Capitolo 4

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Pov's Jade
Arrivata a casa mi buttai sul divano, il quale era troppo comodo.
"Tesoro, sei già tornata? Allora come è andata?Conosciuto qualcuno? E la scuola com'è?"mi chiese con un tono curioso e molto  velocemente.
Si papà, mi sono scontrata con un ragazzo che mi credeva maschio, l'ho umiliato davanti a tutti per ben 2 volte e l'ho pure spinto.
"Hm non ho conosciuto nessuno, la scuola è bella" risposi io con indifferenza.
"Ah oggi non posso ne pranzare e ne cenare insieme a te, ho diversi colloqui e uno molto importante con Josh, te lo ricordi?"
"Uh non c'è problema, come dimenticarselo"
Josh era assolutamente l'uomo più brutto e maleducato che io abbia conosciuti. Mangiava come un porco e gli usciva il cibo dalla bocca. Era grasso e il sudore gli finiva nel cibo. Non capisco come abbia fatto affari con le sue maniere goffe.
"Aha, sai dicono che è cambiato"mi disse lui e io spalancai la bocca.
"Dimmelo come è cambiato"risposi.
Il campanello suona e io papà ci scambiamo degli sguardi per vedere chi possa essere a quest'ora. Papà dice che devo andare ad aprire io e sbuffando vado.
Mi ritrovo davanti una signora che potrebbe avere 35 anni massimo, molto giovane, magra, capelli ricci e neri come la pece e occhi azzurri chiari chiari, assolutamente bellissimi.
"Posso aiutarla??" Chiesi io molto fredda.
"Ecco...io...sono per- per...parlare col Signor Alex Stuart"disse balbettando. Era tenerissima che decisi di essere più gentile.
"Papà c'è qua la signora...?"dissi io aspettando che mi disse il suo nome.
"Emily Sun"rispose sorridendo.
Neanche il tempo di dirlo che mio padre sbucò dalla porta e la accolse come se si conoscessero da tanto tempo.
"Jade, ti presento la nostra nuova cuoca e casalinga, Emily" mi disse lui. Non ero mai andata d'accordo con tutte le casalinghe, però lei mi sta simpatica. Il suo viso è così piccolo e con quei riccioli neri sembra uno zucchero filato nero, adoroh.
"Piacere" dissi io gentilmente. Perfino papà si sorprese della mia cortesia.
"Avrete modo di conoscervi, io devo andare che sono in ritardo. Jade fagli vedere la casa, dagli una camera, fagli vedere la cucina.." disse ma io ero immersa nei miei pensieri. Perché doveva rimanere a dormire qua? Mai nessuno era rimasta qua la notte.
"Hai capito pulcino? Ci vediamo stasera" Mi disse
Strinsi i denti per il nomignolo che mi aveva dato e annuì.  
Se ne andò e rimanemmo così per altri 5 minuti. Si vergognava e quando scoprivo che mi guardava, arrossiva e cambiava sguardo. Decisi di prendere parola.
"Allora come stai?"
MA SEI SERIA?
"Ecco bene..g-grazie"rispose lei.  
"Vieni pure con i tuoi bagagli che ti faccio vedere la casa" dissi io aiutandola con i bagagli
"Grazie mille, non sono molto brava a conversare perciò scusami" rispose abbassando la testa.
"Siamo in due, tranquilla faremo conoscenza"
"Si sono sicura di sì"
Gli feci vedere tutta la casa e le diedi la camera vicino alla mia.
Dopo scendemmo sotto perché era ora di pranzo e doveva sapere che mangiavo tanto.
"Allora che cosa vorresti mangiare? So cucinare tutto quello che vuoi, di solito voi giovani mangiate così poco che siete degli stecchini, perciò faremo un pranzo bello abbondante" mi disse lei sorridendo.
DIGLIELO CHE MANGI QUANTO A UNA VACCA.
Non è vero.
OH SI INVECE.
"Ecco io...mangio abbastanza in verità"risposi io arrossendo un po'.
"Ho capito ,meglio così. Adoro cucinare è la mia passione. Allora...possiamo fare una bella carbonara con patatine fritte, cotolette, e per dessert c'è il gelato al cioccolato,che ne dici?"
COSA?
TI GONFIERAI QUANTO A UN PALLONE 
"Ohh siiiiiii, certo che mi sta bene!!" Risposi io con gli occhi a cuoricino.
Lei ridacchiò e iniziò a cucinare.
Per tutto il pranzo parlammo e ci conoscemmo meglio, era davvero simpatica.
"Ecco io devo fare alcune commissioni, ti dispiace rimanere sola?"mi chiese gentilmente
Feci no con la testa e dopo che la salutai, mi butto sul letto e pensai.
Mi stavo annoiando da morire. Cosa posso fare?? Un film? No.
HAI UNA MOTO TI RICORDO.
Uh davvero. Vado a farmi un giro con la moto. Prima mi trucco con un po' di mascara, mi prendo le chiavi ed esco.

