Mi sveglio sudata con le lacrime secche sulle guance, il braccio di Luis mi circonda la vita. Ha la testa appoggiata sul mio petto. È bellissimo il suo senso di protezione pure mentre dorme, ma ho bisogno di stare un po da sola. Vado in bagno e mi lavo il viso, poi mi dirigo sul balcone. Sono le 8 del mattino di un sabato invernale. È ancora buio ma in lontananza dietro i palazzoni scorgo una luce fioca. Prendo una sigaretta dal pacchetto del mio zaino che avevo appoggiato vicino la finestra, l'accendo aspirando molto profondamente.
"Ehi Cels" la voce di Jess mi risuona in tutta la testa, non l'avevo nemmeno sentita arrivare.
"Ehi"
"É bello qua fuori"
"Si"
"Ma fa freddo"
"Il freddo non è il mio primo pensiero"
"Lo sarà quando starai nel letto con la febbre a 40" dice mentre mi mette sulle spalle una coperta.
"Grazie mamma" dico scherzosamente.
Mi sorride lievemente, con uno dei suoi sguardi "so che c'è qualcosa che non va"
Dopo qualche minuto decido di spezzare il silenzio.
"Hai sentito tuo padre?"
"No, credo che non gliene freghi un cazzo che non ci sia più"
"Questo di certo, ma a te interessa?"
"Non lo so Cels a volte vorrei tornare a casa mia, ho la costante sensazione di essere di troppo qui"
Mi giro di scatto verso di lei, spengo la sigaretta e la prendo per le spalle
"Non pensarlo nemmeno io sono contentissima di averti qua, se non ci fossi stata tu adesso Rayan sarebbe traumatizzato. Sono felice che tu sia nella mia vita e anche a casa mia Jessica Sunh." l'abbraccio forte, forse ne ho più bisogno io che lei.
"Non mi chiami mai col nome e cognome, pensavo che non lo sapessi nemmeno." ride di gusto
"Sono piena di sorprese ahahah"
"Modestia portami via"
Restiamo sul balcone a parlare del più e del meno fino ad arrivare alla questione di mia madre.
"Tu stai bene? Ti vedo assente più del solito"
"Non lo so Jess mi sento piena di niente, preferisco non parlarne adesso, sto cosi bene qui con te"
Mentre Jess sta per rispondere una voce la precede.
"Da quanto tempo siete qui" chiede Luis, è bellissimo anche da sveglio con i capelli sparati in aria e gli occhi assonnati.
"Un'oretta" risponde Jess.
Si mette dietro me baciandomi il collo, sussurrandomi "Buongiorno" all'orecchio. Gli rispondo con un bacio ma il suo sguardo si incupisce. "Hai fumato?"
"Si perché?"
"Nulla" dice rientrando in casa.
Porgo uno sguardo interrogativo a Jess e mi risponde con un'alzata di spalle.
"Vado a svegliare Rayan, sono le 10:30" faccio cenno di si con la testa.
"Luis tutto apposto?"
"Certo" risponde duro
<cosa ho fatto sta volta?>
"Non è vero, cosa c'è"
"Ti ho detto nulla"
"Girati e guardami"
Smette di preparare il caffè e si gira con le mani appoggiate sul banco della cucina.
"Cosa vuoi?"
"Voglio che mi dici cosa ti prende"
"Vuoi sapere cosa mi prende? Ok te lo dico, non sopporto il fatto che per superare i dolori ti distruggi con cose peggiori"
"Ma cosa stai dicendo!? Lo sai che ho sempre fumato"
"Mai di mattina, vai a prendere per il culo qualcunaltro" lo guardo senza parole. Non ci avevo nemmeno pensato l'ho fatto e basta, ma ha ragione io non ho mai fumato appena sveglia.
È ancora li impassibile che aspetta una risposta.
"Hai ragione" dico in modo calmo e privo di intonazione mentre esco di nuovo sul balcone. Prima che mi girassi per andarmene ho notato la sua espressione di stupefazione.
"Sbaglio o hai detto che ho ragione" dice mentre preme dietro di me.
"Non sbagli" dopo una pausa riprendo a parlare "non avevo nemmeno pensato che stavo fumando per rinchiudermi, non me ne sarei accorta se non me lo avessi detto tu. Diciamo che l'ho fatto inconsciamente."
"Va bene, basta che non lo fai più" mi gira per guardarmi negli occhi, lo fa sempre quando vuole sapere se sono sincera. Si avvicina senza toccare le mie labbra ma premendo la sua intimità con la mia, inizia a baciarmi il collo a succhiare e dare morsetti in un punto.
Le sue mani mi percorrono tutto il corpo, per poi posizionarle sui fianchi staccandosi da sotto il mio mento. Si avvicina a meno di un centimetro dalle mie labbra "Andrà tutto bene, ci sono io qua" sussurra per poi baciarmi appassionatamente.
"Celesteeee" veniamo interrotti dalla voce vivace di Rayan. "Celeste dove sei"
"Sono sul balcone piccolo" corre con le braccia aperte segno che vuole che lo prenda in braccio.
Luis mi guarda con la sua solita faccia da "finiamo dopo".
"Cels oggi è il mio compleannooooo"
<cazzo>
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Farò uscire il continuo domani o in settimana dato che questo capitolo è un po' lungo. Magari ditemi nei commenti se lo preferite doma o durante la scuola.
Vale🌴
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Lei non abbraccia tutti
RomantiekVive in un quartiere malfamato, con un passato difficile e una vita complicata. Cambiando scuola Celeste si accorgerà che esiste un modo diverso di vedere il mondo oltre al suo, glielo farà capire il suo compagno di banco Luis. Li accomuna una cosa...