Una settimana dopo, lo scenario non era cambiato nemmeno di una virgola.
Nina era ancora relegata in casa di Nick, tutti gli altri andavano e venivano, a parte Julian e Fab che erano una presenza costante. Il primo perché non voleva lasciare campo libero a Fab neanche per un minuto, il secondo perché sperava che Julian prima o poi gli avrebbe lasciato almeno mezz'oretta di intimità con Nina. Fino a quel momento stava vincendo Julian.
"UHmmmmhmmmmhmpfhm. Sono buonissimi questi...cosi. Li hai fatti tu?"
Nick alzò gli occhi al soffitto, preparandosi al quindicesimo scambio di battutine tra i soliti tre.
Nina rivolse lo sguardo verso Julian, che aveva la bocca piena di tacos e masticava energicamente, mentre strimpellava qualche nota a caso con la chitarra.
"Sono tacos. E non li ho fatti io, li ho ordinati al messicano." Rispose Nina.
"Sono tacos? Veramente? Sono troppo buoni per essere soltanto semplici tacos. In effetti era impossibile che li avessi fatti tu."
"Ma davvero non ti stufi mai di rompermi le palle perché non so cucinare? Tanto non sarò mai la tua colf, carino."
Julian scoppiò a ridere, beffardo. Stava di nuovo facendo sentire Nina un'idiota: "La mia colf..." continuò a ridere fragorosamente. "Ti piacerebbe..."
Fab scattò in piedi: "Julian non cominciare."
"Sennò che fai, gran cavaliere, mi sfidi a duello?"
Nick sospirò. Erano di nuovo daccapo.
"Piantatela." Disse Nina fulminando con lo sguardo tutti e due.
Fab si sedette di nuovo.
"Come ci si sente a farsi difendere da una ragazza?" bisbigliò Julian a voce bassa, rivolto a Fab.
Quando era troppo era troppo.
Si rialzò, avvicinandosi a Julian con due grandi passi e strappandogli la chitarra di mano, lanciandola per terra.
"Vuoi continuare così? A startene lì seduto e sparare stronzate? Ma che cazzo vuoi da me?"
"Che cosa voglio da te? Mi stai chiedendo cosa voglio IO da TE? Brutto stronzetto insignificante...credi di poter fare il cazzo che vuoi?"Avevano decisamente superato le distanze di sicurezza che si erano preoccupati di mantenere fino a quel momento. Julian sembrava finalmente deciso a scoprire le carte e Fab sembrava sufficientemente incazzato da poter arrivare alle mani.
Fu comunque Julian a tirare il primo spintone, lieve, spingendo le spalle di Fab con entrambe le mani, ma la risposta di Fab fu un tantino eccessiva rispetto all'offensiva subita.
Lo spinse decisamente troppo forte e Julian cadde all'indietro sul tavolino di cristallo al centro della sala, che si ruppe urtando contro il pavimento.
"Cristo santo..." disse Nick correndo a tirare su Julian e cercando contemporaneamente di trattenerlo, dato che sembrava intenzionato a rispondere per le rime al suo batterista.
"Adesso piantala Jules, ok? Dio santo, mi distruggerete la casa se continuate così."
"Piantarla? Dillo a quello!" rispose Julian tenendosi stretto una mano che sanguinava un po'.
Nina era rimasta immobile, come pietrificata. Aveva combinato davvero un bel casino, lo aveva sempre saputo, da quando era cominciata la sua storia con Fab, ma era come se se ne fosse resa conto realmente solo in quel momento. E in tutto questo Julian non aveva ancora scoperto del tutto le sue carte.
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The End Has No End
FanfictionNina è giovane, libertina e bellissima. Julian è un musicista viziato e molto fidanzato. Portano avanti da tempo una relazione complicata e morbosa, che spingerà entrambi in un vortice senza via d'uscita.