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Dylan's pov

Quella ragazza mi farà impazzire. Cosa ha di così speciale? Cos'è che mi attira così tanto a lei? Cosa ha di così diverso da tutte quelle che mi sono scopato?

"Forse il fatto che sia l'unica che è così difficile da portare a letto".

Quell'odiosa vocina dentro di me ha parlato, vaffanculo.  Riuscirò a portarla a letto costi quel che costi. Come ci sono cascate tutte ci cascherà anche lei.

Però ora mi devo concentrare sulla mia missione. Io e la mia gang ci stiamo preparando per il nuovo carico di droga. Dovrebbe essere qui a momenti. 50 Kili di pura cocaina provenienti dalla Columbia, faremo dei buoni affari.

-Ehi capo, perché non ci hai lasciato ieri scopare quella ragazzina?

Ora mi ha rotto.

-Roger senti, lei è mia e me ne occupo io, voi dovete starle lontano, intesi? O sapete cosa potrei farvi se non seguite i miei ordini.

Avrei potuto ucciderli con un solo colpo di pistola se un altra volta si fossero avvicinati a lei.

-Ai suoi ordini capo, però devo dire che è un bel bocconcino.

Questa me la paga. Lo presi per il collo  e lo scaraventai a terra. Mi fiondai su di lui iniziando a dargli calci e pugni sulla pancia e sul viso.

Gli altri della gang stavano lì in silenzio a guardare. Sapevano che non si dovevano avvicinare per provare ad allontanarmi da Roger perché se lo avessero fatto avrei potuto ridurre anche loro in quello stato.

Avevo finito. Era ridotto in uno stato pessimo.
Avrà almeno una costola rotta e qualche altro osso frantumato. Se lo è meritato.

-Eh Roger Roger, non mi ascolti mai vero?
E voi altri avete capito cosa succede se non si rispettano i miei ordini?

Tutti annuirono con la testa.

Mentre aspettavamo il carico non potevo non pensare a Leilah. Chissà cosa direbbe se scoprisse quello che faccio. Molto probabilmente non mi rivolgerebbe mai più la parola, d'altronde è una santarellina.

Per ora meglio non pensarci, finché non sarà mia non me la lascerò sfuggire.

Leilah's pov

Okey, ora caro Dylan devi uscire dalla mia mente, right now.

Sono nel bel mezzo di una verifica di matematica e non ce la faccio a concentrarmi, questo problema sembra infinito. Ho solo Dylan, Dylan è ancora Dylan nella mia mente.

E pensare che ho nove in matematica, non posso abbassarmi la media per colpa sua. Chissà cosa starà facendo ora...

Intanto c'è Defne che si è girata dalla mia parte con uno sguardo implorante di aiuto. Poverina, ha amalapena sei in matematica, in realtà è sempre un cinque e mezzo che però la profe è gentile e quindi le mette il sei in pagella.

Però questa volta non la posso aiutare, anche io sono persa. Le nego con la testa, mi alzo e consegno il foglio mezzo bianco alla profe, lei mi guarda con uno sguardo confuso:

-Signorina Guibert, come mai questa verifica mi sembra che sia andata male? È successo qualcosa? È una tra le mie migliori studentesse e se non ha capito qualcosa dell'argomento poteva chiedere e sarei intervenuta ad aiutarla.

-Credo di non star molto bene. Potrei andare in bagno?
-Ma certo, vada pure.

Dylan ti odio uff.  Intanto però era suonata la campanella e in bagno mi raggiunse Defne.

-Ehi Leilah cos'hai? È dal giorno dopo quell'uscita in discoteca che sei strana e non hai voluto manco raccontarmi dove hai passato la notte e cosa è successo.

-Oh Defne.

E mi buttai su di lei in un abbraccio forte con le lacrime che non la smettevano di uscire.

-Leilah così mi preoccupi. Qualcuno ti ha fatto qualcosa?
-Ho perso il mio primo bacio- Dissi tra le lacrime.

