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Si sta avvicinando pericolosamente al mio viso, sono presa dal panico... oh no sto per avere un attacco. Il respiro inizia a farsi affannoso e lui lo nota, si allontana.
"Stai bene?"
"Si si sto bene tieni vai" gli do la sigaretta e apro la porta di casa senza guardarlo negli occhi, lo sento uscire. Chiudo la porta e mi lascio cadere a terra. Cerco di mantenere la calma facendo respiri profondi...

"Rayan sveglia è ora di cena" gli dico dolcemente per svegliarlo. Mugula e si rigira nel letto. "Dai dormiglione alzati"
Con la faccia contro il cuscino mi dice: "Cosa c'è da mangiare".
Io mi alzo ed esco dalla stanza: "Devi alzarti e venire a vedere per saperlo"
"Mhhhhh" un lamento soffocato che mi fa ridere.
Mentre mangio sento la chiave della porta girare e compare mia madre... non è mai arrivata cosi presto a casa.
"Che ci fai qui?"
"C'è stato un incendio e hanno mandato tutti i dipendenti a casa"
"Stai bene?"
"Si per fortuna nessuno si è fatto male"
Dal corridoio compare Rayan che subito salta addosso alla mamma.
"Mammaaa"
"ei cucciolo"
Nella pentola è rimasta un po di pasta e la metto in un piatto, do il mio a mia madre che è pieno ed io mi tengo questo.
Mi stendo sul letto dopo essermi lavata i denti, che giornata assurda. Non riesco a smettere di pensare allo sguardo di Luis quando ci siamo ritrovati faccia a faccia, era perso e vuoto. Non faccio i compiti mi infilo nelle lenzuola e ascolto un po di musica, mi arriva una notifica.
Jess: puoi venire?
Io: sono le 10:30, che è successo?
Jess: mio padre mi ha picchiata di nuovo
Io: arrivo
Jess vive da sola col padre e lui è un ubriacone violento, molte volte ho chiesto a mia madre se potessimo tenerla ma mi ha sempre risposto che non potrebbe mantenerla. Quando succede questo io e mia madre abbiamo stipulato un'accordo, a qualsiasi ora mi lascia andare da Jess a patto che io non me ne approfitti.
Metto un paio di leggins e un magliettone con sopra una camicia a scacchi rossi e neri.
Prendo le chiavi ed esco di casa.
Sento dei passi dietro di me il battito inizia ad accelerare, svolto l'angolo e aspetto che il tipo giri per poi tirargli un pugno dritto in faccia.
<oh cazzo é Luis>
"Luis ma sei pazzo a farmi spaventare cosi?"
"Scusa, bel gancio destro"
"Ti ho fatto male?"
"Tu che dici?" ansima mentre si preme il naso.
"Scusami, devo scappare mi spiace per il naso"
"aspetta"
si avvicina e mi abbraccia, rimango basita e pietrificata, non mi aspettavo un gesto del genere.
"Perche?"
"Mi hai aiutato con quella sigaretta più di quanto tu possa pensare"
"Ah prego" gli rivolgo un sorriso sincero di compassione e me ne vado.
Citofono a Jess che mi apre il portone. Appena entro in casa un forte odore di alcool mi pervade le narici, bottiglie di whisky in frantumi per terra e Jess... con le mani sul volto. Mi siedo a fianco a lei e delicatamente le tolgo le mani dal viso, oddio...
"Jess cosa ti ha fatto?"
scoppia in lacrime e tra i singhiozzi e parole parole dette a caso riesco a capite che le ha lanciato la bottiglia sulla faccia. Un forte senso di rabbia mi pervade e Jess se ne accorge: "Celeste cos'è quello sguardo?"
"Dov'è tuo padre?"
"In camera da letto perché?"
"Preparati uno zaino starai da me per un po"
"va bene ma tua madre?"
"Le parlerò, capirà"
Prendo una mazza da baseball e Jess mi guarda impaurita
"Vai a preparare le tue cose, ora"
Lei si alza e corre in camera
Stringo forte il manico e spalanco la porta della camera, sul letto giace incomato suo padre. Con una forza piena di cattiveria e nervoso lo colpisco sulla testa procurandogli uno squarcio, si sveglia di soprassalto e prima che possa avermi vista lo ricolpisco ancora più forte da farlo svenire. Jess corre in camera e mi toglie la mazza dalle mani.
"Che cosa hai fatto Cels"
"Se lo meritava, lo sai pure te"
"E adesso che faccio?" inizia a piangere
"Vieni da me" la abbraccio forte.
Andiamo a casa mia e la lascio dormire nel mio letto mentre le sistemo le sue cose. Mia madre è ancora sveglia mentre guarda la tv.
"Mamma possiamo parlare?"
"Cosa è successo Cels?"
"Suo padre le ha spaccato una bottiglia in faccia"
"Cosa?!"
"Può restare con noi per un po'?"
"Certo, ma suo padre?..."
"Ho perso il controllo"
"Che cosa hai fatto?"
"L'ho colpito con una mazza"
"Celeste che cazzo hai fatto, finirai in un sacco di guai"
"No mamma possiamo fargli causa e dire che ha provato a fare del male anche a me mentre era ubriaco, io mi sono difesa"
"Jess vivrà con noi ok? Io parlerò con l'avvocato"
"Grazie mamma"
"Vieni qui" Mi stringe forte a se e in poco tempo mi addormento.

Lei non abbraccia tuttiDove le storie prendono vita. Scoprilo ora