Pov's Brian
Eccomi. Sono qui davanti alla scuola e la aspetto. Sono ansioso, ve ne rendete conto?Brian Black ,è ansioso di scusarsi con una ragazza. Dove andrà a finire il mondo?
Eccola, in tutta la sua bellezza mentre scende dalla moto.
O mio Dio,ma è bellissima. Ha un top della Calvin Klein nero che le fascia perfettamente sul petto, un jeans scuro
e la giacca di pelle. Non l'ho mai vista così...cosi affascinante.
Viene verso l'entrata e io sono fermo come un manichino.
"Jade" dissi io sussurrando. Venne verso di me e in faccia non trasmetteva nessuna emozione.
"Che vuoi?" Mi disse bruscamente
"Senti...per quello che è successo ieri, i-io non volevo. Ho detto quelle cose perché ero arrabbiato. Non le penso veramente. Tu sei perfetta così come sei. Io non ti conosco bene, potremmo essere amici, sempre se vuoi. Ti prego perdona me e la mia stupidità. "Dissi io balbettando ogni tanto e sperando in una risposta positiva.
"Senti, è vero hai sbagliato ma ti sei scusato, perciò certo che ti perdono. Possiamo essere anche....amici" disse lei sorridendo.
"Siii" dissi io abbracciandola. Lei non ricambiò ma era normale, non mi conosceva. Non so neanche io perché l'ho fatto.
"Allora entriamo, AMICA?" Chiesi io inchinandomi
"Certo, AMICO" ripose inchinandosi. Scoppiamo a ridere ed entrammo.Pov's Jade
Non so se ho fatto bene a perdonarlo, però come ha detto Emily, devo perdonare e dare seconde possibilità. Mi abbracciò e un odore di One Million mi invase le narici, e solo Dio sa quanto era buono. Ho notato che non smetteva di togliere gli occhi dal mio top.
ECCO LA COPPIA PERVERTITA DELL'ANNO.
Non sono pervertita e poi non so perché l'ho messo, ma mi piaceva come mi stava.
Le lezioni passarono come un fulmine e presto mi ritrovai dentro la mensa.
Mi sedetti ad un tavolo da sola, non conoscevo nessuno.
Un gruppo di ragazze mi guardavano come un'aliena e io le alzai un sopracciglio tipo per chiedergli "Che volete?"
Loro si alzarono e vennero verso di me. Si sedettero al mio tavolo e mi fissavano. Erano in 7 e nessuna di loro aveva il coraggio di parlarmi perciò mi scappò una risata.
"Avete intenzione di parlare o no?" Dissi io sorridendo.
"Ciao, come stai?" Mi chiede una
Scoppiai in una risata e si unirono pure loro.
" Okok non è il massimo da dire, ma non credo che qualcuno ha detto qualcosa di migliore" continuò a parlare" Vabbè io sono Maya, loro sono Jennifer, Allison, Alexia, Caroline e Sierra. " disse e le altre mi sorrisero tutte.
"Io sono Jade" ricambiai il sorriso.
"Allora dove abitavi prima di venire qua?" Chiese di nuovo Maya.
Tutte mi fissavano e mi misero un po' in soggezione.
"Londra" dissi io freddamente. Quello era un tasto dolente.
"Hm ho capito.. ehi guardate stanno arrivando i ragazzi" continuò.
La ringraziai mentalmente per aver sviato il discorso.
"Ciao bellezze" questa voce la conoscevo. BRIAN.
"Amica" disse sedendosi accanto a me.
"Amico" dissi io continuando a mangiare.
"Vi conoscete?"chiesero le ragazze
"Vi ricordate di quella ragazza che mi ha umiliato più di una volta?" Chiese lui. Annuirono tutte.
"Beh eccola qua" disse aprendo la braccia.
"Ah ora mi ricordo. Sei stata mitica. Mi hanno raccontato tutta la storia e ti stimo. Il bello è che loro, non l'hanno capito quando tu gli hai detto di stare attenti alla pioggia ,che sennò si bagnavano. Cioè Brian non ha neuroni." Disse Sierra
"Oh quelli c'è l'ha, ma sono grandi quanto alle carote che ho nel piatto" dissi io
"Ma non ne hai carote nel piatto" rispose.
"Ecco appunto"
"Stronza"
"Stupido"
Ci ringhiammo contro ,ma poi sentimmo le risate e girandoci verso gli altri ,notammo che stavano ridendo così tanto che a Jack gli andò di traverso la coca e la sputò nel tavolo. Tutti ci misimo a ridere a crepapelle.
