Sono tornata a scuola da tre giorni e le persone mi stanno più lontane del solito da quell'accaduto con Susan. Maria, l'unica della classe sopportabile senza pregiudizi, mi ha detto che Susan non è mai tornata da quando l'ho colpita e sembrerebbe che le abbia lasciato un bel livido da farla vergognare. Sinceramente me ne fotto abbastanza se le ho fatto male se l'è cercata.
Luis a causa del livido non viene a scuola anche se la sua sospensione è finita da un qualche giorno, la cosa mi insospettisce parecchio
<Perché dovrebbe stare a casa se tutti sanno che ha fatto a botte e che quindi ha un livido? Magari si vergogna come Susan, peccato che lui non sia una gallina bisognosa di attenzioni>
Decido di andare a parlare con Maria per sapere che è successo.
"Maria tu sai che è successo tra Luis e un tipo che lo ha istigato?"
"Che?"
"Si dai la rissa tra Luis e un tipo"
"Celeste non c'è stata nessun'altra rissa dopo la tua"
"Ma Luis mi ha detto..."
"Ti giuro che non ce stato nessun tipo di scontro"
<ah>
"Va beh grazie devo aver capito male io"
"Di nulla, mangiamo assieme?"
"Mh non posso oggi ho una cosa da fare, ti va domani?"
"Certo"
Torno a casa con l'ansia che mi pervade tutto il corpo, l'idea che Luis mi abbia mentito mi fa rabbrividire magari ha avuto problemi con la compagnia e non sapeva come dirmelo. Sono terrorizzata. Salgo a casa mia e appoggio la cartella per poi attraversare la strada ed andare da Luis. Sono sull'uscio di casa sua, mi sta tremando la mano in cui tengo la chiave della porta. Cerco di calmarmi col pensiero che non è come penso io. Entro.
"Luis..."
"Celeste" si avvicina con un sorriso a 32 denti "Il momento della giornata che preferisco è quando ti vedo, non sai che voglia ho da tutto il giorno di baciarti" mi stringe contro di lui e mi bacia ma con uno scatto mi stacco da lui senza guardarlo nemmeno negli occhi.
"Piccola che c'è?" nella sua voce c'è un tono di preoccupazione.
"Luis come ti sei fatto quel livido?"
"Te l'ho già detto"
"A scuola nessuno sa di questa "rissa"" faccio il segno delle virgolette con le mani mentre indurisco il mio sguardo
I suoi occhi si inumidiscono abbassandosi sul tappeto del salotto.
"Luis" gli dico dolcemente tirandogli su la testa "dimmi cosa è successo, risolviamo insieme"
Una lacrima gli riga il viso facendomi provare una sensazione di dolore e fragilità. "Piccolo ti prego devo sapere"
"Rodrigo giorni fa mi chiese di punto in bianco di potarti di nuovo in compagnia, sapendo che non vuoi più avere a che fare con loro gli dissi di no. All'inizio mi sembrava che l'avesse presa bene ma cominciò ad insistere, non sapendo che fare iniziai a smettere di uscire con loro e impegnare i miei pomeriggi con te, cosa che mi rese molto felice" dice prendendomi le mani "Il giorno in cui ti sospesero Rodrigo e i suoi mi vennero a prendere sotto casa, mi dissero che non potevo fare quello che volevo e che per liberarmi di loro avrei dovuto pagare un caro prezzo, cioè te. Gli dissi che non sarebbe mai successo e mi tirò un pugno ricordandomi che se non lo faccio mi avrebbe pestato." finisce di parlare alzandosi la maglietta. È pieno di lividi e sbucciature profonde. Non riesco a guardarlo e gli tiro giù il braccio in modo che lasci la maglietta.
"Questi non ce li avevi quando abbiamo fatto l'amore settimana scorsa"
"Ieri sera volevo venire da te e quel figlio di puttana era giù, mi hanno picchiato in dodici ho provato a difendermi ma non ce l'ho fatta"
Mi metto a piangere nervosamente cercando di controllare l'attacco di panico che stava per prendere il controllo. Luis mi stringe forte "Celeste è finita, ho pagato, sei al sicuro ora"
"Tu non capisci" dico tra i singhiozzi "mi ha stuprata quello stronzo, quando stavo con lui avevo 13 anni mi ha costretta contro la mia volontà ed ora ha toccato di nuovo quello che è mio e che non voglio perdere. Tu sei la sua vendetta contro di me perché l'ho denunciato e si è fatto 1 anno e mezzo in carcere, Luis io ti amo il pensiero che potevi finire molto peggio di come sei adesso mi scava dentro una fossa, tu per me sei quella cosa che non puoi vivere senza, la mia droga preferita con la peggiore astinenza. Non posso perderti. Lo capisci questo?" sto urlando non riesco a calmarmi e mi lascio cadere a terra mentre il mascara mi colora il viso di nero. Luis si abbassa sollevandomi il viso "Mi ami?" lo dice con un sorriso sorpreso "si" sussurro più dolcemente. Mi bacia premendo le sue labbra sulle mie "un'altra come te giuro io non l'ho mai vista"
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Lei non abbraccia tutti
RomanceVive in un quartiere malfamato, con un passato difficile e una vita complicata. Cambiando scuola Celeste si accorgerà che esiste un modo diverso di vedere il mondo oltre al suo, glielo farà capire il suo compagno di banco Luis. Li accomuna una cosa...