
La figura di fronte a me, snella e brillante nonostante l'età, mi sorride dolcemente, ma io so che è tutta una finta.
"Buongiorno!"
《Almeno a me, un'educazione l'hanno data!》
"Non mi fai entrare?!" riprova.
"Ci sento anche da qui. Non c'è bisogno che entri!"
Lei mi guarda con cipiglio e sbuffa in maniera poco galante.
《Alla faccia del galateo!》
"Non sono qui per litigare, Elena, ma..."
"Ma niente!" interrompe Piero.
《Eccolo qui il mio 'mastino siciliano' preferito!》
"Se ne deve andare! Non è ben accetta qui!"
"E chi l'ha detto questo?"
"Io!" esclamo subito.
Lei mi guarda, ma non dice niente.
"Dobbiamo parlare...e ho un regalo per te!" dice allungando un pacchetto regalo blu con la marca 'Pandora' scritta in oro.
"Non abbiamo niente da dirci e i tuoi regali non mi interessano!"
"Ti chiedo solo 5 minuti del tuo tempo poi, se non vorrai più avere niente a che fare con me, andrò via e non ti parlerò più!"

***

Piero pov

Alla fine Elena ha accettato di farla entrare.
Siamo seduti io e lei sul divano mentre, la donna di fronte a noi, è seduta sulla poltrona.
"Tenete! Questo è per voi!"
Ci porge il pacchetto e io lo prendo.
Tiro fuori una scatoletta infiocchettata ed Elena la apre.
Dentro ci troviamo il regalo più brutto e di pessimo gusto che si potesse fare.

Dentro ci troviamo il regalo più brutto e di pessimo gusto che si potesse fare

Oops! Questa immagine non segue le nostre linee guida sui contenuti. Per continuare la pubblicazione, provare a rimuoverlo o caricare un altro.

(NdA...alcuni di voi lo troveranno anche carino, ma seguendo i miei gusti personali ho scelto apposta il meno bello 😂)

Io ed Elena ci guardiamo un secondo negli occhi.
"So che, in genere, dovrebbero regalarlo i futuri nonni, ma ho pensato di farti un pensiero utile e dolce!"
Elena deglutisce. Fissa quel coso cercando di non scoppiare a piangere.
"È...è davvero..." balbetta lei.
"Adorabile vero? L'ho scelto io stessa!"
《Si fa pure i complimenti da sola! Bah...convinta lei!》
"Pessimo gusto!" mi scappa da dire tra i denti mentre vedo Elena rimettere il 'regalo' nella sua confezione.
"Non lo indossi, cara?"
"Perché sei qui? Come hai fatto a trovarci, nonna?"
Elena ha la schiena dritta e la voce ferma, ma ha gli occhi lucidi, in ricordo di ciò che poteva esserci, ma non è stato.
"Volevo fare gli auguri ai futuri gen..."
"Ha fatto un viaggio a vuoto allora!" la blocco io.

***

Elena pov

Sento il braccio di Piero circondarmi le spalle, e mi appoggio a lui.
Abbasso lo sguardo e mi comincio a torturare le mani senza rendermene conto.
"Tutto ok?" mi sussura lui.
Io annuisco semplicemente e rialzo gli occhi verso la mia parente.
"Non capisco!" dice la donna "che io sappia tu sei incinta di tre mesi, tesoro!"
"Dovresti selezionare meglio le tue fonti prima di presentarti alla porta della gente!"
Lei ci guarda con sguardo vacuo, come se non riuscisse veramente a comprendere il senso di quelle parole.
"Ho abortito, nonna! L'ho perso!"
Sgrana gli occhi con alcuni secondi di ritardo, portandosi la mano alle labbra per evidenziare uno stupore e un dispiacere che effettivamente non ci sono.
"Mi dispiace tanto, cara!"
"Cosa vuoi?"
Lei sospira e guarda il vuoto. È sul punto di dire qualcosa, ma si rende conto della presenza di Piero.
"Ragazzo...vorrei parlare da sola con mia nipote, se non ti dispiace?!"
Piero è sul punto di risponderle a tono, ma lo fermo.
"Sa già tutto! Parla pure!"
"Assolutamente no!" ribatte lei.
《Come se ti avessi chiesto di leccare il pavimento!》
Lui fa passare lo sguardo da me a lei per un paio di volte.
"Vado a vedere giù alla reception che fine ha fatto il nostro servizio in camera" comprendendo, probabilmente, che finché ci sarà lui la situazione resterà immobile.
Io mi giro verso Piero.
Lui mi dà un bacio a fior di labbra e si alza.
"Per qualsiasi cosa, chiama"
Annuisco.
"Spero che questo sia un addio!"
Mia nonna lo guarda male mentre lui se ne va.
"Oh...finalmente se ne andato!"
"Che cosa volevi dirmi di tanto urgente?"
"Non vuoi sapere come sto?"
"Onestamente?! Non mi interessa"
Lei mi guarda come se avesse appena ingoiato uno scorpione, poi sospira e comincia a parlare.
"D'accordo...ti dirò tutto!"

***

Piero pov

Sono al bar dell'albergo con una tazzina di caffè già finita da un'ora e mezza.
Sono indeciso se risalire o aspettare ancora.
《Chissà che minchia si stanno dicendo!》
Non ho detto niente a nessuno, soprattutto ad Alessandra, sennò si sarebbero solo preoccupati.
Sento dei tacchi che, con passo rapido, stanno attraversando l'atrio.
Mi sporgo e vedo la nonna di Elena, seguita dalla nipote, recarsi alle porte.
Elena, però, abbrevia il passo e si avvia verso la reception.
"Il taxi della signora è arrivato?" chiede lei al signore di turno.
"Si, signorina!"
Lei ringrazia e si avvicina alla donna.
"Una cosa che tu non hai mai capito è che, generalmente, alle persone non interessano i sentimenti!" le dice la nonna con occhi sprezzanti e cattivi.
"Una cosa che invece tu non hai mai capito è che i soldi non sono tutto nella vita!" risponde subito Elena con sguardo determinato.
"Tuo nonno non ti ha mai dato niente, se non l'illusione di essere speciale e quella sottospecie di collana che porti al collo ne è la prova! Ce ne sono centinaia di ragazzi nel mondo, molto più belli di quello lì, e tu che fai? ...decidi pure di sposartelo!"
"È vero...ci sono centinaia di ragazzi nel mondo, ma nessuno è come lui!"
"Per fortuna di noi donne" dice ridacchiando, ma Elena mantiene la sua espressione seria.
Elena fà 'ciao ciao' con la mano e la donna sta per allontanarsi, ma si rigira un secondo.
"Non vali la pena...e le tue scelte parlano per te!"
"Considerati ufficialmente radiata dalla famiglia, Mrs O'Connor!"
La donna va via.

Mi avvicino, ma non dico niente.
"Quanto hai visto?" chiede lei.
"Quanto basta!"
Si gira e, mano nella mano, ritorniamo in camera.
Rientriamo e dopo poco tempo arriva il pranzo che avevamo richiesto.
"Come ti senti?" chiedo io, cercando di farla parlare.
Lei scrolla le spalle e sospira.
"Non lo so...sicuramente non dovrò farmi venire il dubbio se invitarla o meno al matrimonio!"
Mi acciglio un secondo, perplesso da quella affermazione, e la guardo.
"Mi ha richiesto, per l'ennesima volta, di aiutarla con i soldi del debito...ricordi?"
Io annuisco.
"Beh...non avevo intenzione di aiutarla"
"Ma?!" chiedo io, sapendo perfettamente che manca un pezzo.
"Ma...ma alla fine ho ceduto e gli ho dato la cifra necessaria. Il transito dei soldi ci sarà domani data la somma e la conversione, però le ho detto che non avrebbe dovuto più avere nulla a che fare con me o con voi. Questa è l'unica clausula!"
"E se stesse mentendo?"
"Blocco immediato dei soldi...e ritiro della cifra che le ho dato!"
"Sei davvero...perfida!"
"Lei non si è risparmiata a calugnare me e mia madre, perché trattarla con i guanti?!"
"Ho capito...ma resta comunque tua nonna!"
Le abbassa la testa, ma la rialza dopo poco e mi fà vedere il suo ciondolo a farfalla.
"Questo è stato l'ultimo regalo di mio nonno. Me l'ha regalato per i miei 18 anni ad uno di quei mercatini di Natale che fanno sempre!"
"So perfettamente che a te i soldi non interessano, ma..."
"E sai lei cosa mi regalò per quell'occasione?!"
Io negai con la testa completamente stordito da quel discorso che non ha ne capo ne coda.
"Un trattamento dal chirurgo estetico per darmi la possibilità di 'distaccarmi dalla somiglianza con mia mamma' "dice lei, imitando le virgolette "...e poi sono io quella perfida?!"
Nego di nuovo.
"Non deve essere stato facile, lo ammetto! Ma vorrei solo che non ti ritrovassi, un giorno, ad avere dei rimpianti"
Lei nega subito.
"Averla allontanata dalla mia vita, dalla nostra vita, potrà solo alleggerirci i pensieri!"
Mi fido di lei.
So che è la cosa giusta da fare...e mi fido di lei!

***

Ta...daaaaaan
Molti di voi mi hanno chiesto di dire, in anteprima, chi poteva essere la persona alla porta, ma rivelarlo sarebbe stato scorretto nei confronti di tutti gli altri...quindi niente xD
Perdonatemi ancora per tutto quest'attesa, ma purtroppo (ovviamente!) non l'ho fatto apposta!!
Ditemi cosa ne pensate del capitolo, e se vi dovesse piacere mettete una ☆ .
Commentate come se non ci fosse un domani...tanto io leggo tutti i messaggini che mi mandate 😁😁😁
Un bacione enorme
Frakkia❤❤❤

Le note del cuore ♡ //PB//Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora