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Quattro anni prima
23 Dicembre 2006.

<< Harry svegliati! >> richiamo il mio migliore amico ancora dormiente sul letto, mugola stringendo gli occhi e arricciando il naso << Dai Styles alza quel cazzo di culo! >> una leggera risata esce dalle mie labbra mentre lo muovo appena << Lou, non dire le parolacce, io ho dodici anni non posso sentire queste cose >> borbotta tappandosi le orecchie, la sua affermazione amplifica maggiormente la mia risata, lo prendo gentilmente per i polsi facendolo tirare su con il busto, i capelli lisci completamente arruffati << mi fa male la testa.. >> mormora massaggiandosi le tempie subito dopo averlo liberato dalla mia presa << certo, è stata la tua prima sbronza quella di ieri sera >> gli rammento, per poi colpirlo piano con la lattina di birra vuota che era sul letto, mugola ancora una volta infastidito, gli porgo la pasticca e il bicchiere d'acqua che lui prende immediatamente, mentre io mi alzo dal letto, mi soffermo qualche secondo per ammirare la pelle chiara e perfetta di Harry, sembra una bambola di porcellana, vorrei così tanto potergli sfiorare quella pelle tanto candida con la punta delle mie dita, poterla baciare in ogni millimetro di lembo, scuoto la testa velocemente riprendendomi, improvvisamente inizio a sentire un tremendo calore in tutto il corpo << Boo Bear, tutto okay? >> mi guarda preoccupato Harry mentre posa il bicchiere sul comodino, sentire caldo in pieno dicembre non credo sia normale << Certo Sun >> gli sorrido leggermente per poi sentire qualcuno salire le scale << Louis, Harry, è pronta la colazione! >> urla mia mamma - probabilmente ferma a metà rampa -, mi avvicino alla porta aspettando Harry, lo guardo mentre è girato di spalle infilandosi i boxer << Ma non ce la fai a dormire non nudo nel mio letto?! >> lo rimprovero burlandomi un poco di lui, lo vedo arrossire leggermente, si infila la sua felpa color magenta per poi venirmi in contro << anche tu dormi nudo nel mio letto! >> afferma facendomi un occhiolino per poi uscire dalla camera, le mie labbra sono leggermente socchiuse, la voglia di far mia quella pelle - paragonabile alla seta - è sempre più grande.

<< Louis perché sei amico di Harry se lui ha la mia età? >> mi chiede Lottie, sono pronto a risponderle difendendo la mia amicizia con Styles, ma quest'ultimo è più veloce del sottoscritto << perché per essere amici non importa la differenza degli anni, e poi a Louis piace la mia tenera ed innocente età! >> sbatte le ciglia lunghe e folte ripetute volte, è seduto sulle mie gambe, la schiena poggiata contro il grande bracciolo del divano, la mia mano è sotto la sua felpa, mentre accarezzo con dolcezza ed estrema delicatezza il suo stomaco caldo, i suoi occhi sono socchiusi, quell'azione l'ha sempre rilassato così tanto, Lottie annuisce per poi alzarsi ed andare a giocare con le gemelline - di ormai 2 anni -, io osservo Harry in silenzio << Mi piace essere coccolato.. >> mormora, la voce impastata mentre si sistema raggomitolandosi sul mio corpo, la mano ancora sotto la stoffa profumata << la mia professoressa di letteratura mi ha dato da leggere delle poesie, una mi ha colpito così tanto.. >> afferma in un mormorio, la testa sul mio petto mentre cerco di regolarizzare il battito cardiaco per non fargli capire la mia agitazione << non la ricordi? >> gli chiedo, lui scuote la testa in negazione << no.. ma ricordo che parla di allori, di un cervo e di persone che non vogliono tornare in quel bosco >> cerca di spiegarmi, annuisco anche se lui non può vederlo per via dei suoi occhi chiusi << Allora un giorno la dirai >> porto la mano libera sulla sua schiena, dolcemente posiziono anche essa sotto la stoffa contro la carne liscia e calda, sfiorando quest'ultima con la punta dei polpastrelli, facendo cadere in un sonno profondo Harry, in pochi movimenti lenti e cauti.

<< 10! >> afferma Harry << No, ti prego Sun! >> mormoro arrossendo in volto << 9! >> afferma ancora avvicinandosi lentamente a me, ci troviamo sul tetto della mia casa - accessibile anche dalla finestra della mia stanza -, << 8 >> la sua voce si abbassa leggermente, in mano tiene una candela di compleanno rigorosamente azzurra << 7 >> la fiammella trema leggermente, mentre lui con l'altra mano la protegge dal freddo << 6 >> il piumone sulle nostre gambe che tenta di riscaldarci dalla temperatura bassa di Donny << 5 >> la piccola candela di cera è tra i nostri volti, estremamente vicini << 4 >> così poco distanti che a far tremare la fiammella ora sono i nostri respiri << 3 >> so già il mio desiderio, << 2 >> è così innocente << 1 >> da un'occhiata veloce al suo orologio per poi tornare con lo sguardo sul mio volto << auguri Boo Bear, esprimi il tuo desiderio >> sussurra sorridendo felice tenendo ancora la candela tra i nostri volti, il mio desiderio è averti, mio piccolo e dolce raggio di sole, affermo mentalmente, un soffio e la candela si spegne, la lascia cadere facendola rotolare lungo il tetto - fermandosi nella grondaia -, al momento l'unica luce che permette ancora di distinguere un minimo i nostri lineamenti è la lampada accesa nella mia stanza, è tremendamente vicino, posso percepire la sua agitazione, è una frazione di secondi, posso sentire le sue labbra calde contro le mie estremamente fredde, il tempo di realizzare e percepire il suo calore che quell'innocente bacio a stampo si tramuta in qualcosa di più passionale, le mie labbra collidono con le sue, bacio prima il suo labbro inferiore per poi passare a quello superiore, la sua bocca segue e asseconda ogni mio movimento, lentamente introduco la mia lingua all'interno, prontamente viene avvolta dalle sue labbra, estremamente carnose e rosse.

4 anni dopo, oggi
23 dicembre 2010.

Sono sul tetto della mia casa, seduto proprio dinanzi la grondaia, sono minuti che fisso quella candela - ormai non più azzurra come una volta - incastrata in quel punto, rammentando ogni attimo di quel giorno, ogni attimo del nostro primo bacio, la prendo insicuro cercando di non romperla, la osservo, una sensazione di vuoto è presente nel mio stomaco e nel mio petto << Louis, tutto okay? >> mi chiede Harry, mi volto verso di lui ed è affacciato alla finestra della mia stanza, << Si tutto alla grande, arrivo! >> affermo mentendo ancora una volta sui miei pensieri, mi alzo raggiungendolo portando la piccola candela nascosta all'interno della grande manica della mia felpa grigia << Che ci facevi lì? >> mi chiede curioso Harry, mentre gioca con una ciocca dei suoi capelli - ormai non più lisci ma estremamente ricci -, scuoto leggermente le spalle << Ammiravo l'alba >> affermo semplicemente.

Paranoid || L.S.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora