Capitolo 3

29 6 0
                                    

Pov's Brian
Io, BRIAN BENJAMIN BLACK, sono appena stato umiliato da una ragazzina. Non ci posso credere, mi ha lasciato lì come un deficiente, mentre gli altri ridevano. Diedi a tutti degli sguardi di fuoco e si zittirono immediatamente mentre se ne andavano.
"AMICO hahahah, ti ha lasciato proprio di stucco, hahahaha, però devi ammettere che è un bel bocconcino."disse Jack con sguardo malizioso.
"Hm, ne ho viste di meglio, e poi lo sai che mi da fastidio chi non mi rispetta, voglio scoprire chi è, su andiamo ragazzi"risposi io con un sorriso beffardo.
"Oh nonononono l'ultima volta che hai detto così per una ragazza le sue amiche c'hanno picchiato, vi ricordate ragazzi??"disse Jack mentre gli altri annuirono.
"Codardi" dissi io mentre me ne andavo, senza neanche sentire quello che dicevano.
Alla fine le sue amiche l'hanno picchiato solo perché ci sono andata a letto,di sua spontanea volontà, e poi l'ho lasciata. Che posso fare??
Sono irresistibile.
IRRESISTIBILMENTE STUPIDO.
Apposto ora sento pure le voci, sto seriamente male.

Pov's Jade
Ma chi si credono di essere stupidi?!
DEI RAGAZZI BELLISSIMI CHE FAREBBERO INVIDIA A DEGLI DEI GRECI.
Esagerata, sono carini ma sono assolutamente stupidi.
E TU COME L'HAI CAPITO?!L'HAI APPENA CONOSCIUTI, E POI L'APPARENZA INGANNA.
Ehhh...non è vero.
E POI-
Ora basta!!!!
La scuola non è affatto come me l'aspettavo, è così pulita, profumata a parte i bagni..quelli sono i più disgustosi mai visti prima, per non parlare dei preservativi che ci sono dentro. Arrivata alla segreteria noto che non c'è nessuno e aspetto.
"Scusi il ritardo signorina, sa questa città è piena di traffico, ma vabbè ora siamo qua, come posso aiutarla???" Mi chiede una donna bassa e paffutella, era così tenera che mi veniva voglia di mangiarla.
TU MANGERESTI PERFINO IL TAVOLO SE FOSSE COMMESTIBILE.
Beh può essere dai..
"Mi potreste dare, per favore, il modulo d'iscrizione?"chiesi io gentilmente.
"Certo cara! Allora qua devi mettere i tuoi dati, qua sotto ci sono le lezioni obbligatorie, invece qua" dice indicandomi tutto con la mano"ci sono diverse lezioni pomeridiano e tu ne devi scegliere 3, qua invece ci sono alcuni sport che non sono obbligati perciò se non vuoi fare niente, non devi scegliere nulla, in caso che durante l'anno ti viene la voglia di fare sport, devi soltanto dirmelo che ti posso iscrivere, poi...niente è tutto, ah e quando hai finito riportamelo, che ti do l'orario delle lezioni e la chiave del tuo armadietto"
"Ok grazie mille"risposi io, non mi ricordo quasi niente di quello che ha detto ma dettagli.
Allora...delle lezioni pomeridiane metto letteratura, arte ed economia; di sport non metto niente ,anche se mi ispira basket. Nella mia vecchia scuola ero il Capitano, non per vantarmi, ma ero abbastanza brava. In caso posso iscrivermi durante l'anno. Ecco, fatto. Gli porgo il foglio e lei mi da l'orario delle lezioni con la chiave numero 216 A.
La ringrazio e mi incammino fuori, sotto lo sguardo di tutti. Noto che alla MIA moto è appoggiato lo stesso ragazzo che ho umiliato mezz'ora fa. Rido al solo pensiero. A passo lento vado da lui mentre lo guardo in modo agghiacciante, come se lo stessi leggendo dentro.
"Togliti dalla mia moto" dissi io acida e fredda.
"Nah" rispose lui facendo no con il dito.
"E va bene, l'hai voluto tu"dissi io con sorriso beffardo.
Gli toccai la spalla molto delicatamente con il dito per poi scendere fino alla mano, sempre in modo provocatorio. Poi successe tutto veloce, con tutta la forza che avevo gli presi il braccio e lo spinsi via dalla moto, mi misi il casco, salì in sella, misi in moto e prima di andarmene gli dissi
"Sai mi sembravi uno...come dire..più duro, ma l'apparenza inganna" feci l'occhiolino e me ne andai sgommando.

Pov's Brian
"Assolutamente impossibile mai visto una cosa del genere, è così acida, seducente e bel-"dissi io al mio migliore amico Jack.
"Ti vuoi fermare un attimo"
"E poi ha una forza impressionante, mai visto nulla di simile in una ragazza"continuai
"FERMATIII" gridò. Lo guardai sconcertato.
"Ma cosa ti gridi??"Urlai
"Si può sapere perché ti interessa così tanto questa ragazza??"mi disse lui con un tono decisamente più calmo.
"È così...così...strana quella ragazza!!" Risposi
"Ma cosa c'entra? Amico non è che ti piac-?"
"ASSOLUTAMENTE NO" dissi io facendo no con la testa
"Come vuoi tu"rispose ridendo il mio migliore amico.
Jack era il mio migliore amico da quando avevo 6 anni, c'è sempre stato per me e io viceversa. Ancora mi ricordo come ci siamo conosciuti.

"Ehi mi dai un po' di merenda??" mi chiede un bambino così paffutello che ti veniva voglia di stritolarlo tutto.
"E va bene ,ma solo un pezzo"risposi io in modo altezzoso.
"Grazie sei un vero amico" mi disse lui in una maniera così dolce che decisi che potevamo conoscerci meglio.
Da quel giorno, ci vedevamo, sempre e ovunque  per dividerci la merenda.

"Vabbè io vado a casa Shrek"disse lui. Mi chiamava così perché una volta mia sorella mi fece una maschera per il viso verde e lui mi fece una foto mentre rideva a crepapelle, così da quel giorno mi chiamò sempre così.
"A dopo e non chiamarmi più così!Sai che mi da fastidio"risposi
"Sai che mi da fastidio.."scimmiottò la mia voce e se ne andò. 

Mai dire maiDove le storie prendono vita. Scoprilo ora