CAMILA POV'S
Non sempre le cose vanno come noi vorremmo. Non sempre il nostro istinto è la cosa giusta da seguire. Molto spesso i nostri desideri devono rimanere tali e basta. Mi trovavo in questa stanza da più di due ore ormai ed ancora non ero riuscita a sapere nulla. Lauren era stata portata d'urgenza in sala operatoria per affrontare l ennesimo intervento, un intervento che se non fosse stato per la mia stupidità forse, avrebbe potuto evitare. Suo padre mi aveva fatto chiaramente capire di non essere la benvenuta e che se mi fossi ancora fatta vedere, avrebbe preso dei provvedimenti. Ero un agente di polizia, sapevo cosa potesse succedere in questi casi, ma in quel momento non me ne importava nulla. Lucy era corsa in sala operatoria, mentre aveva acconsentito che io stessi nel suo ufficio almeno fino a che Lauren non fosse uscita. Questa stanza era deprimente. Le pareti grigio topo erano adornate con dei poster raffiguranti donne incinta, un solo quadro incorniciava uno dei suoi tanti riconoscimenti conseguiti. Un semplice lettino e la scrivania spoglia, possedeva soltanto un paio di fogli ed una foto raffigurante Lucy con un'altra donna che sembrava essere più anziana di lei, forse era la madre. Il ticchettio dell orologio appeso al muro, mi faceva andare ancora di più in ansia. Ogni clic, mi ricordava che il tempo stava passando inesorabilmente ed io ero lì in balia del fato. Mi stavo torturando le mani con le unghie ormai tutte mangiucchiate per colpa dell'ansia. Dalle fessure della tendina che ricoprivano la sua vetrata frontale, vedevo decine e decine di persone passare ad ogni minuto. Nessuno che venisse a dirmi nulla. Mentre aspettavo, le parole di Lauren mi rimbombavano ancora nella mente. Pensava fossi stata io a spararle. Io a tradirla in un modo così meschino. Ricordo ancora i suoi occhi mentre mi diceva quelle parole: erano pieni di rabbia ma allo stesso tempo persi, vuoti, come se non fosse stata sicura di quello che stava affermando. Allo stesso tempo però la foga, la rabbia con cui le diceva e mi inveiva contro per un secondo, mi fecero pensare che le pensasse davvero, che credesse davvero che potesse mai farle del male. Mentre ero persa nei miei pensieri, vidi la porta aprirsi e Lucy entrare con il suo camice blu. Si tolse la cuffietta dalla testa e sprofondò in una delle due sedie, poste di fronte alla scrivania.
"Allora? Com'è andata? Come sta?" - feci queste domande tutto d'un fiato - " l'operazione è appena terminata..." - fece una pausa - "e? Dai Lucy parla, non farti pregare..." - l'ammonii - " Lauren sta bene...i suoi parametri vitali sono stabili...siamo riusciti a togliere il coagulo di sangue che aveva ma non sappiamo ancora se abbia riportato dei danni cerebrali...lo scopriremo appena si sveglia dall'anestesia..."
Feci un sospiro di sollievo anche se le notizie non erano così tanto incoraggianti, l importante era che fosse viva e che stesse bene. Il mio cuore riprese il suo battito normale e le mani cominciarono a smettere di tremare. Fu come se un enorme masso, si fosse appena tolto dal petto. Le notizie belle però come tutti ben sanno, non erano destinate a durare.
"Posso vederla?" - chiesi anche se ero già a conoscenza di quale sarebbe stata la risposta - " non è il caso Camila...è appena uscita dalla sala operatoria...deve riposare...e poi..." - la interruppi - " e poi suo padre mi ha sbattuta fuori..." - mi alzai di scatto facendo finire la sedia addosso al muro dietro di me - " non ne ha il diritto Lucy..." - le dissi guardandola negli occhi - " Lauren..." - si alzò venendo verso la mia direzione per calmarmi - " io non ne so molto di queste cose, forse lavorando tu nel sistema giudiziario ne sai sicuramente di più...ma se suo padre la obbliga a non vederti, almeno che lei non voglia farlo, non c'è niente che puoi fare..." - affermò in tono rassegnato - " ed è qui che sbagli Lucy..io non mi arrenderó mai quando si tratta di lei...può anche venire il presidente degli Stati Uniti a dirmi di starle lontano...finché non lo sentirò dalla sua bocca, io sarò lì... Per favore puoi portarmi da lei?" - chiesi - " ti caccerai nei guai...sei appena tornata al lavoro..." - alzai gli occhi al cielo - " puoi farlo o no?" - insistetti - " come ti ho già detto ora deve riposare...quando si sveglierà ti chiamerò... Non accadrà prima di domani mattina...vai a casa...fatti un bagno e dormi un po'... Ti prometto che ti chiamerò ok?" - cercò di tranquillizzarmi - " lo farai davvero?" - domandai cercando di fidarmi di lei - annuì convinta -
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And that was how you changed my life
FanficDue ragazze. Due mondi diversi. Il bianco e il nero. Lauren Jauregui, studentessa immischiata in loschi affari, spaccia per vivere. Camila Cabello, agente dell'FBI in missione. E se questi due mondi si scontrassero provocando una collisione tale da...