Si allontanò di scatto da me.

-Cosa, come? Racconta tutto.

Vedevo che era euforica perche aspettava da tanto questo momento però non poteva mostrare tutta la sua eccitazione vedendomi in questo stato.

-Beh allora, dopo che mi sono allontanata da voi in dicoteca, all'uscita ho sbattuto contro un ragazzo, poi una volta fuori lui è di nuovo venuto mi ha detto robe sconce e così l'ho colpito con la mia borsetta e sono rientrata da te, mi hai portata in pista  a ballare e poi mi sono avviata verso il bancone per prendere qualcosa. Quel ragazzo mi si è di nuovo avvicinato e con lui ho bevuto il primo alcolico.

Defne era a bocca aperta.

-Poi non mi sentivo tanto bene dato che non sopporto l'alcol a quanto pare e dato che non potevo andare a casa dei miei mi ha portata a casa sua. La mattina seguente in cantina mi ha fatto vedere dei vestiti che potevo mettere e da lì poi niente, siamo arrivati al bacio...

Defne aveva gli occhi luccicanti.

-Leilah!!! Io non so che dire cioè...

-Però non è finita. Non si siamo poi visti per due mesi e il giorno dello sciopero degli autisti sono dovuta andare a casa a piedi, ho imboccato la strada sbagliata e c'erano dei tipi che mi volevano violentare però è intervenuto lui...ah si chiama Dylan.

-Cavolo! Però, uhuhu dal nome ispira sesso.

Arrossì. Ma dico è il modo di parlare?

-Però c'è una cosa che non mi quadra. Uno di loro lo ha chiamato capo.

-Cazzo, non è che sono una specie di clan?
-Intendi dire tipo quelle che vediamo nei film?
-Eh si.
-Secondo me hai troppa immaginazione, cioè allora perché non mi ha scopata con loro, cioè perché li ha fatti andare via?
-Mhh forse ti voleva tutta per te.

Disse ammiccando. Io Defne un giorno la ammazzo, anzi no, le voglio troppo bene per farlo.

-Si come no. Comunque poi mi accompagnò a casa e arrivati davanti ad essa mi bacio di nuovo, mi mosse sulle sue gambe. Arrivo con le mani al reggiseno e..

-E.....cavolo non dirmi che hai anche perso la verginità?
-No! Ovvio che no.Ma ti sembri una che lo farebbe in macchina?
-Beh no, hai ragione.
-Ecco. L'ho fermato e me ne sono andata. Poi non l'ho più rivisto.
-Ohohoh però ora perché piangi?

Già perché?

-Perché non riesco a smettere di pensare a lui quando invece forse Dylan manco ci pensa a me . Sarò stata un suo giochetto e ora vedrai che non lo rivedrò mai più.
-Leilah non essere così negativa. Leggi nel pensiero per caso? Chi ti dice che anche lui non pensi a te?

Ci interruppe la campanella.
-Comunque oggi vieni a casa mia così ci prepariamo per andare alla festa in piscina dell'amica di mia sorella.
-Ma se siamo a novembre, farà freddo?

Cioè ma dico siamo pazzi! Con questo freddo fare una festa in piscina?

-Tranquilla Leilah, la piscina è al chiuso e ha il riscaldamento incorporato.

Ammazza la ricchezza.

-Si ma Defne sai i miei genitori, dovrò di nuovo inventare qualche scusa e.. uff odio mentire.
-Sei ancora giovane, non puoi stare rinchiusa in casa a vita, leggere e studiare.
-Va bene dai, ci sarò.
-Perfetto quindi oggi alle tre da me.

E siamo pronti per una nuova pazzia.

Angolo autrice:
Come vi sembra guys? Commentate e votate please, per me è molto importante, kiss.

Innamorata del fuorileggeDove le storie prendono vita. Scoprilo ora