Julian sbuffò, vistosamente.
"Che cosa c'è adesso?" chiese Nikolai, esasperato, mentre faceva manovra per parcheggiare.
"Lo sai che non volevo venire."
"Eddai Jules, fai uno sforzo. Una sera a bere qualcosa con gli altri non è la fine del mondo."
"Appunto per questo non capisco perché era così importante che venissi."
Nikolai sospirò, spegnando il motore e girandosi verso Julian: "E' così impossibile per te riuscire a vedere quei due?"
"Non è quello. Non ne avevo voglia e basta."
Nikolai lo guardò con diffidenza.
Julian si sentiva sempre a disagio quando il suo migliore amico lo guardava in quel modo.
"Ok, va bene. Forse è per quello." Esplose. "Ma non mi rendono certo le cose facili. Si baciano in continuazione. Quanti anni hanno, quindici?"
Nikolai scese dalla macchina, e Julian lo seguì.
"Potevi portare anche Juliet. Ti avevo detto di portare anche lei."
Julian alzò gli occhi al cielo.
"Vuoi che ti dica che hai ragione? Perdonami, Nikolai, per un secondo ho dimenticato che tu sei il grande saggio, che fa sempre la cosa giusta, dovrei fare imprimere i tuoi consigli sul marmo..."
"Ok piantala." Tagliò corto Nikolai.
Voleva bene a Julian come ad un fratello, ma quando faceva così l'avrebbe volentieri preso a sberle. Sempre per il suo bene, ovviamente.
Nikolai spinse la porta e lui e Julian entrarono nel locale che aveva scelto Albert, una specie di pub finto-inglese con degli strumenti musicali un po' a caso appesi alle pareti.
"Questo è uno di quei cazzo di posti che sembrano bettole, poi la birra costa venti dollari." Borbottò Julian, guadagnandosi una gomitata da Nikolai e uno sbuffo sonoro.
"Come se avessi problemi di soldi, rompipalle." Sibilò Nikolai.
"Ciao!" La voce di Albert li salutò con un sorriso. Fab non si girò nemmeno, con Nina che era già seduta sulle sue gambe che giocava con i suoi riccioli.
La ragazza, invece, si girò di scatto appena sentì la voce di Julian che salutava distrattamente gli altri. Si irrigidì un pochino, sopra le gambe di Fab, quando Julian si sedette nel piccolissimo spazio vuoto tra loro ed il muro, senza pronunciare parola.
"Avete già ordinato?" chiese Nikolai, lanciando sporadiche occhiate di ammonizione verso Julian, che era pericolosamente vicino alla coppia.
"No." Rispose Nick "aspettavamo voi. Albert dice che fanno una birra particolare tipo alla vaniglia..."
"Cannella."
Le chiacchiere scorrevano tranquille, l'atmosfera generale sembrava essere più rilassata del solito, ma Nina era rimasta in religioso silenzio per quasi tutta la sera, non aveva partecipato a nessun argomento di conversazione, e aveva passato l'intera serata appiccicata a Fab, cercando di attirare la sua completa attenzione in ogni modo. Gli stuzzicava il collo con le dita, lo baciava continuamente, e non era scesa dalle sue gambe per quasi due ore.
Che c'era qualcosa di strano in lei, ormai, se ne erano accorti tutti, e anche Fab, per quanto inizialmente fosse lusingato da tutte quelle attenzioni, stava cominciando a trovarle strane.
"Nina, ma che ti prende?" le chiese, sussurrandole in un orecchio, mentre lei stava di nuovo strofinando il naso nei suoi capelli.
"Niente. Perché?"
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The End Has No End
FanficNina è giovane, libertina e bellissima. Julian è un musicista viziato e molto fidanzato. Portano avanti da tempo una relazione complicata e morbosa, che spingerà entrambi in un vortice senza via d'uscita.