Capitolo 37

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Pov's Stefano
Il giorno dopo
Ore 10:39
Stamattina siamo arrivati alle 06:30.
Abbiamo preso una stanza in albergo perché non volevamo svegliare i suoi genitori.
Chiaramente camere diverse.
Adesso siamo giù e stiamo facendo colazione.
E:sei già pronto?
Annuisco
E:allora finisco di mangiare e andiamo.
Squilla il cellulare ed è Marcello.
Marcello:Ste!
S:Gilda! Tesoro!
Emma spalanca gli occhi. Voglio farla ingelosire.
Marcello:ma che stai dicendo. Dove sei?
S:sono andato a fare una vacanza. Mi manchi già.
Marcello:ma con chi sei?
S:con Emma. Tranquilla, è solo un'amica.
Emma mi guarda male e poi sussurra "si, solo un'amica. Certo"
Marcello:siete partiti insieme! Che bello! Quindi la stai facendo ingelosire.
S:esatto, ci sentiamo dopo. Ciao tesoro mio.
Marcello:ciao.
Ride e io riattacco.
E:allora, "amico" sei pronto ad andare dai miei genitori oppure lei ti chiamerà anche in quel momento?!
S:non mi chiamerà. La chiamerò io. Andiamo.
Sbuffa e si alza.
La seguo ed usciamo fuori.
Entriamo nella mia macchina e mando un messaggio a Marcello spiegando quello che è successo stanotte.
E:stai ancora parlando con quella?
S:si.
E:se ti manca così tanto, tornatene a Roma.
S:davvero posso?
E:no
Rido e lei mi guarda male.
Arriviamo a casa dei suoi genitori e lei bussa.
Apre sua madre e appena mi vede spalanca gli occhi.
Maria:ma che ci fate qui?
E:possiamo restare per qualche giorno?
Maria:certo che potete! Siete tornati insieme?
S:no.
Dico io velocemente ed Emma abbassa la testa.
Maria:entrate.
Dice sua madre per cambiare discorso.
Appena entriamo ci sono Rosario e Checco seduti sul divano.
Appena ci vedono hanno la stessa reazione di sua madre.
Rosario:ma che ci fate qui?
E:restiamo per qualche giorno.
Si avvicinano a noi.
Checco:sono contento che siate tornati insieme.
E:no, non stiamo insieme.
Mi guardano confusi.
Rosario:allora perché tu sei qui?
Mi domanda.
E:storia lunga.
Risponde Emma e lui annuisce.
Mi guarda e poi mi abbraccia.
Lo abbraccio anche io e sorrido.
Mi è mancata questa famiglia.
Saluto anche Checco e poi vado a sedermi insieme a loro sul divano mentre Emma e sua madre vanno in cucina.
Pov's Emma
Maria:perché è venuto anche lui?
Dice chiudendo la porta.
E:l'ho portato io. Avevo bisogno di averlo vicino.
Maria:l'hai costretto?
Ridiamo.
E:un po'.
Maria:avete fatto bene. Vi serviva staccare la spina e prendervi una vacanza insieme.
E:avevo bisogno solo di stare con lui.
Maria:ho visto che ci sei rimasta male quando lui ha detto che non siete tornati insieme.
E:perché per me non ci siamo mai lasciati.
Maria:hai sbagliato quel giorno.
E:lo so mamma. Non ti ci mettere anche tu.
Maria:lo sto dicendo perché adesso state peggio di prima. Non litigate più, però l'hai perso.
Mi scende una lacrima e lei mi abbraccia.
Maria:non voglio farti piangere.
Pov's Stefano
Appena aprono la porta corro subito sul divano.
Rosario e Checco ridono e appena loro entrano diventiamo tutti e tre seri.
Maria:che state facendo?
Checco:guardiamo la televisione.
E:ma è spenta.
Rosario l'accende e poi dice.
Rosario:l'avevamo spenta adesso.
Ci guardano confuse e poi annuiscono.
Mi squilla il telefono ed è di nuovo Marcello.
S:ehy, Gilda!
Vedo Emma sbuffare e tutti che la guardano confusa.
Mi allontano per parlare con Marcello e lui scoppia a ridere.
[..]
Pov's Emma
Ore: 15:00
Abbiamo appena finito di mangiare e adesso stiamo guardando un film.
Gilda l'ha chiamato anche mentre stavamo mangiando. Non la sopporto! Adesso lui è seduto sull'altro divano insieme a mio padre mentre io, mio fratello e mia madre su quello al centro.
Appena Stefano mi guarda io lo ignoro.
Sono arrabbiata con lui. Che vada via da Gilda e mi lasci in pace..se non vuole tornare con me.
E:vado in bagno.
Mi alzo e lui continua a guardarmi fin quando non chiudo la porta del bagno.
Pov's Stefano
Appena esce la vedo entrare in camera sua.
La seguo e chiudo la porta a chiave.
E:che c'è?
S:niente.
E:allora apri la porta.
S:perché?
E:perché non ha senso che tu abbia chiuso la porta!
S:volevo farti vedere una cosa.
Dico prendendo il cellulare.
E:cosa? I messaggi che tu e Gilda vi inviate? No, grazie.
Le faccio vedere tutte le volte che "Gilda" mi ha chiamato.
S:in realtà era Marcello.
Guarda il cellulare e poi guarda me.
Mi tira un pugno sul braccio e io scoppio a ridere.
E:mi facevi rimanere male e alla fine era lui?!
Dice e mi spinge.
Vedo che sta per piangere così la tiro verso di me e l'abbraccio.
S:ho sentito la conversazione che tu e tua madre prima avete fatto.
Dico mentre sono ancora abbracciato a lei.
Sento che mi stringe più forte e poi dice.
E:è la verità, per me non ci siamo mai lasciati.
S:vorrei fosse così anche per me.
Si stacca e si asciuga le lacrime.
E:quindi non vuoi tornare con me adesso?
S:no.
Abbasso la testa e vedo che si mette le mani in faccia.
E:vattene se vuoi tornare a Roma.
Apre la porta e poi la sbatte.
Pov's Emma
E:vado a fare un giro.
Dico per poi uscire senza farli parlare.
Appena esco scoppio in lacrime.
Non dovevo portarlo con me. Ho sbagliato. Ma avevo così bisogno di lui..
Forse è meglio se lui torna a Roma. È meglio per tutti e due.
S:Emma!
Mi giro e lo vedo correre verso di me.
Inizio a correre. Non voglio parlare adesso con lui.
S:Emma! Aspetta!
Cerco di correre più veloce e fa la stessa cosa anche lui.
S:fermati!
E:no!
Ad un certo punto mi fermo e mi siedo su una panchina. Sono stanca.
Si avvicina con il respiro affannato e si siede anche lui.
S:io non torno con te, perché tu mi hai fatto del male. Tu ci hai messo del tempo per tornare con me dopo quello che ti ho fatto. E io ho aspettato. Adesso rispetta la mia scelta. Lo sai benissimo che ti amo, che nemmeno io riesco a stare senza di te.. ma sentire quelle parole mi si è spezzato il cuore. E sto ancora male.
Annuisco e abbasso la testa per non guardarlo.
S:non ci torno a Roma. Voglio stare qui con te.
E:non ha senso.
S:ha senso invece.
Sbuffo e lui mi alza il mento con le dita.
S:ti prometto che capirai che è meglio se sto qui.
E:non capisco.
S:lo capirai presto.

️Io mi scordo di dimenticartiDove le storie prendono vita. Scoprilo ora