Mi trovo in sala, Harry rannicchiato - con le gambe al petto - al mio fianco, una grande coperta - rossa - di pile a coprire i nostri corpi, Fizzy e Lottie sono nelle loro camere a svolgere i compiti per le vacanze natalizie, mentre le gemelle svolgono il loro riposino pomeridiano, la scorsa notte sono riuscito a dormire per qualche ora, anche se il pensiero di quel Lewis non faceva altro che tartassare la mia mente, porto involontariamente una mano nella parte posteriore del capo di Harry, facendo sprofondare le dita tra quei capelli coì morbidi e ricci, inizio a grattare delicatamente la cute mentre lui socchiude gli occhi con un sorriso, lo ha sempre fatto rilassare, lo facevo anche quando eravamo molto piccoli, è una mia abitudine e un suo piacere, << I manager come ti trattano? >> chiedo all'improvviso, il volto di Harry stanco - per l'influenza - si volta leggermente verso di me, << mi fanno tante proposte, che inizialmente non mi piacciono, molti modi per sponsorizzare un mio singolo che io personalmente non accetterei, ma poi mi spiegano quanto incasso potrebbe portare quella promo ed io mi ritrovo sempre ad accettare, quindi.. >> prende un leggero respiro << ..quindi alla fine è anche colpa mia.. >> mormora abbassando lo sguardo, << alcune fan avevano capito da tempo il meccanismo e la merda che c'è in quel mondo, cazzo lo avevano capito davvero sai? >> dice esterrefatto, << Davvero? >> chiedo fingendo di non sapere nulla, lui annuisce leggermente, un sorriso sornione è sul suo volto << loro sono tutti così fantastici, anche se purtroppo la maggior parte credeva al resto delle cose, pensavano che davvero quella fosse la mia vita privata! >> la voce adesso è quasi scandalizzata da tutto ciò, prosegue << non concepisco come alcune persone riescano a capire mentre altre no, da cosa dipende Lou? >> chiede voltandosi verso di me, un colpo di tosse da parte sua mi fa morire le parole in gola per alcuni secondi, le mie dita sprofondano ancora di più << Non lo so Harry, semplicemente da quel che ho capito, quel che è successo e che ti ha umiliato, portandoti quasi al fondo è stata colpa tua! Mi hai così deluso.. >> mormoro le ultime parole non liberando le mie dita dai suoi ricci selvaggi << ..hai perso tutto quello che avevi solo per seguire la fama, quella merda aveva preso possesso del tuo corpo, quello non eri tu Harry! >> le labbra serrate in una linea piatta, mentre lui tiene ancora lo sguardo basso, si sente evidentemente ancora in colpa, sospiro sconfitto << Dai tranquillo, ormai quel che è successo non si può rimediare.. >> mormoro avvicinando il suo corpo a me, faccio attorcigliare un dito in una ciocca, mentre gli altri polpastrelli ancora a contatto con la sua cute, rimaniamo così per svariato tempo, il calore dei nostri corpi che ci riscalda a vicenda, la sua voce interrompe il silenzio << Lou, posso tornare a scuola? >> chiede girando il volto verso la mia figura, le labbra gonfie e rosse leggermente schiuse, distolgo lo sguardo da lui guardando dinanzi a me, << devi chiedere a tua mamma, ma se poi gira voce che tu sei tornato qui a Donny? >> chiedo, se la gente lo avrebbe saputo ci sarebbero stati giornalisti ovunque, Harry sospira semplicemente, poggiando la testa sul mio petto, sobbalzo evidentemente non aspettandomi questa sua azione, mi mordo con forza il labbro cercando di calmare il mio battito cardiaco, allungo un braccio raccogliendo una sigaretta sulla parte vuota del divano, afferro anche l'accendino per poi portarla tra le mie labbra estremamente screpolate, mentre la piccola fiammella brucia il piccolo oggetto porto nuovamente la mano a sprofondare in mezzo a quell'ammasso di capelli << posso fare un tiro? >> mi chiede, la voce è piccola, faccio fuori uscire il fumo portandogli la sigaretta davanti al volto, la tengo all'estremità tra due dita, Harry porta il suo viso leggermente in avanti, le labbra schiuse come prima, intrappola l'oggetto, lo sento aspirare, per poi indietreggiare rilasciando il fumo verso il mio volto, sorrido involontariamente guardandolo, porto nuovamente la sigaretta tra le mie labbra accarezzando ancora dolcemente la sua testa.
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Paranoid || L.S.
FanfictionParte presa dal prologo: '[..] Sono semplicemente Louis Tomlinson, l'unico puntino coglione del radar di milioni di tossici, che si trova all'estremità, come se volesse scomparire anche da quella inutile piattaforma. Sono quel ragazzo che ha perso l...