Capitolo 10

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"Chi sei?! Che ci fai qui?!" gli domando mentre lo tengo bloccato al muro come mi ha insegnato Haymitch.

"Posy, cosa stai facendo?!" esclama Johanna entrando "Lascialo."

Allento la presa poco a poco fino ad allontanarmi e il ragazzo riprende a respirare regolarmente. Non si è né difeso né ha attaccato. Eppure la sua forza avrebbe prevalso sulla mia.

"Lui è Markus Clare. Il vincitore di quest'edizione degli Hunger Games." dice Johanna poggiando uno zaino che penso sia stracolmo di vestiti.

Il mio sguardo si sposta sul ragazzo. Dalla trasmissione che ho visto ieri so che viene dal Distretto 11. Il Distretto dell'agricoltura.

"Perché è qui?" chiedo diffidente.

"Perché serve qualcuno che ti insegni ad usare l'arco, no?" va al piano superiore.

Mi sarei aspettata un ragazzo dalla pelle totalmente scura, invece è leggermente più abbronzata della mia. I capelli neri sono pettinati a ciuffo e sono talmente pieni di gel che neanche la pioggia scrosciante è riuscita ad abbassarli. Molto probabilmente è la capigliatura che Capitol City gli ha imposto. Gli occhi sembrano essere due buchi neri per quanto sono scuri e il naso è all'insù. Il corpo è snello, ma allo stesso tempo muscoloso e forte.

"Come ha detto lei, sono Markus, Mark per gli amici." mi porge una mano. La sua voce ha una tonalità bassa.

"Posy." rispondo senza stringergliela.

Ritira la mano e se le porta entrambe nelle tasche dei pantaloni. Restiamo in silenzio finché non gli domando:"Quindi... Tu sai usare l'arco?"

"È così che ho vinto i Giochi." risponde per poi passarsi la lingua sulle labbra bagnate.

"Nessuno ti ha riconosciuto? Non hanno trovato strano il fatto che sia Johanna Mason sia Markus Clare siano andati al Distretto 12?"

"Diciamo solamente che ci siamo camuffati alla perfezione."

"E i controlli dei Pacificatori?"

"Passati." sbatte le ciglia diverse volte dato che sono piene di goccioline "Adesso che non ci sono più guerre o insurrezioni nei Distretti, hanno abbassato la guardia, soprattutto al 9, al 10, all'11 e al 12." mi informa.

"Non hai nulla per cambiarti?" gli domando squadrandolo da capo a piedi. È completamente fradicio.

"No. Johanna mi ha preso di fretta e furia. Non mi ha lasciato il tempo di prendere niente."

Quasi come se non ci fosse, mi dirigo al davanzale e ricomincio a scrutare il libro. So che è da maleducati, ma cosa dovrei fare? Dirgli: <<Prego, accomodati, fai come se fossi a casa tua.>> quando questa realmente non è neanche la mia? Poi non ho mai avuto rapporti con ragazze della mia età, figuriamoci con un ragazzo (sempre se ha la mia età)!

Cala un silenzio quasi imbarazzante poiché sento il suo sguardo su di me. Odio quando qualcuno mi guarda, soprattutto se sono l'unica persona presente nella stanza. Non mi piace essere al centro dell'attenzione, ma credo che dovrò farci l'abitudine.

Con la coda dell'occhio lo vedo muoversi e avvicinarsi a me, ma faccio finta di nulla. I passi rimbombano sul parquet insieme a quelli di Johanna che vengono da sopra.

"Cos'è?" chiede sbirciando il libro.

"Non bagnarlo, per cortesia" ribatto allontanandolo poggiandogli una mano sul petto e asciugandomela sui vestiti.

"Morsi della notte?" legge il titolo "So tutti riguardo ad essi. Sono delle bacche velenose simili ai mirtilli. L'unica differenza è che i morsi della notte hanno il succo color rosso sangue. Crescono soprattutto in zone fresche del sottobosco... Mi hanno inoltre detto che sono le stesse bacche che ha usato Ka..."

𝐇𝐮𝐧𝐠𝐞𝐫 𝐆𝐚𝐦𝐞𝐬-𝐏𝐨𝐬𝐲 𝐌𝐞𝐥𝐥𝐚𝐫𝐤Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora