A Wedding And A Half // L.S.

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Non fu per niente facile trovare quel ragazzo.

Sembrava sconosciuto al mondo - o meglio, ad internet. Ma Ben aveva scoperto che un certo Harry Styles ad Ibiza aveva aperto nel duemiladieci uno stabilimento balneare proprio sulle coste della spiaggia di Cala Llonga. Su internet la descriveva come una spiaggia per abitanti della tranquillità, ideale per bagnarsi e riposare. Diceva che il Surf Up - nome del posto costruito da mio marito - fosse un hotel per turisti e un posto per far immersioni marine, lezioni di surf, nuoto e premunito di piscina per coloro che fossero lì solo per un caldo bagno nell'acqua cristallina.

Un paradiso.

Ben decise di prendere due biglietti sola andata per Ibiza proprio quel pomeriggio, così che potessimo partire il prima possibile e incontrare quest'uomo dalle sconosciute informazioni. Aveva preso una pausa dal lavoro al locale e ottenuto un permesso per la scuola di qualche settimana.

Forse sarebbe stato facile come la mettevo. Forse quel ragazzo si sarebbe messo una mano tra i capelli in modo imbarazzato e si sarebbe scusato di una notte ubriaco da troppo alcol.

Partimmo tre giorni dopo, non appena le carte del divorzio furono pronte, con l'intenzione effimera di sposarci la fine di quel mese. Ben sembrava deciso a farlo seriamente, e una volta avuti i fogli saremmo tornati indietro.

Ma io non ero così sprovveduto, e avevo preso qualche costume, posizionandoli alla rinfusa nella valigia.

Per ogni evenienza, no?

Il volo era stato piacevole. Mi ero accoccolato sulla spalla di Ben per tutto il tragitto, mentre il suo braccio passava le mie spalle e si poggiava delicatamente su un mio fianco. Con le sue lievi carezze, mi addormentai per un paio di minuti - i quali furono necessari per arrivare al punto di quasi atterraggio dove bisognava nuovamente indossare le cinture di sicurezza.

Quando prendemmo le due valigie e uscimmo dall'aeroporto, erano quasi le due di pomeriggio. Il clima era caldo, il sole alto nel cielo, le nuvole bianche quasi inesistenti. Le persone sembravano più felici - e decisamente più abbronzate - della monotona Londra. Così che il mio umore raggiunse livelli altissimi soltanto dopo pochi minuti passati in quel posto al sole.

Decidemmo di mangiare qualcosa ad un fast food, per poi prendere un taxi e dirigersi immediatamente al Surf Up, sotto mie sentite lamentele - infatti «Eddai, Ben, rilassati! Siamo ad Ibiza, quando mai potremmo tornare in un posto come questo?» avevo esclamato, preso dall'euforia. In mia risposta, c'era solo stato uno sbuffo e un basso mormorio molto simile ad un «Potrei portartici per la Luna di Miele... ma oops! Non siamo ancora sposati.»

Il mio umore non era comunque cambiato per niente. Sembrava che quel posto mi invadesse il suo essere positivo e raggiante. In più, alcuni posti riuscivo anche a ricordarmeli alla perfezione, e avevo intenzione di ripassarci con Ben la prossima volta che avremmo camminato per queste strade.

La spiaggia di Cala Llonga non era lontana da dove ci trovavamo, e ci mettemmo solamente una ventina di minuti per arrivarci. Più ci allontanavano dall'aeroporto, e più ci si inoltrava per le cittadine della popolazione. Da qualche parte doveva esserci un mercato, perché il taxi si era dovuto fermare per far passare un sacco di persone sulla strada. Era tutto pazzesco. Quel clima mi rendeva così euforico, e il sole stava già cuocendo la mia pelle per niente abbronzata.

Fu ancora più strabiliante il posto in cui arrivammo.

«Cazzo.» trattenni il respiro. «È stupendo qui.» mormorai un secondo dopo.

Mi stupii di come non riuscissi a ricordare niente di quel posto. Eppure, sembrava avessi sposato il suo proprietario.

La macchina ci aveva lasciato alle porte dello stabilimento balneare, proprio sotto lo striscione bianco con le scritta azzurra del nome. Le porte aperte in legno si affacciavano su un corridoio di pietre e un bellissimo prato verde, pieno di piante e fiori e fontane. Era tutto così frizzante.