19.

52 5 0
                                    

Scusate ero in vacanza !
Vi prego di leggere un annuncio che sarà posto a fine capitolo !!
Buona lettura
M. Xx


Cinque anni prima.
16 Gennaio 2005.

<< Tre birre rosse >> chiede il nostro amico Jason, è molto più grande, ha ventidue anni, la barista gli sorride per poi scrutare me ed Harry, evidentemente piccoli, eravamo rispettivamente uno alla destra ed uno alla sinistra del maturo << non ti preoccupare di loro >> un occhiolino in segno di fiducia mentre ci circonda le spalle, una leggera risata sfiora le sue labbra fini << Solo per questa sera Jason! >> lo avverte la barista - probabilmente sua amica - mentre con un sorrisetto che inarca leggermente le sue labbra colorate di rosso, riempie tre calici poggiandoli proprio davanti a noi, per poi occuparsi di altri clienti, circondo con una mano il bicchiere freddo, lo alzo con un leggero sforzo, era abbastanza grande, portandolo vicino alle labbra bollenti << sei sicuro che possiamo Jason >> chiede il più piccolo dei tre, effettivamente Harry aveva solo undici anni << non è mai troppo presto! >> lo incoraggia, alcuni amici di Jason entrano nel pub alimentando la confusione, prendo il mio bicchiere sedendomi affianco ad Harry, fissa il bicchiere pieno quasi terrorizzato << non sei obbligato >> lo rassicuro poggiando una mano sulla sua schiena umida per il sudore, il locale si riempie sempre di più, altro liquido freddo scorre dentro di me, una risata lascia le mie labbra ora bagnate e da un colorito più rosato.

<< Jason ti prego io non ho soldi, cerca di fare ragionare il tuo capo! >> lo prega il ragazzo dai capelli rossi davanti a noi, la strada deserta, eravamo diretti verso casa, << Alton mi dispiace ma io non posso farci niente. >> il tono impassibile, riesco a percepire la paura del rosso, gli occhi languidi si spostano frettolosi in punti indefiniti, le unghie quasi ormai più inesistenti strette tra i suoi denti leggermente storti, il suono del clacson di un auto fa sobbalzare tutti noi, specialmente Alton, posso giurare di aver visto i suoi capelli gelatinosi raddrizzarsi come il pelo di un gatto, tutti ci voltiamo tranne lui, un uomo è all'interno dell'auto rossa, il suo volto è oscurato dal tessuto pesante del cappuccio della felpa nera, ferma l'auto accanto al marciapiede dove tutti noi ci troviamo, pietrificati << cazzo. >> mormora Jason, non andrà bene, si avvicina alla vettura passandosi una mano tra i capelli, la portiera viene aperta con prepotenza non permettendogli più i movimenti, l'estraneo - che era all'interno dell'automobile - cammina a passi pesanti, scarpe eleganti coprono i suoi piedi, il ticchettio della suola assordante, il volto leggermente inclinato verso il basso, la poca luce della strada non mi permette di percepire in modo limpido i suoi lineamenti, ma una cosa era ben visibile la 98 Fs stretta nella sua mano rugosa, mi sposto frettolosamente davanti al corpo di Harry, lo sento aspirare un urlo aggrappandosi alla mia vita, indietreggio leggermente, le braccia portate all'indietro stringendo l'undicenne, il rosso indietreggia terrorizzato, le mani poste in avanti in segno di difesa, Jason che guarda la scena annoiato, come se tutto ciò fosse un qualcosa di quotidiano per lui, improvvisamente sembra non essere più preoccupato, il respiro di Alton è forte, tremante, i singhiozzi si propagano nell'aria andando piano piano a svanire, portati via dal vento gelido di Gennaio, lo sconosciuto punta l'arma verso il rosico, proprio al centro dei suoi occhi, mi volto di scatto stringendo tra le mie braccia il più piccolo per non fargli vivere la scena, la sua testa tremante è rinchiusa dal mio corpo, spinta contro il petto, i miei occhi sono serrati, viviamo appesi ad un filo, sommersi da incertezze e domande, da problemi e tragedie, siamo equilibristi alle prime armi che cerchiamo di camminare su quel maledetto filo come se fossimo superiori al resto dell'umanità, ma poi ci sbilanciamo troppo, rischiando di cadere in quel maledetto baratro temuto da tutti, ed è lì che comprendiamo che alla fine dei giochi non valiamo niente rispetto agli altri, per tutti è un attimo, uno schiocco di dita, un battito d'ali di una farfalla, e non ci siamo più, energia dissolta nell'aria.
Sento un click, l'urlo del ragazzo dai capelli dal colore del manto di una volpe rimbomba per la strada deserta, il sole sta sorgendo, silenzio, l'unica cosa a distruggerlo sono i nostri respiri pesanti ed il cinguettio dei piccoli passerotti, silenzio che ti entra nelle ossa, che ti penetra come una lama affilata, il cuore mi pulsa nella gola, << la prossima volta sarà carica. >> una voce adulta fluttua nell'aria, mi volto con la testa verso Alton, è immobile, gli occhi sbarrati, le mani poste ancora in avanti in segno di protezione, Jason con un cenno saluta l'uomo - probabilmente il suo capo -, il rosso si butta a terra, sulle ginocchia, lacrime rigano la sua pelle cosparsa di lentiggini, lascio la presa sul più piccolo avvicinandomi ad Alton tirando fuori qualche banconota dalle tasche << sono venti sterline, probabilmente non si avvicinano minimamente alla somma vista la situazione, ma puoi iniziare a risparmiare con questi! >> prendo una sua mano nella mia poggiandoci i soldi, una pacca sulla sua spalla ed un leggero sorriso sul mio volto, gli occhi straboccano di gratitudine, Harry mi affianca tirando fuori anche lui qualche banconota, la sua famiglia è sempre stata benestante come la mia, possiamo anche privarci della nostra paghetta per una volta, Alton è incredulo, in questo mondo si pensa che trovare delle brave persone sia difficile, ma in realtà sono proprio sotto il tuo naso, migliaia.