Libertà. Era quello che sentivo io appena ero sulla moto. È bellissimo andare veloce e non preoccuparti di niente. Aspetta, aspetta, ma quelli sono i ragazzi di oggi? Quelli della scuola? Quel ragazzo è colui che ho umiliato?
NO SONO I MINIONS CHE STANNO CANTANDO.
Magari a Dio.
Feci un ghigno quando scoprì che c'era una pozza d'acqua accanto a loro.
NON STAI PER FARLO VERO?
Oh si
TI METTERAI NEI GUAI.
Sembri mio padre, e va bene, non lo faccio subito ma se mi provocano si.
Passi di lì con la moto e notai che mi fissavano e lui fece un sorriso beffardo.
Accostai dove erano loro e mi tolsi il casco.
"Ma guarda un po' chi c'è!" Disse il ragazzo umiliato con un ghigno sul volto "parli del diavolo e spuntano le corna, sai"si avvicinò molto a me"odio chi mi manca di rispetto"
Io avevo lo sguardo privo di emozioni.
Ero fredda come il ghiaccio.
"Sai"dissi io avvicinandomi a lui"non me ne fotte più di tanto"
I suoi amici risero ma appena lui si girò, come se avessero visto un diavolo, fecero finta di nulla.
"Io sono Brian Black, loro sono..."
"Ma chi??"chiesi io
"Loro"mi indicò
"Nonono, chi te l'ha chiesto?"continuai.
Un suo amico diventò rosso perché non riusciva a non ridere.
"Puoi ridere eh, non mangio mica"dissi io a quel ragazzo. Fece una risata così forte che si unirono anche gli altri che un sorriso nacque sul volto di Brian. Aspetta...lui è Brian Benjamin Black.
Conosco a suo padre, una volta sono andata ad un colloquio con mio padre e mi fece vedere una foto di lui con una specie di tutù perché faceva danza. Non potete capire le risate che mi sono fatta con mio padre. Provochiamolo un po'.
"Allora fai ancora danza?"gli dissi io mentre ero seria in viso.
Lui sbiancò e spalancò la bocca.
Un ragazzo a me si avvicinò.
"Ciao bambolina, io sono Jack e sono il suo migliore amico, chi te l'ha detto che lui fa danza?" Mi chiese
"Ciao, ho le mie fonti" dissi facendo l'occhiolino.
"Meglio che stai zitta, se non vuoi avere problemi!" Mi disse Brian con uno sguardo malefico.
Scoppiai in una risata per poi sorridere e alzare un sopracciglio, ora era il momento.
"Meglio che state attenti, oggi piove" gli dissi io andandomene.
Tornai indietro ,passai dalla pozzanghera,facendo attenzione che non mi bagnassi io, e li bagnai tutti. Alzarono le mani e io feci retromarcia.
"Uomo avvisato, mezzo salvato"dissi io ridendo. Me ne andai mentre borbottavano qualcosa.
SEI ASSOLUTAMENTE
Fantastica?
IRRESPONSABILE, TE LA FARANNO PAGARE.
Oh, li attendo.

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