Capitolo 12

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Pov's Jade
Aprii gli occhi molto lentamente e mi ritrovai nella mia camera. Avevo un dolore forte nella pancia.
Cosa era successo?
Non mi ricordavo nulla. Nella mia mente c'era solo il buio.
Sussultai quando vidi spalancarsi la porta velocemente.
"Oh Jade" disse mio padre col volto preoccupato. Venne verso di me e mi abbracciò. Io non ricambiai. Non so perché lo feci,ma non ne avevo le forze. "C'è il dottore, lo faccio entrare" continuò a dirmi, non mi guardava neanche. Aveva lo sguardo rivolto verso il pavimento. Era uno sguardo strano. Non l'avevo mai visto così. Cosa gli succedeva?
Intanto il dolore alla pancia aumentava sempre di più e mi fece piegare in due. Non avevo mai vissuto una cosa del genere.
"Si sente bene?" Chiese il dottore, il quale appena varcò la porta corse subito da me, vedendomi rannicchiata in quella maniera.
Feci no con la testa.
"Che cosa hai? Ti fa male qualcosa?" Chiese lui velocemente.
"L-la pancia" dissi io sussurrando.
"Quando ti devono venire le mestruazioni?" Chiese lui. Sussultai un pochino, ero abbastanza imbarazzata.
"M-mi sono appena finite" dissi io sussurrando di nuovo.
Non c'è la facevo più. Il dolore aumentava sempre di più. Avevo gli occhi gonfi e mi lacrimavano.
Tutta la mia pelle andava in fiamme ma riuscivo a vederla poco. Avevo prurito dappertutto. Mi usciva schiuma dalla bocca.
Gridai. Urlai con tutta la forza che avevo.
I dolori erano sempre più forti.
Se questo era la morte, se questa era la fine, vi prego fatela arrivare il più presto possibile, perché tutto questo dolore non lo sopportavo.

Pov's Brian.
Mi aveva chiamato il padre di Jade dicendo di andare il più presto possibile all'ospedale. Chiamai a tutti gli altri. Eravamo tutti in macchina ed io non riuscivo a stare fermo.
"Vuoi andare più veloce cazzo?" Gridai a Chris che guidava.
"Calmati, andrà tutto bene" mi disse Maya mentre appoggiava la mano sulla mia spalla.
Parcheggiammo e tutti correndo arrivammo nella sua stanza.
Il padre era fuori e piangeva.
"Che cosa è successo?" Gridai
Il padre venne verso di me con le lacrime agli occhi.
"È-è tutta colpa mia!" Disse singhiozzando. Non sapevo cosa voleva dire con quella frase. Uscì il dottore e andammo subito da lui. Cominciammo a fare domanda a raffica tutte insieme e il dottore ci guardava uno ad uno.
"Fermi, FERMI" gridò lui. Sussultammo un pochino e indietreggiamo tutti per farlo respirare.
"Sono suo padre, che cosa è successo? Mia figlia è Jade Rosalie Stuart" disse suo padre con sguardo mortificato.
"State calmi, la ragazza si è svegliata ma ha avuto una crisi epilettica perciò gli abbiamo fatto dalle punture con dei calmanti. Ha dolori forti alla pancia, gli esce la schiuma dalla bocca e ha irritazione alla pelle agli occhi.
Tutti i sintomi che ha avuto sono derivati da un'unica cosa: veleno. È stata avvelenata. Non sono affari miei di come sia successo ma gli abbiamo fatto le analisi del sangue ed è uscito positivo. Per fortuna, l'avete portata in tempo. Ha una grande quantità di veleno che di dovrà espellere, perciò la stiamo preparando per l'intervento" disse il dottore guardandoci.
Veleno? Chi gli avrebbe mai dato del veleno?
"Ma non è possibile...chi mai gli avrebbe potuto dare del veleno?" Disse Maya leggendomi nella mente.
Guardai a suo padre. Stava deglutendo. Non riusciva a stare fermo, camminava avanti e indietro mentre si girava i pollici.
"Lei potrebbe...ecco beh...mo-morire?" Chiese Maya con le lacrime agli occhi. Spalancai gli occhi alla sua domanda.
Morire? Jade che moriva? Assolutamente no.
"Ecco si" disse il dottore.
"Cosa?" Gridai io
"Se non l'avreste portata in tempo, lei poteva..morire" disse il dottore
"Ma ora è fuori pericolo no?"chiesi io un po' più calmo ma sempre gridando.
"Si" disse egli.
Se ne andò per fargli l'operazione e io mi sedetti sulle sedie mentre il padre disse che aveva una telefonata da fare.
"Questa storia mi puzza" dissi io nella mia mente, o almeno pensavo visto che gli altri si sono girati a guardarmi.
"Anche a me! Chi mai avrebbe dato del veleno a Jade? Qualcuno la vuole morta?" Disse Maya velocemente.
Chi mai la vorrebbe morta?
Forse mi sto facendo troppi film mentali. Forse l'ha preso lei, pensava fosse altro.
Ma perché suo padre ha detto che è colpa sua? E se...no impossibile. È suo padre. Ho così tante domande che mi frullano nella testa.
Oh Jade, Jade. Riprenditi che sei forte.

