Mi sento toccare la spalla, giro la testa e vedo una ragazza sui venticinque anni con gli occhi lucidi. È bassa con dei bellissimi lineamenti orientali e una carnagione mulatta, vedo che muove la bocca ma non sto ascoltando.
"Scusami puoi ripetere?"
"Ho detto che mi dispiace molto, ho sentito le urla e sono corsa subito qui"
Mi giro verso mia madre ignorando le sue scuse
"Come sta adesso?"
"È stabile l'abbiamo portata subito in sala operatoria rimuovendole il proiettile dal basso ventre, è stata molto fortunata avrebbe potuto morire se il proiettile le avesse preso l'intestino"
"La fortuna non è essere colpiti senza morire, ma non essere colpiti affatto" dico seria mentre sento addosso gli sguardi pesanti dell'infermiera e di Luis.
"Vado a fare una telefonata"
Cerco nella rubrica il numero di Jess.
"Ei Cels che succede?"
"Hanno sparato a mia madre al pronto soccorso durante l'orario notturno"
"O mio dio sta bene? Tu stai bene?"
"Si lei sta bene il proiettile non le ha danneggiato alcun organo"
"Cels sei sicura di stare bene? mi sembri fin troppo calma"
Questa ragazza mi conosce troppo bene, no non sto bene affatto ma non riesco a reagire in alcun'altra maniera. Le emozioni sono passate da essere laceranti al nulla più totale.
"Cels? Ci sei ancora?"
"Si si sono qua"
"Quindi?"
"Si tranquilla sto bene, bada a Rayan ti prego ora devo andare"
Prima che potesse rispondermi metto giù.
Mi siedo sulla sedia della sala d'attesa raggomitolandomi con le mani sul viso.
"Piccola..."
la voce sottile e porosa di Luis mi fa mancare un battito, una lacrima mi scende. Mi toglie le mani dal viso, è seduto sui piedi alla mia altezza e mi guarda dritto negli occhi.
"Andrà tutto bene"
"Non va mai bene nulla" sussurro
"Cels tua madre poteva morire lo capisci? C'è un motivo se è ancora qua"
"Stai cercando di dirmi che c'è una forza misteriosa che ha salvato mia madre? fammi il piacere"
"Non sto dicendo questo ma credo nel destino, c'è un motivo se tua madre è ancora qui. C'è un motivo se ho incontrato te"
"L'unico motivo per cui mia madre è ancora viva è che il tipo aveva una mira del cazzo, chiaro? Non mi venire a dire minchiate del destino, se le cose davvero succedessero per un motivo se ne dovrebbero vedere i risultati. Invece no"
"Celeste smettila di fare la bambina, tua madre è viva. È vero va tutto una merda ma è viva, non doveva andare diversamente. Se vuoi sfogarti io ci sono"
Cazzo sto ragazzo mi fa impazzire, lo odio quando ha ragione. Dovrei essere contenta che sia viva ma come al solito io penso sempre a me che sarei potuta rimanere sola. Lo bacio e a distanza di un dito dalle sue labbra sussurro: "Grazie"
Ricambia il bacio. Verso le 11 di sera ce ne andiamo, l'idea di dover lasciare mia madre all'ospedale da sola non mi fa piacere. Voglio essere positiva, spero che si riprenda.
Entro in casa e mentre Luis si prepara per andare a letto, cerco Jess. La trovo in camera mia con Rayan, entrambi dormono quindi chiudo la porta ed esco dalla stanza.
"Piccolo dobbiamo dormire nella stanza di mia madre"
"Si lo so, ho visto che camera tua è stata invasa" sorrido con malinconia.
Mi si avvicina appoggiando il suo mento sulla mia fronte,
"Andrà tutto bene" dice, lo stringo.
Dopo esserci preparati andiamo a letto, ma sono troppo scossa per prendere sonno cosi mi metto a fissare il soffitto.
Luis come se fosse in grado di sentire il mio stato d'animo, si sdraia su di me con la testa sul seno. Sembra un piccolo bimbo indifeso, mi sento meglio. Dopo una mezzoretta riesco a prendere sonno, sognando mia madre che sorride felice al matrimonio tra me e Luis, come se tutti i problemi fossero spariti dalla nostra vita.
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Lei non abbraccia tutti
RomanceVive in un quartiere malfamato, con un passato difficile e una vita complicata. Cambiando scuola Celeste si accorgerà che esiste un modo diverso di vedere il mondo oltre al suo, glielo farà capire il suo compagno di banco Luis. Li accomuna una cosa...