Ma il momento è interrotto da dei rumori che provengono da sopra in casa. Joseph è ritornato nel suo mondo dei pensieri e ogni tanto da qualche occhiata sul tetto sopra di noi per capire cosa sono questi rumori. Sono dei passi, i miei sono già tornati?Spero di no. Mi alzo sotto lo sguardo attento di Joseph continuando a sentire dei passi che provengono da sopra. È calato un silenzio imbarazzante tra di noi, abbasso lo sguardo su di lui e distoglie gli occhi su di me appena mi vede che lo sto fissando.
-Io vado a vedere chi è- dico sottovoce per lo strano imbarazzo che si è creato. Joseph annuisce soltanto continuando a guardare a terra.
Salgo le scale della cantina che portano al corridoio. Mi sento così strana, ho ancora il cuore che mi batte forte e le guance arrossate, quello che è successo giù poco fa è stato... non so come definirlo, sto provando tante emozioni contrastanti. Quando si è avvicinato molto a me mi è venuta la voglia di poggiare le mie labbra sulle sue e non avevo mai pensato a una cosa del genere, non mi era mai passato per l'anticamera del cervello la voglia di baciare qualcuno e sono ancora scossa con la consapevolezza che alla fine non è successo niente, però sono rimasta un po delusa... ma cosa vado blaterando! Angela ritorna in te.
Arrivo alla fine del corridoio ma sento dei rumori in cucina, varco la soglia e vedo Maria intenta a mettere a posto la roba che ha comprato al mercato: frutta, verdure, latte e formaggi, salumi, carne e pesce, sta riempiendo tutti i pensili e i cassetti.-Ti posso dare una mano?- dico gentilmente.
Maria si gira di scatto spaventata -Oh Angela sei tu... mi hai fatto prendere un colpo sei venuta zitta zitta, si grazie tesoro, prendi quella busta per favore e passami quello che c'è dentro- dice indicandomi una busta appoggiata per terra vicino alla porta.
La prendo e la poggio sul tavolo iniziando a passare gli oggetti a Maria.-Oh cara ma perché sei tutta rossa? Non ti senti bene?- dice ad un certo punto la governate preoccupata. Mi tocco la guancia destra sentendola ancora calda, pensavo fosse passato mi sono scombussolata prima in cantina, ancora non riesco a capire cosa sia successo precisamente, Joseph stava cercando di baciarmi? Non riesco a realizzare ciò.
-Angela?- mi richiama Maria.
Alzo gli occhi su di lei -Ehm no sto benissimo- dico sorridendo per farla convincere delle mie parole.
Maria mi guarda di sottecchi e io inizio a fissare il barattolo di marmellata che ho in mano.
-Non me la racconti giusta ragazzina- dice mettendo le mani sui fianchi larghi -Ma adesso non ho tempo di indagare su cosa sia successo con quel ragazzo nella cantina...- sgrano di poco gli occhi, come ha fatto a capire che centra lui? Ma cosa? Mi conosce troppo bene.
-Ti devo avvertire di una cosa importante- cambia completamente espressione diventando seria in volto -Mentre tornavo a casa ho visto che due soldati stanno passando per le case e con il mio udito sono riuscita a sentire che vogliono controllare le abitazioni per vedere se nascondo qualcuno - si stoppa un attimo e a me già è salita l'ansia -In parole povere stiamo in pericolo, in un grosso pericolo... se quelli scoprono che nascondiamo quel ragazzo ci fanno fritti con la cipolla tutti e tre- finisce con enfasi la frase e il numero tre sulle dita, questo sì che è un guaio.
-Dobbiamo sperare che non bussano anche qua, dopotutto questa è la casa di uno dei principali generali della squadra di protezione di Hitler non credo che vengano a bussare proprio qua- in realtà non credo neanche io alle mie parole.
-Speria...- ma non riesce a finire di parlare che sentiamo un bussare alla porta di casa.
Maria mi guarda interdetta, sono spaventata ed è anche dire poco, ma magari non sono loro. Mi avvicino alla finestra della cucina e guardando fuori scopro di avere torto. Ci sono due soldati sulla soglia di casa, uno è alto e robusto, ha i baffi, ma pochissimi capelli aggiustati con la brillantina e l'altro è un po più basso, sembra anche più giovane, si guarda in giro spaesato come se fosse lui che sta rischiando di essere scoperto in una cantina ed essere portato chissà dove magari per torturarlo o ucciderlo.
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Il profumo della libertà
Historical FictionNella Germania nazista un ragazzo ebreo di nome Joseph, anni diciotto, cerca di soppravivere alla terribile vita che i tedeschi hanno imposto nel loro paese alla gente diversa dalla razza ariana e soprattutto agli ebrei. Una notte mentre scappa dall...