When It Started

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!Warning! Explicit Sex Scene!!



Nina continuava a fissare il display del cruscotto della sua macchina, che lampeggiava le 23:35. Doveva decidersi a fare qualcosa. Dopotutto era arrivata fin lì, e si era anche vestita bene. Guardò il riflesso dei suoi occhi chiari truccati di nero nello specchietto retrovisore e per un attimo tutto le sembrò così insensato che ebbe la tentazione fortissima di accendere il motore e ritornare dritta a casa, ma dopo un istante ci ripensò. No, non poteva, dopotutto era arrivata fin lì, e poi sapeva che se fosse tornata indietro ora avrebbe passato il resto della sua vita a chiedersi il perché di quella telefonata, il perché di quell'invito, proprio adesso.

Si decise, scese dalla sua piccola auto azzurra e chiuse la portiera con uno scatto.

Si avvicinò alla porticina custodita da un enorme buttafuori, con un ticchettio provocato dai tacchi dei suoi stivaletti, maledicendosi con tutta se stessa per non aver pensato di farsi almeno un paio di whiskey prima di uscire da casa.

"Nina Allen. Sono sulla lista." Disse al buttafuori.

Le fece un cenno di assenso dopo aver controllato la lista e si spostò per farla entrare.

Mentre saliva le scale che portavano alla sala al secondo piano dove ci sarebbe dovuto essere questo fantomatico party la mente di Nina si affollava delle cose più inutili e assurde che coinvolgevano principalmente il suo vestito troppo stretto-troppo corto-troppo grigio-troppo alla moda o forse troppo poco o sui suoi capelli sciolti in morbide onde sulle spalle. No, loro erano a posto. Sospirò, pensando che a lui erano sempre piaciuti di più quando erano spettinati e in disordine. Nina alzò le spalle, cercando di tornare lucida. Era tutto così semplice all'inizio...

Aveva trovato la sala della festa, e notò con una certa soddisfazione che era sufficientemente in ritardo per fare un'entrata che le rendesse onore: le entrate erano sempre state il suo forte. Calibrò il passo, muovendosi più piano e ondeggiando impercettibilmente, lanciandosi qualche occhiata attorno, per verificare la riuscita della sua entrata. Bene, si erano girati quasi tutti. Ma Nina in realtà stava cercando lui, e come sempre fu lui a trovare lei.

"Eccola..."

Nina seguì con lo sguardo la direzione della voce e incrociò il sorrisetto un po' beffardo e quello sguardo che da mesi non riusciva ad uscire dalla sua testa.

"Julian..." disse Nina, per salutarlo, cercando di apparire distaccata.

Julian per tutta risposta, la indicò con il collo della bottiglia di birra che aveva fra le mani, dicendo a voce altissima: "Lei è Nina."

Gli interlocutori di Julian, gente che Nina non conosceva, la guardarono incuriositi e uno di loro chiese: "Lei è quella Nina?"

Julian ripropose il sorrisetto beffardo: "Nina di New York City Cops. Proprio lei."

"Sono diventata famosa?" chiese Nina ironica con un mezzo sorriso.

Julien rise: "Dipende dalla tua idea di famosa..."

La ragazza fece scomparire immediatamente il suo mezzo sorriso e mise su un cipiglio in direzione di Julien e lui comprese subito la situazione e la cosa giusta da fare.

"Me la porto via un attimo." Disse, rivolto alla gente con cui stava parlando prima. Si avvicinò a Nina, le appoggiò una mano attorno alle spalle e si avvicinò al tavolo con i drink, sul lato opposto della sala.

Nina afferrò una mano di Julien e tolse il suo braccio dalle sue spalle, senza dire una parola.

"Andiamo, Nina, ce l'hai così tanto con me?"

The End Has No EndDove le storie prendono vita. Scoprilo ora