LAUREN POV'S
Stanotte non avevo chiuso occhio. Mi girai e rigirai dentro il letto, incapace di prendere sonno, in silenzio ad ascoltare il rumore dei miei mille pensieri e dubbi che Camila era stata capace di far nascere in me. Il suo comportamento era per me incomprensibile, strano: prima si avvicinava a me con attegiamenti dolci e carini, poi si distaccava senza un apparente motivo, proprio nel momento in cui le cose stavano incominciando a diventare più serie. Secondo Alycia, a cui avevo raccontato tutto, Camila stava solo giocando e non provava nulla per me, eppure ogni volta che la sfioravo o che le nostre labbra si univano, potevo sentire e vedere tutto il suo interesse. Il fatto che tremava e che il cuore accellerava i suoi battiti, erano per me un prezioso indizio. Più che altro erano i suoi occhi a tradirla, quei meravigliosi occhi color cioccolato che nascondevano una storia dietro, erano così profondi che molte volte riuscivano a parlare per lei. Questa era la prima volta che tenevo così tanto ad una persona e questo mi spaventava un po'. Fino ad ora avevo pensato sempre e solo a me stessa ed a quello che mi faceva stare bene, fregandomene delle emozioni e dei sentimenti altrui. Con lei però, tutto era diverso. Da sempre, sono una persona forte con un carattere complicato da capire. Per tutti sono la stronza, cattiva, dal cuore di ghiaccio che non esprime mai quello che prova e che tratta male tutti ma quelle pochissime persone che mi conoscono veramente sanno che il ruolo della bad girl è solo una corazza che innalzo sia per non soffrire sia per non far vedere la vera me, almeno non a tutti. Penso sia importante conoscere una persona sia per i suoi lati positivi che per quelli negativi in modo da poterla vedere nella sua interezza.
"ma che ti sei innamorata Jauregui? dimmi di no per cortesia..." - supplicò Alycia mentre scendevamo dalla macchina nel parcheggio della scuola - "innamorata ma non..." - mi stoppai non appena mi trovai di fronte una persona - "Michael?" - il mio presunto padre era immobile che mi fissava nel suo impeccabile completo - " che..che ci fai qui?" - domandai stupita - "ciao Lauren" - sorrise pacatamente - " oh scusami...piacere sono Michael Morgado il..." "presunto padre di Lauren..." - gli strinse la mano in segno di saluto - "Alycia piacere..." - mi fece l'occhiolino perchè mio padre, nonostante l'età faceva ancora la sua bella figura - " io vado...ci vediamo dopo....è stato un vero piacere signor Morgado..." - fece la gatta morta ed io le lasciai un piccolo buffetto sulla spalla - " allora? che ci fai qui? come mi hai trovato?" " uo uo uo piano con le domande..." - sorrise - "come ben sai ho molte risorse...e mi andava di passare un po' di tempo con te.." - disse seriamente - " ma ora non posso...devo entrare a scuola..." - replicai titubante - " ti va se andiamo a pranzo? solo per fare due chiacchere..." - propose - "non aspettarti nulla di impegnativo Lauren...è solo per iniziare a conoscerci un po'..." - spiegò non vedendomi convinta - "uhm ok..." - accettai comunque - "allora passo a prenderti dopo" - mi lasciò un ultimo sorriso e se ne andò con il suo macchinone luccicante -
Vedere mio padre lì mi sorprese molto, anche perchè non credevo volesse rivedermi ancora dopo l ultimo incontro, non dopo così poco tempo. Fu una bella batosta da assimulare per lui così come per me, anche se non mi rendo ancora bene conto di tutta la situazione. Iniziare un rapporto con lui mi destabilizza un po', conoscere una persona che per quasi 20 anni non sapeva nemmeno esistessi. Mia madre non sarebbe stata assolutamente d'accordo con tutto ciò, visto che appena seppe che lo avevo cercato andò su tutte le furie. Così avrei dovuto tenerglielo nascosto. Entrai a scuola, mentre la campanella della prima ora era già suonata da un po' e gli altri studenti erano già tutti nelle proprie classi. Presi velocemente i libri dall'armadietto e mi appropinquai verso la mia.
"Jauregui..." - una voce maschile profonda alle mie spalle mi bloccò - " "Austin..." - esclamai tra il sorpreso e lo spaventato - " che cosa vuoi? ti avevo detto di non venire più qui..." - sorrise maliziosamente, avvicinandosi a me - " se tu non vieni da me, vengo io da te tesoro..." - continuò ad avanzare incastrandomi tra lui e l'armadietto - " sbaglio o avevamo un accordo io e te?" - afferrò il colletto e i bordi del mio giubbotto in pelle - "si..ma ho deciso di tirarmi indietro..." - mi guardò stupito e poi scoppiò a ridere - " e tu pensi sia così facile sbarazzarsi di me?" - mi strattonò verso di lui - " tu te ne potrai andare solo quando io sarò soddisfatto e non mi servirai più..non so se ti è chiaro..." - provò a baciarmi ma lo allontanai tirandogli uno schiaffo - " Lauren..." - sussurrò, stringendo la mascella - " ora mi sono davvero stancato.." - mi sbattè sull armadietto che fece rumore e mi strinse i polsi, bloccandoli ai lati della mia testa - " io non sono uno di quei ragazzetti a cui vendi la droga e giochi a fare la cattiva, io lo sono davvero..." - spostò la giacca e mi fece intravedere la pistola, incastrata nella cinta dei pantaloni - " quindi se non vuoi finire con una pallottola nello stomaco, ti suggerisco di fare quello che ti dico..." - i polsi iniziavano a farmi male chiusi nella morsa delle sue mani - " spero che questa volta ci siamo capiti...perchè è l'ultima in cui sono così ragionevole..."
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And that was how you changed my life
FanficDue ragazze. Due mondi diversi. Il bianco e il nero. Lauren Jauregui, studentessa immischiata in loschi affari, spaccia per vivere. Camila Cabello, agente dell'FBI in missione. E se questi due mondi si scontrassero provocando una collisione tale da...