Playboy's in Disguise

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"Beh? Che c'è non correte a salutarmi? Non ditemi che non vi sono mancato..."

Dopo una manciata di secondi di totale silenzio, ci pensò Nikolai a sbloccare la situazione e corse incontro al suo migliore amico, riempendolo di pacche sulle spalle.

"Wey, sposino...allora? Com'è andato il viaggio, racconta!"

"Tutto bene...un posto fantastico, dei cocktail da paura. Datemi retta, ce li sognamo noi, qui dei drink così...E voi? Che novità ci sono?"

"Aehm, no, direi...nessuna." Biascicò Nick, in evidente difficoltà.

Fab, nel frattempo se la stava davvero facendo sotto. Sapeva che prima o poi Julian sarebbe tornato dal suo paradiso tropicale, solo non immaginava così presto.

"Che bella sorpresa, Jules...non ti aspettavamo così presto, sei...tornato prima?" disse Fab, con un tono decisamente titubante.

"Sì. Tutto quel sole, mare...troppo paradiso, non so se mi spiego..." disse Julian, mantenendosi vago.

Troppo vago pensarono praticamente tutti, in quel momento. Era chiaro che se Julian era tornato in anticipo dalla sua luna di miele il motivo poteva essere solo uno, il più ovvio.

Ti prego ti prego ti prego fa che non abbiano già litigato ti prego

Fab si sforzava come mai nella sua vita di non farsi prendere dal panico. Non riusciva a capire se avesse più paura che Julian scoprisse di lui e Nina e lo riempisse di botte, o se fosse peggio che fosse già sul piede di guerra con Juliet e che fosse tornato per riprendersi Nina.

"Non avrete mica già divorziato?" chiese Fab, ridendo, cercando di buttarla sullo scherzo.

"Ma neanche per sogno. Siamo solo tornati un po' prima. Tutto qui." Tagliò corto Julian. "Allora. Ryan dice che hai scritto una nuova canzone, Nick." Aggiunse, cambiando discorso.

Nick annuì.

"Me la fai sentire?" chiese.

"Non ho gli spartiti..."

"Andiamo tutti da te e proviamo qualcosa lì." Ribattè Julian

"Da me...?"

"Sì. Non vuoi?"

"No, no, è solo che..."

"Hai per caso qualcosa da nascondere, Nick?"

La tensione nell'aria era palpabile. Julian aveva palesi intenzioni bellicose, e Nick, che non c'entrava nulla, si era ritrovato in qualche modo nel mezzo.

Anche Fab, dal canto suo, stava sudando freddo. Non ci avrebbe messo tanto a capire che in realtà non era di Nick che avrebbe dovuto preoccuparsi.

"No...no...aehm. Ok, andiamo..." disse Nick, arrendendosi.

"Ok. Perfetto. Prendiamo la mia macchina." Disse Julian.

Fab sospirò, appena Julian gli voltò le spalle. Nick gli si avvicinò e gli diede una piccola gomitata: "vedi di non fare scoppiare casini..." gli bisbigliò.

"Non sono io che la ospito in casa!" ribattè Fab.

"Sì, beh, non sono io che me la scopo..."

Senza riflettere, Fab tirò un calcio negli stinchi al suo chitarrista, un po' più forte del dovuto.

"Aaah!"

Gli altri si girarono di scatto.

"Aehm. No, niente." Disse Nick, in risposta allo sguardo interrogativo degli altri.

The End Has No EndDove le storie prendono vita. Scoprilo ora