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La mattina iniziò serenamente, se non si contavano le imminenti chiamate di Ben che occupavano sempre la linea telefonica. Non credevo potesse essere così difficile ignorare qualcuno, soprattutto se quella persona era una persona importante come Ben, eppure non volevo cedere. All'inizio credevo lo stessi ignoranso per attirare maggiormente la sua attenzione e per cercare di essere la sua punta della piramide, che a quanto pare doveva essere l'Università, ma alla fine, con le serate a guardare il soffitto, avevo capito che era perché non volevo ammettere di aver trovato un'altra persona come lui, forse migliore, forse con un alone più combattivo. Ma quegli aspetti li volevo su di lui e non su... Harry. Perché Harry non aveva passato i momenti che avevo passato con Ben.

Mi morsi un labbro. Ma... Ben non aveva passato quei momenti che avevo passato con Harry. Il che era... giusto così?

Scossi la testa, deciso a togliermi tutti quei ragionamenti dalla testa: non riuscivo a dargli una piega, non sapevo da che parte stare. Era un completo casino.

Guardando il sole sorto e caldo, mi vestii leggero e con un costume al di sotto della maglietta come un pantaloncino. La mia intenzione era fare una passeggiata per vedere ancora quella parte di Cala Llonga che non avevo ancora visto: una parte ad est, che ero a conoscenza doveva esserci Niall dietro il suo banchetto di cocktail; e la città poco fuori all'Hotel. Harry mi aveva accennato a qualcosa riguardo a qualche posto, tra bar e negozi, che mi aveva incuriosito e non poco. Mi ero ritrovato anche a pensare se, nella nostra Luna di Miele, come lui mi aveva detto la sera del falò nella casetta in legno, mi avesse portato in uno di quei posti, e se no, quali fossero stati. Era una notizia che mi scombussolava lo stomaco.

Fu facile trovare la via per la spiaggia. Il sole cuoceva la mia pelle e mi faceva sentire bene, tra tutte quel vociare di persone che rendeva l'aria più frizzante. La prima cosa che capii della zona ad est, era che fosse molto meno affollata delle altre zone e che quella via si poteva arrivare al sentiero segreto della cascata. Si stava ugualmente bene, nonostante le persone non ci fossero più e poteva sembrare una vita un po' triste, la trovai rilassante e purificante. Mi sarebbe piaciuto portare qualche asciugamano e stendermi sulla sabbia calda per un riposino.

Vidi immediatamente il banco di Niall, strutturato in legno e, fortunatamente, all'ombra. Era vestito con una semplice maglietta bianca e un grembiule nero con sotto il costume da bagno, ma nonostante fosse più formale di quando lo avevo visto la prima volta, sprigionava ugualmente quell'aria allegra attraverso il sorriso grandissimo.

Mi avvicinai lentamente.

«Lou!» esclamò quando mi vide, alzando le braccia al cielo e abbracciandomi da sopra il bancone. «Sono contento di vederti da queste parti, sai? Ci si annoia un po' qui.»

Mi guardai attorno, posando i gomiti sul legno. «È un po' spoglio, ma sembra piuttosto rilassante.»

«Non quando sei qui per lavorare, te lo posso assicurare.» rispose, con un'alzata di spalla. Prese un bicchiere e con uno straccio incominciò a pulirlo. «Vuoi qualcosa da bere?»

«Certo,» annuii, «dammi qualcosa che mi sorprenda.»

I suoi occhi si illuminarono. «È perfetto! Sarai la mia prima cavia su questo nuovo cocktail che ho inventato, volevo che lo provasse prima Liam, ma ormai ci sei tu.»

Ridacchiai, appoggiando la testa sulla mano. «Stupiscimi.»

Lui allora incominciò a mischiare qualche liquore con altri gustosi sciroppi, prendendo del ghiaccio e della scorsa d'arancia.

Tamburellai con le dita sul bancone, in attesa. «Allora Nì, cosa mi racconti?» chiesi, sorridendogli appena. «Da quanto è che lavori in questo posto?»

A Wedding And A Half // L.S.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora