Under Cover Of Darkness

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"Dai chiudi gli occhi, ti ho detto di non barare!!"

"Ma dai sono tre ore che ho gli occhi chiusi!" protestò Nina, cercando di scostare la mano di Fab che le copriva gli occhi.

"Siamo quasi arrivati, dai..."

Nina per un momento si chiese che diamine ci facesse lì, in un'imprecisata strada di New York, camminando alla cieca dietro a Fab Moretti, e non aveva idea di dove la stesse portando, tra l'altro. Forse aveva mangiato troppi tacos, e bevuto troppa birra, come al solito.

"Ok, eccoci...ta-daaaaaaa!" disse Fab, entusiasta, togliendo le mani dagli occhi di Nina.
Nina rimase ferma per qualche secondo, cercando di capire che cosa non aveva capito del piano di Fab per farla divertire.

"Beh? Siamo in una...strada, pure sporchetta, a Little Italy" Disse la ragazza.

Lui sbuffò: "Ecco lo sapevo che avresti rovinato tutto. Guarda lì!" disse, indicando l'insegna del negozio che avevano di fronte.

"Oddio, vespe a noleggio!" esclamò Nina, capendo finalmente le intenzioni di Fab.

"Non potevo accettare che tu ti fossi persa il giro in vespa con gli Strokes. Vabbeh, in questo caso con un pezzetto di Strokes."

Nina rise: "Oh beh, dicono tutti che i batteristi sono il cuore delle band, quindi direi che sono con il pezzetto migliore" si avvicinò a Fab e lo abbracciò, stampandogli un sonoro bacio su una guancia.

"Grazie" disse.

Il batterista ricambiò il sorriso.

"Andiamo, vieni. E' l'unico posto dove puoi affittare vespe di notte nel giro di chilometri...scegline una."

Nina indicò una vespa azzurra e Fab andò a pagare l'affitto della vespa ad un tizio dall'aria molto assonnata e per niente partecipe dell'infantile entusiasmo dei suoi due clienti.

"Sali a bordo, bellezza." Disse Fab, mentre Nina si allacciava il casco.
"Ne affittiamo una sola?"

"Tesoro, sto pagando io, quindi decido io. Una vespa sola. Come in 'vacanze romane'. Il film della..."

"Hepburn, lo so. L'ambiente di contorno è un filino diverso..." disse Nina, riferendosi ai locali e negozi di Little Italy che li circondavano.

"La gita in Italia sarà per la prossima volta...la smetti di essere così acida? Dai, sali e divertiti. Siamo qui per questo."

Nina sorrise. Ma sì. Chissenefrega. Voleva soltanto essere spensierata per qualche ora.

Salì sulla vespa, dietro a Fab, circondandogli la vita con le braccia per tenersi.

"Si parte. Signorina Allen, benvenuta al suo primo tour newyorkese in vespa."

"Dove la porto, signorina?" chiese.

"E' lei l'autista, decida lei, signor Moretti..."

"Speravo che lo dicessi. Reggiti."

Nina non se lo fece ripetere due volte e strinse ancora un po' la presa attorno alla vita del batterista, che, con un'accelerata potente, cominciò a sfrecciare come un pazzo per le strade di New York.

Sarà stata colpa dell'aria sul suo viso, del cielo notturno, o più probabilmente delle birre di troppo, Nina perse completamente il senso del tempo e, potevano essere passate ore o minuti, si ritrovò nel mezzo del ponte di Brooklyn.

Fab fermò la vespa nella corsia di emergenza e scese dal mezzo.

"Come mai questa scelta?" chiese Nina.

The End Has No EndDove le storie prendono vita. Scoprilo ora