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Stava camminando con due buste di cibo giapponese nelle mani, diretto verso la macchina che aveva accuratamente parcheggiato lungo un viale poco popolato, nascosta ad occhi indiscreti. Soprattutto nascosta allo stalker che tanto amava perseguitare lui e Liam. Non capiva proprio chi potesse essere a fare tutto questo macello, per cosa poi? Perché era gay? Roba da matti.

Aveva fatto mente locale in questi giorni, cercando di poter immaginare una sola figura che lo odiasse a tal punto da occupare la propria vita per rompergli talmente tanto le palle. Aveva pensato a Gigi, la sua finta ragazza che aveva sempre odiato, ma poi si ricordava di quanto potesse essere stupida e scartava automaticamente l'idea.

Anche l'idea che potessero essere i manager lo aveva sfiorato, ma anche loro non spiccavano di tutta questa intelligenza. Tuttavia dopo tutte le minacce che avevano lanciato sia su di lui che sulla sua famiglia lo avevano fatto preoccupare. Ecco perché era rimasto un po' fuori dal mondo ultimamente.

Non andava più alle feste a cui era solito ne alle sfilate di moda, così da non essere costretto a star a contatto diretto con i suoi manager.

Alzò gli occhi al cielo a pensare che, a causa di tutto questo, si stava privando d'essere se stesso ma, più di ogni altra cosa, di poter mostrare a Liam il suo mondo, che nonostante tutto era davvero fantastico.

«Cosa ci fai qui tutto solo?» una voce lo fece sobbalzare. Brividi corsero lungo tutta la sua spina dorsale. Sì girò per cercare di vedere chi fosse la persona che aveva deciso di spaventarlo ma tutto ciò che vide fu un ombra, apparentemente maschile.

«Chi diavolo sei?» chiese Zayn con voce sottile, non capiva per quale motivo si sentisse così strano, sapeva solo che la presenza di quel tipo non era affatto una buona cosa.

«Ma come, non ti ricordi di me?» fece un passo avanti mostrando finalmente il suo volto.

«Shahid?» cercò di non attaccare a ridere nel vedere il suo viso paffuto. Aveva avuto paura per niente.

«Ti diverto?» domandò l'altro corrugando le sopracciglia.

«Cristo sì! Ciccio panza, che bello vederti.» ridacchio facendo un passo avanti fino ad arrivare di fronte a lui.

«Ti pentirai di tutto ciò che mi hai fatto.» ringhiò alzando poi il braccio per poi sferrare un pugno a Zayn. Questo non aspettandoselo barcollò un po' per poi trovarsi nelle braccia di due degli scagnozzi di Shahid.

«Non avresti dovuto trattarmi così di fronte a tutto il mondo, lurido bastardo.» sferrò un altro pugno sul viso di Zayn, facendogli perdere conoscenza.

questa storia sta diventando così no sense

dms // ziamDove le storie prendono vita. Scoprilo ora