"Allora che lezioni hai adesso?" Chiese Maya non appena abbiamo smesso di ridere.
"Nessuna perché?" Dissi io
"Vieni con me a farti un giro in città, così ci prendiamo un vestito per il ballo"
"Quale ballo?" Chiesi io sorridendo.
"È un ballo che si fa ogni inizio anno, tu ci devi venire"
"Okay" dissi io sorridendo. Parlavamo tutti animatamente fino alla fine del pranzo.Notai che Maya non staccava gli occhi da Jack e quando la beccai ,lei arrossì d'un colpo. Sorrisi al solo pensiero.
Io e Maya andammo verso la mia moto.
"Oh nonononono, non ci salgo su quella trappola mortale" disse lei facendo no con la testa.
"Dai, vado piano e ho anche il casco per te" dissi io pregandola
"Eh vabene, ma se vai veloce, ti uccido con il mio zaino" disse con sguardo minaccioso.
"Con uno zaino? Seria?" Dissi io ridendo.
Salimmo sulla moto e partii, andai piano ,sennò rischiavo di essere uccisa con uno zaino. Arrivammo in un centro commerciale e la feci scendere.
Entrammo dentro e mi prese per mano correndo da un negozio a l'altro.
Lei trovò un vestitino blu largo ,senza spalle ,ma a maniche lunghe, che metteva in risalto i suoi occhi blu scuro.
Io non trovai ancora niente.
"ODDIOOOO"gridò lei. "Questo te lo devi provare, con queste"
Mi passò un vestitino bianco di pizzo aderente e un décolleté nero.
"Il vestitino okay, ma i tacchi assolutamente no. Camminerò come un tirex" feci no con la testa.
"Almeno provateli ,dai vai su" mi spinse nel camerino.
Mi cambiai e notai che non mi stava poi tanto male e neanche le scarpe, erano comodissime.
Uscì dal camerino e Maya strabuzzò gli occhi.
"Se non ero femmina, mi sarei messa con te" disse seria e sorridendo e con quella affermazione mi fece ridere.
"Dai andiamo a casa che è tardi" dissi io.
Pagai e andammo a casa in moto.
"Allora ora vai a sinistra, nono a destra, aspetta qual è la destra?" Ci pensò su e mi fece il segno con la mano.
La sua casa da fuori non era grandissima ma era una villetta su due piani, davvero bella.
Ci salutammo e andai a casa.
Appena varcai la soglia mi venne l'istinto di sorridere a pensare che giornata abbia avuto oggi. Non ho mai riso così tanto come oggi.
"Oh JADE, finalmente sei tornata, mi domandavo a che ora ti saresti ritirata" disse mio padre raggiungendomi e mi abbracciò. Poi vide le buste e alzò un sopracciglio.
"È solo un vestito ,con dei tacchi ,per il ballo di inizio anno" dissi io con indifferenza.
"O-okay"
La sua faccia era strafantasmagorica.
Era da fotografare.
Andai subito a cenare perché stavo morendo di fame.
QUANDO MAI.
"Mamma mia quanto è buono questo pollo" dissi io con un sorriso da abete.
"Sono contento che ti piaccia tesoro" disse Emily. Dopo che finii sali sopra, mi lavai i denti, mi feci una doccia veloce e mi misi il pigiamone intero della mucca. Adoravo i pigiamoni uniti degli animali. C'è l'avevo della mucca, dell'unicorno, della pecora e di peppa la porca.
Dovevo fare un'ultima cosa prima di andare a dormire.
Bussai alla porta e quando sentì un 'AVANTI', entrai. Andai da Emily e la abbracciai come non avevo mai fatto.
Lei era sorpresa ma dopo ricambiò.
"Grazie di avermi dato un consiglio che solo una madre poteva darmi" gli dissi io con un sorriso.
Uscì dalla stanza, mi coricai sul letto e mi arrivò un messaggio.SCONOSCIUTO:
Buonanotte, AMICADA JADE:
Buonanotte, AMICOMi addormentai con un sorriso da abete sulle labbra.
STAI LEGGENDO
Mai dire mai
Любовные романыJade, 17 anni è bionda con gli occhi verdi, bassa e curve al posto giusto. Ha sempre desiderato un'adolescenza bellissima ma non ne ha mai avuta la possibilità per il suo cognome. Era una ragazza ricca perciò tutti la volevano solo per quello eppure...