5 anni dopo, oggi.
16 Gennaio 2010.

Lo squillo assordante del mio telefono mi fa sobbalzare, lo prendo svogliatamente in mano, il terrore mi pervade leggendo quel nome, "Jason", cazzo.
Tremante alzo lo schermo portando il telefono a conchiglia vicino al mio orecchio, deglutisco prima di sentire la voce del ragazzo provenire dall'altra cornetta << Louis i soldi, cazzo! >> mi impreca contro, nessun "ciao", nessun "come stai?", dritto al punto << Jason io.. io li avrò! Lo giuro! >> mi agito, << Sono solo venti sterline no? >> chiedo speranzoso, la voce più acuta, una risata in risposta dall'altra cornetta << lo sai come funziona quando ritardi un pagamento, sei arrivato a duecento sterline baby >> sento il vuoto intorno a me, posso percepire il mio corpo e la mia mente sprofondare verso il basso come se qualcosa mi fosse caduto addosso ed ora mi opprimesse con il suo peso possente << non possono essere così tanti! >> mi agito, deglutisco il nulla, la mia gola è totalmente priva di saliva, le labbra secche e disidratate << Louis lo sapevi benissimo >> ribatte nuovamente il più grande chiudendo velocemente la chiamata, stringo con forza l'oggetto nella mia mano, un urlo straziato esce dalle mie labbra aride, sento la pelle tirare, i capelli stretti nell'altra mano, le gambe premute contro il mio petto, lacrime bollenti riscaldano la pelle ghiacciata, << Perché a me?! >> urlo al vuoto sbattendo con prepotenza il telefono sul materasso duro, << respira. >> Lewis, mi guardo in torno cercando di seguire il suo consiglio, respirare, la stanza è vuota << Lewis..? >> chiedo speranzoso nel rivederlo ancora una volta, << Dove cazzo sei?! >> la voce tremante si alza di qualche ottava, i piedi sbattono sul letto, mentre la porta si spalanca velocemente, Harry si lancia con estrema velocità sul mio letto bloccando ogni mio movimento prendendomi per le spalle, il mio respiro affannato, irregolare, il petto si muove velocemente, << respira. >> la voce è un sussurro, la sua maledetta voce, poggio la schiena contro il letto fissando il soffitto, le lacrime bagnano le orecchie, << mi ucciderà questa volta.. Jason mi aveva avvisato. >> mi volto verso la grande finestra, piccoli fiocchi di neve ricoprono ogni superficie, << Louis non hai ancora ridato i soldi?! Ma sai pazzo?! >> mi impreca quasi contro il più piccolo, le mani che stringono saldamente i miei stinchi, schiudo le labbra incantato dalla lenta danza dei batuffoli di candore << Sta nevicando.. >> mormoro con le labbra inarcate in un sorriso mentre dagli occhi sgorgano flotti d'acqua calda, scivolano lungo la pelle mai sfiorata dal sole caldo d'estate, iniziando a solcare anche le labbra tinte di vergogna e rimorso, sono così perso nell'osservare il valzer dei ghiacciati fiocchi di neve da non rendermi conto della non più presenza del più piccolo, porto un braccio a coprire il mio sguardo avido, dell'aria più simile ad un sospiro sfiora con prepotenza la mia carne, sfuggendo dal mio corpo.
Per l'ennesima volta qualcuno sta risolvendo i miei problemi, ed io sono qui, con un peso sulla coscienza in più ed anche più immaturo di prima.








-
Oi, io ed una mia amica stiamo lavorando ad un grande progetto per Louis, abbiamo creato una pagina con il fine di promuovere l'album ed i lavori di Louis, è un progetto a livello internazionale, abbiamo delle bellissime idee per far conoscere il più possibile Louis, se sei interessata e disposta ad aiutarci, segui la pagina e resta attiva così da contribuire con le varie promo, se vuoi spargi la voce, più gente sa, meglio è!
BIG LOVE💙
Cercaci su:
Instagram @lt91promo
Twitter (a breve saremo attive) @lt91promo

Hai finito le parti pubblicate.

⏰ Ultimo aggiornamento: Aug 26, 2018 ⏰

Aggiungi questa storia alla tua Biblioteca per ricevere una notifica quando verrà pubblicata la prossima parte!

Paranoid || L.S.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora