Capitolo 6

32 5 2
                                    

Pov's Brian
Quella ragazza è impossibile.
I suoi sbalzi d'umore mi fanno girare la testa. È così lunatica, acida, bisbetica ma anche dolce, fragile,unica nel suo genere e così....
BELLA, BELLISSIMA DIREI.
Nah, ne ho viste di meglio.
TIPO CHI?
Ecco...tipo...mmmhh...ok hai ragione.
OVVIAMENTE.
Però è strana, aveva quasi paura di dirci il suo cognome come se noi dopo l'avessimo trattata diversamente. Eppure lei è così acida ma fragile. Scontrosa ma sempre fragile.
Quando la professoressa ha letto alla poesia, lei ne è rimasta incantata e quando ha detto il suo commento sono rimasta a guardarla, guardare le sue belle e carnose labbra muoversi. Era così bella.
"Ehi amico, a cosa pensavi? Anzi a chi pensavi?" Chiese Joe mentre gli altri mi guardavano.
"Oh, ve lo dico io a chi pensava, a Jade"rispose Jack.
"Non vi sembra strana? Mi farà impazzire con i suoi sbalzi d'umore"risposi io
"Non abbiamo tempo per le ragazze al momento, abbiamo una partita prossimamente e ci servono giocatori ottimi, non buoni" disse Chris.
Mi meraviglio delle sue parole, lui è l'unico serio tra noi.
Io cambio ragazza ogni giorno.
"Che lezione abbiamo ora?" Chiesi io non ricordandomi la lista delle lezioni.
"Arte.." disse Caleb sbuffando
Andammo a lezione e indovina chi c'è?
Madison. O mio Dio. È peggio di una cozza, mi si butta letteralmente addosso e comincia a baciarmi, anzi a mangiarmi la faccia.
"Ohu guarda chi è entrato" sussurrò Josh al mio orecchio.
Mi girai e vidi Jade che mi guardava. Non so perché, ma mi tolsi Madison di dosso. Mi venne automatico.
Mi andai a sedere al mio posto e notai che l'unico posto libero era quello accanto al mio e SBAM, si era seduta lei.
"Cacciati quel sorriso dalla faccia, mi sono seduta qui solo perché era l'unico posto libero" disse freddamente.
Il mio sorriso subito dopo si spense.
"Buongiorno ragazzi..oggi sono davvero stanca, mio marito è partito e devo prendermi cura dei miei figli, non potete capire che dilemma, non c'è la faccio a spiegare, perciò fate un disegno coi vostri compagni di banco, consegnatemelo e vi metterò un voto" disse lei tutto in una botta.
Io Risi quando vidi la faccia sconvolta di Jade.
"Si, ma poi? Vuole dirci pure come si chiama il suo cane?" Disse Jade guardandomi.
"Fa sempre così" risposi facendo spallucce.
Sbuffò alzando gli occhi al cielo.
"Vabbè, fai un disegno e poi consegnaglielo, grazie" mi disse lei mentre si appoggiava al banco per dormire.
"Non così in fretta, Stuart" dissi io fissandola negli occhi.
"Allora non facciamo niente Black e dormiamo"
"Assolutamente impossibile, oziosa del cazzo"
"Stupido"
"Acida"
"Stronzo"
"Bisbetico"
"Bellissima"
"Ti odi- aspetta cosa?" arrossì tutta d'un colpo e non potei non ridere.
"Vi sembra il momento di ridere?" Disse la professoressa.
"Professoressa sinceramente lei non c'ha dato degli aiuti. Lei ha detto qualsiasi cosa ma cosa? Io non ho molta immaginazione, se lei mi desse un aiuto, io potrò fare il disegno" rispose Jade guardandola dritto negli occhi.
"Se vi dessi una parola non c'è la fareste mai, siete tutti stupidi!" rispose.
La signorina Stuart spalancò gli occhi e io mi stavo prendendo di panico perché quando Jade si arrabbiava, non andava a finire bene. Questa era l'unica cosa che avevo capito di lei.
"Come si permette a darci degli incapaci? Non ne ha nessun diritto!" Ripose Jade sprizzando rabbia da tutti i pori " e poi c'è lo dice proprio lei ,che non riesce a tenere a bada i suoi figli e da la colpa al padre che non c'è" in classe tutti spalancammo la bocca e la professoressa sbiancò.
"Come osi? Vai immediatamente fuori.
Voi giovani adolescenti non sapete cosa sono i problemi o...l'amore"
Jade alzò un sopracciglio e fece una risata tutt'altro che felice. Andò verso alla porta e prima di uscire disse
"Solo perché lei ha vissuto una vita rosa e fiori, non vuol dire che l'abbiamo vissuta tutti. Tutti hanno dei problemi e anche se a lei non sembrerà, è così. Se non sapete le cose, non parlare che fate più figura. Ogni adolescente ha subito problemi, qualsiasi, che è il divorzio dei loro genitori, che è il bullismo o violenza, che è la morte di qualcuno o la vita per chi non l'ha mai potuta conoscere neanche una settimana. Questi sono i problemi della vita, non che non sapete tenere a bada 2 bambini !"
Aprì la porta e se ne andò mentre la professoressa andò a sedersi con lo sguardo vuoto.
Oh Jade,Jade. Ha detto tutte quelle parole come se l'avesse vissute. Il suo sguardo era arrabbiato ma anche malinconico. Chissà dove sarà?
"Posso andare in bagno per favore?" Chiesi io sorridendo alla professoressa
Lei annuì e io uscì fuori dalla classe. Dove può essere andata?
Girai tutta la scuola e non la trovai. Forse sarà in bagno.
Appena varcai la porta la trovai lì. Aveva lo sguardo perso e non so perché ma mi dava fastidio vederla così infelice.
Gli presi il mento con le mie dita e gli alzai il volto.
"Tutto bene?" Chiesi io
MA SEI SCEMO ?NON MI POTEVA CAPITARE UNA TESTA CON UN CERVELLO?
"Si va tutto bene...è che mi ha fatto incazzare" sbottò lei all'improvviso d la sua tristezza scomparì.
Suonò la campanella e si alzò.
"Io ho 2 ore di matematica, vado a prepararmi psicologicamente" disse lei ridendo. Alla sua risata mi unì anche io. Ci salutammo come se fossimo amici di vecchia data e c'è ne andammo come se non fosse successo niente.

Mai dire maiDove le storie prendono vita. Scoprilo ora