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Una settimana dopo
Leilah's pov

Tutto è magnifico ora, io e Dylan siamo in un hotel a cinque stelle con vista sulla torre Eiffel e la giornata è meravigliosa. Gli eventi della settimana scorsa mi hanno un po' destabilizzata ma grazie al mio ragazzo ho quasi superato il tutto.

L'ultima volta che avevo sentito Defne al telefono ovvero prima di partire mi sembrava strana, di solito si sarebbe messa ad urlare dall'entusiasmo per questo mio viaggio ma era così silenziosa.

-Lei andiamo che ti voglio portare in un posto, ti ho lasciato la scatola con dentro tutto il necessario per prepararti sul letto, mi raccomando fai veloce che non resisto ad aspettare.
-Oh dove mi porti? Dylan ti prego dimmelo.
-Bambola risparmia le tue suppliche per stasera quando saremo io e te a letto...

Okey mi aveva fatto arrossire come un peperone, bastardo.

-Ancora con quel nome? Ti ricordi che sin dalla prima volta mi ha sempre dato fastidio?
-Non sopporti il fatto che io lo abbia usato con altre ragazze.
-Beh direi, ora sei mio.
-Ah si? Tu sei più mia invece.

Doveva avere sempre l'ultima parola neh?

Intanto mi aveva lasciato da sola a prepararmi.
Il vestito che mi aveva regalato era stupendo, nero e lungo con uno spacco e una scollatura ma non troppo ampia.

Dopo essermi anche truccata, sistemato i capelli e messo i tacchi ero pronta per scoprire dove sarei stata portata.

-Leilah cazzo vuoi che tu prenda qui davanti alla porta della nostra stanza d'hotel?
-Calma il tuo coso tra le gambe e andiamo alla nostra destinazione playboy.
-Mi piace come mi hai chiamato bambola.
-Ti odio.
-E io ti amo.

Cavolo lo amo troppo anche io, e vaffanculo perché non ce lo diciamo mai?

-Anche io lo sai.
-Certo, sono l'uomo dei tuoi sogni.

Eh già, l'unico e solo.

Dopo qualche minuto

Non ci posso credere, siamo sulla fottuta torre Eiffel a cenare.

-Dio Dylan sai quanto costa mangiare qui a persona?
-Si, più di cento euro ma tranquilla me lo posso permettere.
-Non mi va che tu spenda da solo tutti questi soldi.
-Per te questo e altro.

Ci vennero servite tre portate e devo dire che mi sentivo veramente molto sazia. C'erano anche alcuni ragazzi che suonavano il violino.
Ad un certo punto però Dylan si alzò per poi chinarsi davanti a me, fermi tutti cosa sta succedendo?

-Lei ti ricordi la notte in cui ci incontrammo in quella discoteca? Non pensavo che da lì la mia vita sarebbe cambiata, io beh non pensavo che avrei potuto amare nessuna. Per me le ragazze erano solo sesso e basta, ma tu sei qualcosa di molto più importante. La prima volta che ti ho visto mi sei sembrata una ragazza dolce e indifesa, come se chiunque ti potesse fare del male in questo mondo. Ho bramato tanto ad averti e possederti, a sentire urlare il mio nome mentre ti davo piacere ma poi ho iniziato ad amarti. Quello che voglio fare ora è chiederti di sposarmi, ovviamente non prima che tu finisca la scuola, magari anche tra qualche anno insomma hai 17 anni però vorrei solo vederti col anello indossato e far sì che nessun altro uomo ti si avvicini ma che sappia che sei solo mia.

Io....

-Non so che dire, tutto è andato molto in fretta, la nostra conoscenza, la morte dei miei ma sono felice di averti incontrato e ho iniziato ad amarti anche io. Ti dirò di sì, perché voglio passare la mia vita con te e non vedo nessun altro accanto a me.

E dopo le mie parole mi prese in braccio e ci baciammo, intorno a noi la gente aveva iniziato ad applaudire ed ero un po' imbarazzata ma con lui al mio fianco niente aveva importanza.

Eravamo fidanzati. Non ci potevo credere.

Una volta tornati nella stanza d'hotel mi spinse sul letto e inizio a strapparmi il vestito di dosso, cavolo era veramente impaziente però lo ero anche io. Passò la sua lingua su tutto il mio corpo e io ero cosi bagnata, finimmo per farlo tutta la notte.

Da quella serata erano passati due giorni e io e Dylan eravamo in un ristorante.
Ero da sola al tavolo poiché lui era andato in bagno dopo aver ricevuto una chiamata, mi chiedevo perché non l'ha fatta davanti a me ma non ebbi tanto tempo per pensare poiché dovevo andarci anche io insomma mi scappava.

Una volta finito pero nel bagno accanto dalla porta sentivo la voce di Dylan, magari sarebbe stato meglio non averla sentita perché.

Dylan's pov

Stupida chiamata del cazzo, ora che vuole mio padre.

-Pronto?
-Figlio mio, come stai?
-Ah ora fai finta che ti importi di me?
-Non essere così, ti chiamo perché devi tornare a casa in Russia, sei il capo della nostra gang.
-Certo quindi dato che sono un mafioso devo stare nel tuo paese, vicino a te e sentire le tue prediche e i tuoi stupidi consigli beh sai che c'è vai a fotterti io rimango qui in Italia, sai la novità mi sono anche fidanzato con una bellissima donna quindi se vuoi scusare vorrei tornare da lei.
-Aspetta.
-No, posso essere felice o è troppo? Io uccido la gente, traffico la droga e le armi, sono tra i più potenti al mondo, ti pare che ti darò ascolto?

Ma la porta si aprì e sbucò l'ultima persona che avrei voluto entrasse, Leilah.

-Dimmi che non è vero, che non mi hai mentito sin dall'inizio che non sei una persona del genere.
-Posso spiegare.
-No non c'è niente da spiegare, tieni il tuo anello e vattene a quel paese. Io ti ho dato tutta me stessa, sei stato il mio primo bacio la mia prima volta e il mio primo amore. Hai rovinato tutto, non c'è più niente che ci possa salvare,ti auguro il meglio col tuo "lavoro".

No, non poteva finire così.

-Aspetta Lei.
-Non mi chiamare mai più così. Ah ricordi il giorno in cui mi hai salvata da colui che mi aveva rapita e mi hai dato sto nuovo nomignolo per il nostro nuovo inizio? Cosa avevi in mente di specifico cioè che cosa avevi in programma. Pensavi di non dirmi mai la verità? Come si fa a iniziare un nuovo inizio nelle menzogne?
E no non ci credo, non dirmi che sono stata rapita da un altro mafioso come te, magari un tuo rivale. Oddio in cosa mi sono cacciata e a chi ho dato il mio cuore, magari sarei dovuta morire anche io con i miei genitori.

E se ne andò di corsa non dandomi nemmeno il tempo di chiarire e cercare tenerla con me, mi aveva lasciato, nessun'altra prima d'ora lo aveva fatto.

Però magari era la scelta giusta. Ha tutta la vita davanti è così giovane. Deve finire il liceo e andare all'università magari incontrando anche qualcuno con cui stia più al sicuro. No cazzo nessuno la poteva toccare apparte me. Questi pensieri mi facevano male ma dovevo lasciarla andare

Angolo autrice:
Hey hey hey, è finita per sempre tra i nostri due piccioncini? Il prossimo capitolo sarà l'ultimo per cui mi raccomando restate collegati per scoprire come finirà questa storia, un bacio.

Innamorata del fuorileggeDove le storie prendono vita. Scoprilo ora