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Fatico a pensare quando in piena notte i cani abbaiano e i padroni (più cani di loro) li urlano dietro. Sono in ansia, domani andrò in una nuova scuola e l'idea di dover presentarmi al terzo anno mi scoccia. Non mi piace stare al centro dell'attenzione, preferisco agire come comparsa.
Dio quanto vorrei riuscire ad addormentarmi in questo momento.
I miei pensieri vengono interrotti da dei passi in corridoio, la porta della mia camera viene aperta lentamente e compare il faccino del mio fratellino Rayan. Ha gli occhi lucidi e gonfi, si avvicina e mi chiede se può dormire assieme a me.
Non gli domando nulla facendogli cenno di entrare sotto le coperte, si rannicchia e inizio a coccolarlo. In poco tempo si addormenta ma non smetto di accarezzarlo.
Ha 5 anni e fortunatamente non si rende ancora conto di come stanno realmente le cose, vorrei che rimanesse sempre piccolo cosi che non possa prendere brutte strade. Qui nel Lambro ci conosciamo tutti, sappiamo bene chi è pericoloso e chi no; da chi stare lontani.
Guardo la sveglia e sono le 5, tra due ore mi devo svegliare per andare a scuola. Prendo una felpa molto più grossa di me che mi copre i pantaloncini e un paio di scarpe; vado a fare una passeggiata.
In strada non c'è nessuno quindi cammino tranquilla, controllo le notifiche del telefono per qualche minuto per poi scontrarmi con un ragazzo.
"Guarda dove vai" mi urla addosso. È un bel ragazzo con gli occhi blu e i capelli neri. "Se non sbaglio nemmeno tu stavi guardando altrimenti mi avresti schivata" gli rispondi con tono di sfida. Sembra incazzato ma mantengo lo sguardo fisso nei suoi occhi. Sbuffa e se ne va.
Torno a casa e mi butto sul letto, ripenso a quello strano incontro.
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Cercherò di pubblicare il più spesso possibile.
V🥀

Lei non abbraccia tuttiDove le storie prendono vita. Scoprilo ora