CAMILA POV'S
"Allora dottoressa? Qualcosa non va?" - chiesi non appena entrai nello studio - "come ho già accennato a Victoria, lei ha quella, che in medicina, chiamiamo placenta previa.." - la guardai confusa - "come vi ho spiegato prima, la placenta, cioè l'organo che serve a proteggere e nutrire il bambino, dovrebbe trovarsi nella parte superiore dell'utero. La tua invece, si trova nella parte inferiore, vedete qui..." - ci rimostrò la fotografia di prima - "e quindi questo cosa comporta? E' grave?" - pensò qualche istante prima di rispondere e poi sospirò - "le donne che hanno questo problema, circa il due percento, possono avere dei riscontri molto seri durante il parto.." - strinsi forte la mano di Victoria alla mia - "essendo la placenta nella parte inferiore dell'addome, durante il parto, quando l'utero si dilata per far passare il bambino, potrebbe rompersi e provocare una forte emorragia che metterebbe a rischio sia te che il bambino.." - la mano di Victoria iniziò a tremare ed io sapevo soltanto guardandola, che era terrorizzata - " oppure.." - feci un'espressione stupita - " ah perchè c'è anche dell altro?" - la interruppi mentre lei annuì - " purtroppo si. La placenta essendo nel tuo caso molto fragile, potrebbe rompersi in qualsiasi istante nei porssimi mesi dove il bambino comincia a formarsi del tutto e quindi crescere, forse è anche per questo che fino ad ora non hai mai avuto alcun sintomo..." - spiegò - " quindi cosa dobbiamo fare? ci sarà una cura no?" - chiesi visto che Victoria sembrava una statua di cera - "purtroppo no. Possiamo solo tenerla sotto controllo e fare i dovuti controlli molto più spesso, ma Vicotria dovrà rimanere in riposo assoluto a letto per i prossimi quattro mesi in cui nascerà il bambino..." - Victoria si alzò di colpo, mettendosi le mani tra i capelli e scuotendo la testa in modo veemente - "non è possibile, non doveva succedere, io non.." - farfugliò in modo sconfusionato - "ehi ehi ehi calmati ora.." - provai ad avvicinarmi ma mi allontanò in modo brusco - "Non mi toccare! è tutta colpa tua!" - mi urlò praticamente in faccia, sotto gli occhi esterefatti della dottoressa -
Sapevo da dove provenisse tutta quella rabbia improvvisa nei miei confronti e sapevo quanto Victoria non fosse ancora riuscita a superare il fatto stesso di essere incinta. Non lo aveva ancora metabolizzato, nonostante ogni giorno, la pancia le stesse crescendo sempre di più. Era come in una fase di rifiuto, come se nulla fosse mai acacduto. Tutto questo però ci riporta alla discussione che avemmo cinque mesi fa, quando scoprì di essere in attesa.
* FLASHBACK *
Oggi era stata davvero una giornata speciale per me. Per la prima volta dopo interminabili giorni di buio, riuscii per un po', a godermi l'aria fresca di Los Angeles, il sole che mi baciava la pelle, l'acqua dell oceano che mi rinfrescò donandomi un po' di sollievo, gli schiamazzi dei bambini che giocavano spensierati sulla spiaggia. Il mare, per quelle poche volte che lo avevo visto anche da bambina, mi ha sempre donato una sensazione di tranquillità e pace che non sono mai riuscita a trovare in nessun altro posto. Era un posto speciale per me, un posto dove i miei pensieri più cupi, riuscivano a sciogliersi come le onde quando si schiantavano sugli scogli. Oggi, nonostante il pensiero di Lauren non mi abbandonerà mai, sono riuscita a togliermi per qualche istante il peso che mi opprime lo stomaco. Tornai a casa e come sempre la trovai vuota. Io e Victoria, che ormai vivevamo insieme da quasi un mese, quasi non stavamo mai insieme e forse era prprio questo che ci permetteva ancora di portare avanti la nostra convivenza. Ogni tanto, quando la trovavo, le chiedevo di portarmi con lei nelle sessioni di disegno al muretto ed ora che aveva anche accettato il lavoro alla galleria, il tempo che aveva era sempre minore. Così senza neanche nemmeno preoccuparmi, iniziai a preparmi la cena o almeno quello che in questi giorni riuscivamo a mangiare, visto che non sapevo nemmeno da dove Victoria, prendesse il cibo. Improvvisamente sentii sbattere la porta d'ingresso e la vidi entrare in lacrime singhiozzando.
"ehi che succede?" - continuava a piangere senza parlare - "Victoria? che è successo?" - le spostai capelli dal viso - "aspetta che ti prendo dell'acqua..." - la feci sedere sul divano visto quanto tremava - "tieni, bevi un sorso.." - non riusciva nemmeno a mandare giù l'acqua da quanto le mancasse persino il respiro - "Victoria calmati perchè ti stai per sentire male, ehi guardami..." - strinsi le sue mani alle mie, cercando di tranquillizzarla - "parlami, dimmi che è successo.." - tirò sul con il naso e fece un lungo e profondo sospiro - "cre...credo di essere incinta..." - la guardai stupita - " incinta?" - continuai ad accarezzarle il dorso della mano - "s..si..come diavolo è potuto succedere?" - ritornò a piangere più forte di prima - "hai fatto il test?" - scosse la testa - "allora prima dobbiamo fare quello, se no come facciamo a saperlo per certo?" - mi alzai per uscire ed andare in farmacia - " no..non ho il ciclo da..da un po' ormai..e non..non mi era mai successo prima..e poi..poi ho fatto sesso con un ragazzo qualche settimana fa..." - la guardai sbalordita - "dove trovi il tempo di fare tutte ste cose mi è ancora sconosciuto ma dettagli..." - sorrise leggermente - "dai vieni, andiamo. Asciugati quegl'occhi che sembri un panda, tieni.." - le porsi un fazzolettino -
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And that was how you changed my life
FanfictionDue ragazze. Due mondi diversi. Il bianco e il nero. Lauren Jauregui, studentessa immischiata in loschi affari, spaccia per vivere. Camila Cabello, agente dell'FBI in missione. E se questi due mondi si scontrassero provocando una collisione tale da...