Liam mi aveva spintonato di qua e di là per tutta una landa di flora e fauna. Sembrava euforico delle sue intenzioni, mentre mi strascinava da un braccio in una via stretta e invisibile agli occhi altrui.
Io, d'altro canto, non facevo altro che lamentarmi degli insetti che mi pungevano o delle spine di qualche cespuglio che mi prendevano le gambe scoperte. L'afa non rendeva di certo migliore la situazione, dato che continuavo a sudare nonostante la canottiera quasi trasparente. Insomma: a me piaceva bearmi le spiagge di Ibiza, non fare escursioni in mezzo ai suoi boschetti!
«Liam, ti avverto.» mugolai in disaccordo quando inciampai su una radice. «Se mi porti in qualche posto sconosciuto per uccidermi e nascondere il corpo, ti uccido.»
«Non lamentarti e cammina.» mi ammonì. Brontolai e scrollai le spalle alla sua risposta. «E poi non sono così stupido. Se avessi voluto ucciderti e nascondere il corpo di certo ti avrei portato alle Ripide, non in questo bel boschetto.»
«Bello?!» esclamai, spalancando la bocca. «Non c'è niente di bello qui, Liam! Tranne la mia faccia!»
Lo vidi alzare gli occhi al cielo. «Mi dicono tu sia molto modesto.»
«Lo sono, infatti.» brontolai, impuntando i piedi a terra per qualche secondo, prima di essere nuovamente spintonato avanti e strascinato per un braccio.
Poco dopo sentimmo una voce venirci incontro. «Ciao, Lou!» poi il viso sorridente e arrossato dal sole di Niall, ci arrivò di fronte. Non indossava altro che un costume e un paio di occhiali da sole sulla testa, mentre sul naso c'era qualche rimasuglio di crema non spalmata. Un classico. «Sono felice che tu sia venuto! Una faccia nuova ogni tanto non fa mai male.» esclamò, e poi mi venne velocemente vicino, sussurrando. «Stavo anche incominciando a stancarmi di vedere questi musoni qui.» lo disse sottovoce, ma il fatto che Liam fosse anch'esso vicino a lui, lo sentì ugualmente e non gli risparmiò uno scapellotto sul collo.
Io ridacchiai, coprendomi il sorriso con la mano per non farmi vedere da Liam.
«Ciao, Niall.» lo salutai, finalmente. «Come va?»
Lui smise di accarezzarsi il punto colpito precedentemente e mi rivolse uno sguardo annoiato. «Mamma mia come sei formale!» alzò gli occhi al cielo. «Chiamami "Nì"! O "mio principe"! A te la scelta.»
Poi si voltò, e marciò - letteralmente - come un soldatino, e sparì tra le piante dietro una porta fatta di liane e coperta dai lati da due rocce massicce. Sembrava che dovessimo entrare nella montagna proprio davanti a noi.
«Certo...» storsi la voce, e mandai un segnale di aiuto a Liam che scoppiò a ridere.
Ero finito in un posto per pazzi. Ecco, lo sapevo.
«È fatto così, lascialo perdere.» mi rassicurò Liam, mettendomi una mano sulla spalla e scuotendo la testa.
Dentro gli occhi marroni e liquidi di Liam, c'era tanta tenerezza e fraterno amore. Si vedeva che voleva un mondo di bene ai suoi amici, e avrebbe fatto di tutto per loro. In fondo, Harry mi aveva detto che si conoscevano da più di quattro o cinque anni. Era bello vedere un'amicizia così stretta e duratura.
«Mi sembra un bravo ragazzo.» dissi, tornando tutto d'un tratto il Louis timido del liceo. Giocai con le mie mani e abbassai la testa, con le guance rosse.
«Lo è, credimi.» Annuì, per enfatizzare. Poi mi posò gentilmente una mano al fondo della schiena per condurmi dallo spazio tra le due rocce proprio dove Niall era scomparso. «Vieni da questa parte, ci saranno gli altri.»
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A Wedding And A Half // L.S.
FanfictionLouis Tomlinson ha faticato troppo per trovare qualcuno che lo ami senza condizioni o barriere. È riuscito a mala pena a diplomarsi e a trovare un lavoro che riuscisse a mantenerlo, a causa dell'assenza dei genitori. Fino all'arrivo di Ben, che ha...