dms // ziam

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Si stavano agghindando entrambi, con l'ansia che gli divorava il petto.

Liam non aveva la benché minima idea di dove Zayn lo avrebbe portato, quindi decise di non osare troppo nel vestirsi e di optare per una semplice camicia grigia ed un paio di jeans sul nero. Non era da lui vestirsi così ma, onestamente, avrebbe fatto di tutto per Zayn, se questo lo avesse fatto star bene.

Anche quest'ultimo decise di stare sul comodo, nonostante la voglia di indossare lo smoking nero era notevole. Sarebbe stato esagerato!

Era eccitato all'idea che presto avrebbe portato Liam a cena, sperando ovviamente che i manager del cazzo non lo beccassero. Odiava il fatto che dovesse nascondersi, odiava il modo in cui l'avevano ricattato. Che non era giusto, no signore. Ricattare la sua famiglia perché era gay era la peggior cosa che potesse accadergli.

Scosse poi la testa, decidendo che non era giornata per pensare a queste cose, non oggi.

Sorrise quindi allo specchio davanti a lui, constatando che stesse approssimativa bene vestito così.

zayn: sono pronto, principessa.

zayn: muovi il culo

teddy bear: sono sul divano stronzo, sono pronto da dieci minuti

zayn: sempre così rude

teddy bear: non immagini quanto😏🔥

Zayn rise scuotendo la testa, amava il lato malizioso di Liam. Amava qualsiasi cosa di lui a dir la verità.

Chiuse la porta, spense le luci della stanza e scese poi giù, dove un Liam vestito per bene lo stava aspettando, in piedi davanti alla scala.
«Quanto siamo belli.» ammiccò Liam attirando a se Zayn per poi posargli un bacio sulla fronte.

«Mai quanto te, teddy bear.»

«Teddy bear? E questo da dove salta fuori?» ridacchiò Liam allontanandosi da Zayn.

«Non lo so, lo trovavo carino.» scrollò le spalle arrossendo, aprendo poi la porta di casa per uscire fuori, seguito a ruota da Liam.

«Oh Zay Zay non starai mica arrossendo?» disse Liam dando una spinta leggera all'altro ragazzo.

«Ti odio quando fai così.» borbottò entrando in macchina.

«No tu mi ami.» gli fece la linguaccia Liam.

E passarono così l'intera serata, tra beffe e prese in giro. Come se insultarti fosse il loro modo per amarsi. Che forse era proprio così, lo si poteva ben vedere dai loro occhi che si amavano in un modo estraneo a molti.

In un modo indecifrabile, che dall'esterno potevano sembrare due che non arrivavano nemmeno lontanamente vicino all'amarsi. Ma gli andava bene così, non era necessario che gli altri capissero finché l'avessero fatto loro.