Quando le labbra di Angela si posano sulla mia guancia mi sento andare in in escandescenza, sono così morbide e vellutate, proprio come una rosa. Non riesco a non pensarla con quel vestito rosso che le fasciava tutto il corpo, era così bella e un angelo, dopotutto lo dice anche il suo nome.
Ma io non posso e non devo pensarla è ignobile da parte mia, noi siamo il bianco e il nero, il sole e la pioggia, lei tedesca e io ebreo, per me non ci sarà mai un futuro mentre Angela deve studiare e sposarsi con quel ragazzo, almeno lei avrà un futuro, no anzi deve averlo.Guardo fuori dalla piccola finestra posta in alto nella cantina, che affaccia nel giardino sul retro. Fuori è tutto ricoperto di neve, il giardino è tutto bianco non si vede nemmeno un filo d'erba. Il Natale, quella che festeggiano i cristiani, ortodossi e protestanti, ma a noi ebrei è un po particolare questo giorno perché non viene chiamato "Natale" ma Chanukkà (letteralmente significa la festa delle luci) e non celebriamo la nascita di Gesù bambino ma la riconquista del tempio di Gerusalemme. Nel 180 a.C. Antioco IV Epifane prende il posto del fratello alla giuda del regno siriano, la Siria a quel tempo controllava un vasto territorio che comprende le terre d'Israele, e a differenza del predecessore, Antioco iniziò perseguitare il nostro popolo non solo i sudditi di religione ebraica subirono violenze ma anche i loro templi furono profanati ed ellenizzati.
Quando Antioco fece consacrare a Zeus un altare nel tempio di Gerusalemme, nel popolo ebraico scatta la rivolta. Giuda Maccabeo organizza un piccolo esercito di uomini e aiutati da Dio riconquista il tempio profanato, ma giunti alle porte dell'edificio sacro trovano davanti a loro uno spettacolo raccapricciante: il tempio era completamente distrutto e loro si rimboccarono le maniche e lo ristrutturarono per intero e Giuda decise che i giorni della dedicazione all'altare si celebrassero a loro tempo, ogni anno, per otto giorni. Per questo sono otto i giorni del Chanukkà, ma nel tempio accade anche un miracolo. Per riconsacrare l'edificio, secondo la liturgia, dell'olio d'oliva avrebbe dovuto bruciare nella Menorah (il candelabro ebraico) per otto giorni consecutivi, però era rimasto olio solo per un giorno, che continuò a bruciare per tutto il tempo necessario. Per la tradizione, gli ebrei accedono un lume per ogni sera del Chanukkà: la lampada formata da otto lumi più uno, detto il servitore, e di solito viene messa davanti a una finestra o vicino alla porta di casa. I lumi di accedono al primo calar della sera quando c'è ancora gente per strada, lo scopo e di rendere pubblico il miracolo che avvenne a quel tempo.Mi ricordo che papà ogni sera faceva accedere a uno di noi un lume per gli otto giorni del Chanukkà e rammento perfettamente il bombolone fritto che faceva mia madre nell'olio di oliva alle fettine di mele cosparse di zucchero e cannella. Quanto mi mancano quei momenti.
Due anni prima 25 Dicembre 1937
-Joseph sta sera tocca a te accedere il lume- dice mio padre mentre mettiamo a posto il negozio.
Oggi non è stata una giornata molto intensa, sono venuti pochi clienti e la situazione è sempre più difficile, andare avanti è complicato, i soldi diminuiscono e io cerco di aiutare in tutti i modi possibili, facendo ogni tipo di lavoretto per guadagnare qualcosa in più. Se continuiamo di questo passo non so dove andremo a finire.
-Figlio mio, mi stai ascoltando?- mi richiama mio padre.
Alzo gli occhi su di lui, ha il viso stanco ma sorride, e forse questo è uno dei suoi tanti pregi, cerca di vedere positività in ogni cosa anche in questo periodo pieno di problemi, certe volte vorrei essere come lui, forte e fiducioso.
-È successo qualcosa? Ti vedo pensieroso- si siede per terra e lo seguo sedendomi accanto a lui guardando per terra.
-Niente papà... e che...- mi blocco ma lui alza le sopracciglia aspettando che continui.
Sospiro -Ho paura, paura di non essere un buon fratello o un buon figlio, ho paura che non siate fieri di me, ho paura del futuro e soprattutto che qualcuno o qualcosa ci possa dividere in qualche modo- dico guardando fuori dalla vetrina del negozio.
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Il profumo della libertà
Ficción históricaNella Germania nazista un ragazzo ebreo di nome Joseph, anni diciotto, cerca di soppravivere alla terribile vita che i tedeschi hanno imposto nel loro paese alla gente diversa dalla razza ariana e soprattutto agli ebrei. Una notte mentre scappa dall...