Il profumo di lavanda invade le mie narici, tante bollicine mi solleticano la pelle, una luce fioca e il silenzio invade la stanza da bagno. Farsi un bagno è molto rilassante, ho i capelli legati in una crocchia disordinata e la testa è appoggiata al bordo della vasca. I miei vogliono che sia pulita e profumata questa sera, verranno i genitori di Mark, lui e i miei nonni, genitori di mio padre, faremo una grande cena anche perché miei nonni vogliono conoscere questo ragazzo che mi ha "rubato il cuore", non so per quanto tempo potrò resistere.
Nonna si chiama Alita Steiner, ma prima il suo cognome era Müller, è un donna molto comprensiva, ha i capelli corti e biondi sempre aggiustati ,con la lacca, veste sempre di gran classe, ma il rapporto con mia madre non è dei migliori, mia madre mette sempre in evidenza la sua bellezza, la sua eleganza, il suo ceto sociale elevato disprezzando sempre le classi umili, mia nonna invece, pur essendo elegante, curata e una signora dell'alta borghesia, rispetta tutte le persone e non gli piacciono le distinzioni della società ha sempre un sorriso sulle labbra per tutti. Ciò ha creato una barriera tra la nonna e la nuora.
Nonno Eilbert Steiner è un uomo tutto di un pezzo, austero, burbero e molte volte autoritario proprio come mio padre, vuole sempre avere l'ultima parola e con lui ho difficoltà ad instaurare un dialogo. Non ha i capelli, è della stessa stazza di mio padre, è molto fiero di lui e dice che la guerra serve per educare il cittadino ad amare la propria patria o qualcosa del genere e anche perchè la Germania deve superare tutti. «Così faremo vedere al mondo la potenza della Germania» parole sue non mie.
Esco dalla vasca avvolgendomi in un enorme asciugamano ricamato a mano, prendo le varie spazzole e vado in camera mia per vestirmi e iniziarmi a preparare seriamente. Entro nella mia stanza a piedi scalzi e noto che sul letto c'è il mio vestito per la serata, è molto lungo con le maniche che arrivano fino al gomito, è bianco, la gonna è di un tessuto vellutato mentre il corpetto lo vedo molto stretto con dei piccoli bottoni sopra, ai piedi del letto ci sono delle scarpe con il tacco non troppo alto, anche esse bianche. Finisco di asciugare il mio corpo magrolino e indosso il vestito insieme alle scarpe, bene, adesso mi manca la pettinatura e il trucco. Ai capelli aggiusto i miei boccoli, li lego con un nastro e li lascio ricadere sulle spalle. Un trucco molto leggero non voglio esagerare, giusto un po di cipria sulle guance, mascara per allungare le mie ciglia e un rossetto di un rosa tenue. Mi guardo allo specchio, non sto male, ma vorrei il parere di un maschio. Non voglio aspettare mio padre oppure Mark, il primo non gli farebbe né caldo né freddo e Mark... non voglio sentire i suoi pareri e basta. So da chi devo andare, da qualcuno sincero.
Esco dalla mia stanza per andare in cantina, alzo un po la gonna per non inciampare nei miei passi, abbasso la maniglia d'ottone e scendo le scale, trovo Joseph di spalle starà disegnando ne sono sicura.
-Joseph- lo chiamo.
-Si dimmi- risponde lui, però si vede che è solo concentrato su quello che sta facendo.
-Vorrei chiederti un parere puoi girarti?-
Annuisce, posa tutti i fogli a terra e si gira. Non so esattamente la sua reazione, però i suoi occhi stanno vagando per tutto il mio corpo, ciò mi imbarazza un po, poi si ferma sul mio viso e mi guarda negli occhi.
-Allora come sto?- chiedo a bassa voce, come se avessi paura del suo giudizio.
Lui porta gli occhi a terra, poi di nuovo su di me e sorride -Sei meravigliosa-
Ho le guance in fiamme, di solito sono abituata a ricevere complimenti, le persone me lo dicono spesso però sembra che sono costrette per farmi un favore, mentre lui quando lo ha detto gli si sono illuminati gli occhi, è così dolce.-Grazie- gli rispondo con la faccia tutta rossa, e si nota anche perché cipria ne ho messa poca. Lui continua a sorridere dolcemente e a far vagare gli occhi sul mio corpo.
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Il profumo della libertà
Narrativa StoricaNella Germania nazista un ragazzo ebreo di nome Joseph, anni diciotto, cerca di soppravivere alla terribile vita che i tedeschi hanno imposto nel loro paese alla gente diversa dalla razza ariana e soprattutto agli ebrei. Una notte mentre scappa dall...