Sono passate tre ore da quando ho preso due cartoni di LSD e sta facendo effetto alla grande. Me ne rendo conto perché tutto e tutti intorno a me appaiono più strani e sempre più intensi, man mano che il trip prende possesso di me.
Non è la prima volta che provo queste sensazioni, ma chi voglio prendere in giro? Non sono certo il più grade consumatore dell'acido, posso solo definirmi un altro puntino inutile sul radar collettivo di milioni di specie di psiconauti che di tanto in tanto si friggono il cervello per cercare di scappare dai problemi o dalle proprie paranoie del cazzo.Capisci che il divertimento - ma anche il dolore - sta per iniziare quando vedi la strada dinanzi a te come se fosse una linea infinita, oppure quando abbassi lo sguardo sulle tue mani e le vedi sciogliersi macchiando con la tua stessa pelle liquida, le Vans nere e bucate che porti da anni infiniti.
Quando ti senti una merda, una persona tremendamente piccola e infinitamente inutile l'unica fessura che può toglierti dallo schifo è solo ingerire un acido, godendoti un grandioso trip con un tuo amico, o sederti solitario, sul tetto della tua casa nella piccola città di Doncaster, mentre tra le dita hai una delle tue cartine lunghe e sei in tento a girarla cercando di non perdere neanche una briciola dell'erba, pagata cara dal tuo spacciatore, con lo sguardo rivolto verso il cielo, dipinto di un rosa candito che si sfuma in un arancio acceso, fino ad arrivate al buio che pian piano prende possesso delle case sottostanti privando la città della luce del sole.
Ma io resto lì, mentre con l'accendino faccio fuoriuscire una leggera fiammella che illumina alcuni tratti del mio volto per pochi secondi, e mi rilasso socchiudendo i miei occhi blu, profondi come l'oceano più vasto presente nel mondo di cui - purtroppo - faccio parte anche io.Il sapore che in onda la mia bocca ad ogni tiro è estasiante, sentire i nervi ammorbidirsi - come anche i muscoli - è una sensazione così merdosamente piacevole.
Il leggero venticello che sovrasta Donny, impegnato ora nel far muovere freneticamente il ciuffo castano che ricopre la mia fronte, mentre sento l'intero sistema nervoso andare in frantumi, sovrastato dal mio essere così calmo, nel mentre faccio tacere la voce che rimbomba continuamente nella mia testa, non lasciandomi mai solo anche quando nessuno - in modo fisico - è al mio fianco a sparlare dei suoi noiosissimi problemi, che mi importano davvero poco, ma di cui faccio finta di interessarmi giusto per non perdermi il compagno di acidi e trip, in caso il mio migliore amico fosse impegnato con qualche troia.Succede molto più spesso di quanto io voglia ammettere, mi ritrovo molte volte davanti allo specchio, mentre con una mano mi assicuro che il mio braccio non abbia superato la circonferenza che creano il mio indice e pollice a contatto tra di loro.
È solito che io osservi fiero le mie guance scavate che risaltano i zigomi alti, rendendo il volto molto più snello di quanto sia.
I cerchi scuri sotto i miei occhi non fanno che aumentare, divenendo giorno dopo giorno sempre più scuri, più calcati di quanto dovrebbero essere, ma risaltano davvero molto per via della mia pelle chiara, ha un colore simile a bianco rosato, tendente ad un giallognolo, la gradazione che hanno solo i malati ricoverati nelle cliniche.
Mi chiedo perché dopo tutti questi anni, io non sia lì con loro, o meglio, mi domando perché non mi abbiano ancora rinchiuso in una clinica psichiatrica, dove lì le uniche siringhe che bucherebbero le mie braccia sarebbero per iniettarmi dei tranquillanti.Sono semplicemente Louis Tomlinson, l'unico puntino coglione del radar di milioni di tossici, che si trova all'estremità, come se volesse scomparire anche da quella inutile piattaforma.
Sono quel ragazzo che ha perso la persona che ama, solo perché lui è malato della sua fama inutile che lo porta a farsi del male, innamorato del celebre e ipocrita attore Harry Styles, colui che ha lasciato Donny alla giovane età di quindici anni andando a vivere nella prestigiosa e ridicola città di Los Angeles, dove se non sei qualcuno non vali un cazzo, e ti lancerebbero solo merda addosso pur di non sporcare se stessi e la loro immagine costruita da gente ancora più ipocrita di quest'ultimi.Semplicemente sono Louis, un ragazzo di diciannove anni, tossico e alcolizzato, un' anima intrappolata in un corpo con cui non sto a mio agio, con un cervello da buttare nel cesso e tirare la catena senza pensarci più di una volta.
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Paranoid || L.S.
FanfictionParte presa dal prologo: '[..] Sono semplicemente Louis Tomlinson, l'unico puntino coglione del radar di milioni di tossici, che si trova all'estremità, come se volesse scomparire anche da quella inutile piattaforma. Sono quel ragazzo che ha perso l...