Arrivò il mio bicchiere di margherita.-Cos'è questo, è un alcolico?
-Si, dentro c'è il rum, però provalo non è così forte, dentro c'è anche l'arancia.
-Io...E ora, cosa faccio? Se prima non ho voluto bere niente con le mie amiche ora dovrei farlo con lui?
-Fammi indovinare, non hai mai bevuto alcolici?
Dovrei dirgli la verità?
-Beh no, non ne ho mai avuto l'occasione...
-Eccola allora, il momento perfetto e poi sei in buona compagnia.
Disse facendomi l'occhiolino.-Buonissima guarda, sono proprio fortunata ad averti.
-Lo so, me lo dicono in molte.Molte? Perche quante ragazze ha avuto nella sua vita?
-Molte?
-Si, tutte quelle che escono dal mio letto si ritengono molto fortunate ad avermi incontrato, dolcezza.-Ma, ma che schifo.
-Tra un po' non ti farà schifo vedrai.Cosa dovrebbe significare?
-Comunque provalo dai, tranquilla non ho intenzione di farti ubriacare e poi stuprare anche se non sarebbe una cattiva idea.
Non sarebbe una cattiva idea? Ma io lo ammazzo.
-Che lurido porco che sei.
-Si si dolcezza, parla poco e bevi, vedrai come ti sentirai meglio.E feci il mio primo sorso alcolico. Il gusto era strano, non me lo immaginavo così, era molto forte, stupido rum, avevo la gola in fiamme e mi dimenavo in cerca di acqua.
-Oh povera piccola, sta andando a fuoco e non ne sono io la causa.
Maledetto lui e maledetta io che mi sono lasciata convincere a bere questo inferno.
-Dai tieni, prendi questa.
E mi passo una bottiglietta d'acqua. In pochissimo tempo la finii tutta e mi sedetti sullo sgabello vicino al bancone.
-La margherita di solito non è una bibita troppo forte, cavolo te proprio non lo sopporti l'alcol.
-Eh direi proprio di no da ciò che hai potuto notare, vai a farti...
-Fottere? Solo se vieni con me dolcezza.
-Smettila di chiamarmi in quel modo, chissà quante chiami così.
-Gelosa?Non lo so, davvero potevo chiamare quel fastidio che sentivo dentro di me nel pensare a quante ha chiamato così, gelosia?
E si creò un silenzio imbarazzante. Non sapevo voramente cosa rispondergli.
Sorrise e disse:
-Mi chiamo Dylan.
-Cosa?
-Sei sul pianeta terra piccola?Cavolo aveva un sorriso davvero bello.
Si era presentato?
-Ehm, piacere Leilah.
-Bel nome, ti si addice.
-Grazie...Il suo sguardo si posò sulle mie coscie. Non avevo notato che sedendomi sullo sgabello mi si era alzato il vestito, per poco si vedevano anche le mutande. Che figure!
-Ti prego scendi da lì se non vuoi che ti porti ora di sopra e non ti faccia mia fino a chiedere pietà.
Avevo capito purtroppo cosa intendeva così scesi, mi prese per mano e ci avviamo verso l'uscita.
Perché stiamo uscendo?
-Ti porto a casa.
- Ma io sono venuta qui con le mie amiche e...
-Non fa niente, scriverai a loro un messaggio una volta tornata a casa.
-Però il problema è che avevo detto ai miei che avrei dormito a casa di Defne, la mia amica e non possono assolutamente vedermi vestita così.Dissi con un po' di imbarazzo.
-Allora ti porto a casa mia.
-Tu cosa?E in un batter d'occhio mi trovai nella sua auto, cavolo era davvero bella, non ne avevo mai visto una dal vivo. Era La Ferrari, una di quei nuovi modelli, rossa sgargiante.
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Innamorata del fuorilegge
RomanceLeilah,16enne, di media altezza, mora, occhi marrone scuro tendente al nero, secchiona e simpatica. Dylan,22 enne, alto, capelli neri, occhi neri, il tipo bad boy ad una eccezione. È il capo della gang dei Blodness. *Estratto dalla storia* Il suo sg...