And that was how you changed my life

Capitolo 40

CAMILA POV'S

6 MESI DOPO

Il tempo era passato inesorabilmente cambiando tutto ciò che c'era stato intorno a me fino ad allora. Molte erano le novità e tante altre le cose che avrei dovuto affrontare in questi mesi. L incontro con Lauren che sembra ormai essere avvenuto un secolo fa, fu come una sorta di sveglia per me, una scossa con la quale sono riuscita ad arrivare qui oggi. Da quel giorno non la rividi mai più. Bastò una parola per far cambiare tutto.

"Amore ma dove hai messo lo spazzolino? Non riesco a trovare nulla in questa casa..." - si lamentò come al solito Shawn - " guarda negli scatoloni al piano di sotto..." - gli urlai dalla camera -

Circa due settimane fa, eravamo andati a vivere insieme. Finalmente avevamo trovato una casa che fosse adatta per noi, sia per grandezza che per luogo. Era molto vicina alla centrale, cosicché fosse comodo arrivare al lavoro. Mi ero decisa e due settimane fa abbiamo iniziato il trasloco che però, ancora oggi, non abbiamo finito. L'infinità di cose che possono esserci dentro ad un monolocale è spaventosa. Entrambi abbiamo dovuto rinunciare ad un po' di cianfrusaglie inutili che non ci sarebbero state. La casa era ancora sotto sopra, piena di scatoloni da svuotare ovunque. Fino ad ora la convivenza era stata piacevole, io e Shawn andavamo d accordo. Le novità però non erano finite qui. Due giorni fa mi aveva anche chiesto di sposarlo.

*FLASHBACK*

"Shawn ma dove stiamo andando? Sai che non mi piace essere bendata..."

Shawn era ritornato dal lavoro poco fa e senza darmi neanche una spiegazione, mi prese di peso, mi bendó e mi trascinò fuori casa. Ora eravamo in macchina, diretti verso una destinazione a me sconosciuta. Non feci neanche in tempo a mettermi qualcosa di decente addosso e dovetti uscire in  tuta.

"Shawn e dai...dove mi porti? Non mi piacciono le sorprese lo sai.." - mi lamentai - " oh! ma questa penso proprio che ti piacerà..." - affermò sicuro -

Dopo circa una mezz'ora in cui non potei aprire gli occhi e sapere dove ci trovavamo, la macchina finalmente si fermò. Sentii Shawn scendere e venirmi ad aprire la portiera.

"Attenta amore, metti i piedi uno avanti all' altro...ti tengo io..." - mi afferrò sotto al braccio - " so come si cammina fino a prova contraria.." - specificai -

Dopo aver camminato un po', sentii un rumore metallico. Sembravano due porte scorrevoli che si stavano chiudendo. Poi un click. Capii che ci trovavamo in un ascensore.

"Shawn lo sai vero che ho paura dell' altezza? No perché sembra stiano salendo molto in alto..." - cominciai a preoccuparmi - " lo so tesoro...ma dove ti sto portando non ti farà paura...ci sono io con te poi..." - strinse le sue braccia intorno al mio ventre -

Con un altro click metallico, le porte si aprirono, segno che eravamo arrivati al nostro piano. Una ventata di aria fresca, mi accarezzò il viso. Eravamo in un posto all' aperto.

"Sei pronta? Ora ti tolgo la benda..."

Sciolse delicatamente il nodo da lui fatto e mi tolse la benda. Ci volle qualche secondo perché riuscissi a vedere qualcosa a causa della luce che colpì d improvviso i miei occhi, dopo che erano rimasti al buio per un lungo periodo di tempo.

"Wow!" - esclamai sorpresa -

Ci trovavamo sul tetto di uno dei grattacieli più alti di New Orleans, sede di una delle società industriali più importanti del paese. Da qui, si poteva vedere tutta la città, che si estendeva con le sue luci sotto di noi. Sembrava così piccola, segno che noi ci trovavamo davvero in alto.Vicino a noi, altri grattacieli, ci facevano compagnia. Di fronte a me, al centro del tetto, un letto matrimoniale adornato di lenzuola bianche di seta, con in mezzo un vassoio pieno di sushi, uno dei miei piatti preferiti. Accanto al letto, un piccolo tavolino di plastica beige lucida su cui erano poggiati due calici, una bottiglia di champagne e alcuni vassoi di cioccolatini. Più in là, una lanterna dove dentro erano accese delle piccole candele al profumo di vaniglia.