Pov's Jade
Sbattei gli occhi più volte per orientarmi con la luce che proveniva dalle finestre. Perché ero in ospedale?
Mamma mia che puzza. Ho sempre odiato l'odore di ospedale.
Entrò la dottoressa e mi guardò.
"Oh bene sei sveglia, come ti senti?"domandò venendo verso di me.
"Bene" dissi io. Ero sincera, non mi ero mai sentita meglio, prima di oggi.
"Ti ricordi cosa è successo?" Domandò ancora lei. Feci no con la testa.
"Ti hanno avvelenata o forse ti sei avvelenata, insomma hai avuto il veleno nel tuo corpo" mi disse.
Aprii la bocca. Volevo chiedergli tante cose ma non riuscivo. 
Chi mai avrebbe potuto avvelenarmi? Ma soprattutto perché?
"Mi ha detto vostro padre di dirvi che verrà più tardi che aveva una commissione da fare, però.."disse mentre si guardava intorno"...ci sono i suoi amici qua fuori che vorrebbero vederla, li posso far entrare?"
Feci si con la testa mentre prendevo il cellulare.  357 messaggi da diverse chat. Aprì tutte ma una in particolare.

Sconosciuto:
Piaciuto il veleno?

La mia faccia divenne seria più che mai. Se questo era uno scherzo, non era divertente.
"Jade" urlarono in coro tutto quanti venendo verso di me.
"Ehii" dissi io. Sono venuti per me?
NO. SONO VENUTI PER PRENDERSI L'ACQUA GRATIS. 
Tutti mi domandarono qualcosa e mi guardavo spaesata non capendo dove rispondere prima.
"Ragazzi calma, sto bene" dissi e tutti si calmarono immediatamente.
"Jade tu lo sai che anche se non ci conosciamo bene, ti staremmo sempre accanto? In qualsiasi situazione" disse Maya stringendomi la mano. Non è che pensavano che mi volevo togliere la vita?
"Ragazzi vi ringrazio ma io non voglio morire. Non voglio suicidarmi" dissi e tutti tirarono un sospiro di sollievo.
"Ma allora chi ti ha dato il veleno?" Chiese Brian.
Ecco, era la risposta che volevo.
Stavo per parlare ma un messaggio arrivò sul cellulare. Tutti ci girammo. Lo presi nelle mani e tremavo un pochino.

Sconosciuto:
Diglielo ai tuoi amichetti che sono stato io a darti il veleno. Pure loro sono dentro ormai, ma non dirlo alla polizia altrimenti qualcuno di loro potrebbe farsi molto male.

Mi guardai intorno e fuori dalla porta ma non c'era nessuno.
Mi misi composta e sbiancai.
Ero sicura di essere sbiancata.
"Jade..chi era?" Chiese Brian freddamente.
Mi limitai a guardare il pavimento.
"Jade" disse Jack.
"Era mio padre, diceva che non può venire oggi che ha da lavorare" risposi io.
Non volevo metterli in pericolo. Non dovevano soffrire a causa mia. Non gli doveva succedere niente, a nessuno di loro.
Annuirono tutti anche se Maya e Brian si scambiavano sguardi strani.
Dopo una lunga chiacchierata se ne andarono e io rimasi in quella stanza vuota, da sola con i miei pensieri tutti indirizzati a quello sconosciuto.
Che cosa voleva da me?
Ma soprattutto chi era?

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