Capitolo 7

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All'improvviso la televisione della camera da letto si accende e una canzone solenne parte in sottofondo ad uno stemma. Su di esso c'è scritto <<Capitol City>>. Johanna non vedeva mai il televisore, almeno non in mia presenza e quando partiva faceva sempre in modo che non funzionasse. Una donna dai capelli biondo platino che le ricadono sulle spalle in maniera ordinata appare sullo sfondo. Indossa un completo bianco che sembrerebbe da uomo. Gli occhi sono iniettati di sangue e il loro colore è di un azzurro strano. Sembrerebbe sulla quarantina, ma ha le iridi di un centenario.

"Popolo di Panem." inizia "Quest'anno abbiamo visto vincitore dei 93esimi Hunger Games il tributo maschio del Distretto 11: Markus Clare. Ma credo che nessuno dimenticherà mai i 77esimi Hunger Games. L'edizione in cui i vincitori superstiti e favorevoli alla rivolta che ha eliminato i Giochi si sono contesi la vittoria combattendo anche contro ibridi ricreati secondo tributi morti durante la 74esima edizione, quando ancora Coriolanus Snow governava giustamente il paese e i distretti." finito questo discorso la televisione trasmette tutti i tributi di quella lontana edizione. Quelli del Distretto 12 sono proprio loro. I miei genitori. Prima una foto di mia madre. Era bellissima. Il viso era perfettamente ovale e dei capelli marroni scurissimi uniti in una singola treccia ne risaltavano il contorno. Degli occhi azzurri quasi sul grigio abbelliti da un sottile strato di trucco si trovavano subito dopo la fronte non troppo larga. Il collo lungo, ma proporzionato, terminava dove un tessuto bianco e candido di un vestito copriva il corpo. Poi è la volta di mio padre. Anche lui è vestito di bianco, ma i lineamenti del viso sono più pronunciati, i capelli biondo cenere modellati a formare un ciuffo più o meno alto sulla fronte, gli occhi molto più chiari di quelli di mia madre, labbra meno carnose, ma molto belle e collo muscoloso.

Infine, trasmettono la foto di Johanna circondata da una cornice dorata di rampicanti e in basso la scritta:<<Vincitrice>>. Capelli molto scuri con pochissimi filamenti bianchi, sguardo truce emanato da due iridi verdi quasi tendendi al grigio. Subito dopo fanno partire un filmato. Ci sono mia madre e Johanna una di fronte all'altra. La prima ha una bambina in braccio. Sono io.

<<Katniss non penserai che...>> dice Johanna dopo che mia madre mi ha messo in braccio a lei.

<<Sei sempre stata quella che più di tutti meritava di vivere. Ora ti chiedo di prenderti cura di mia figlia. Di raccontarle un giorno tutto quello che vuole sapere. Lo prometti?>> risponde Katniss mentre inizia a frugare nello zaino in cerca di qualcosa <<Crescila come fosse tua. Tua e di Aaron>> sulla mano ha delle bacche <<Me lo prometti? O meglio lo prometti a me e Peeta?>>

<<Lo prometto.>> Johanna cerca di mantenere un contegno <<Non devi farlo...>> continua.

<<Mi volevano morta fin dall'inizio...>> mia madre sorride leggermente <<Mi dispiace per tutto quello che hai passato e che io sono riuscita a scampare. Buona fortuna, Johanna.>> dice prima di portarsi una mano alla bocca e di cadere a terra in una posizione strana. C'è un tuono e di seguito delle trombe dal tono trionfante mentre Johanna è accasciata sul corpo di Katniss e sussurra qualcosa tra le lacrime.

Lo schermo torna a mostrare la donna che sono sicura al cento per cento che sia Pamela Snow.

"Purtroppo durante quest'edizione, come ben sapete, è morta una piccola creatura. La povera Posy Mellark nata nell'arena stessa. I chirurgi hanno riferito che è deceduta subito dopo essere stata tirata sull'hovercraft con Johanna Mason. Una perdita... Dolorosa..." parla di me come se stesse sul punto di piangere "Dolorosa, ma necessaria." riprende contegno "Necessaria perché avrebbe causato problemi a Panem, ai Distretti e a Capitol City. Gli Hunger Games necessitano di un vincitore, non di due." detto ciò saluta l'intera nazione e riparte la canzone per poi diventare tutto silenzioso.

𝐇𝐮𝐧𝐠𝐞𝐫 𝐆𝐚𝐦𝐞𝐬-𝐏𝐨𝐬𝐲 𝐌𝐞𝐥𝐥𝐚𝐫𝐤Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora