Capitolo 14

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Pov's Jade
Ci stavamo avvicinando sempre di più, finché non entrò qualcuno dalla porta e automaticamente indietreggiammo tutti e due. Al solo pensiero che stavo baciando uno psicopatico come lui, ma allo stesso tempo attraente, arrossì d'un colpo.
Il dottore si avvicinò e guardò me per poi passare lo sguardo a Brian, lo fece per diverse volte e ridacchiò alla fine.
"Dovreste andare, l'orario delle visite è finito e stasera si dimetterà perciò avrete tutto il tempo del mondo per vedervi" disse egli guardando a Brian.
Lui uscì dalla porta senza degnarmi di uno sguardo,il che mi fece sentire un po' male. Mi sistemai meglio sul lettino dandogli le spalle al dottore. Lui notò il mio cambio d'umore , perché si mise davanti a me e mi guardò. Prese una sedia e si sbottonò un po' il camice.

"Oh Jade,Jade" disse portandosi una mano sul volto" l'amore fa male"continuò.
Non è che pensa che io sia innamorata di lui?
BEH PUÒ ESSERE VISTO CHE VI STAVATE BACIANDO QUASI DAVANTI A LUI.
"Non sono innamorata, non lo conosco neanche, cioè conoscere si...ma non bene, capito?" Dissi io arrossendo
"Oh sisi" disse ridacchiando.
"Quando avevo la vostra età ero un donnaiolo pure io, cambiavo ragazza ogni giorno. Mi sentivo popolare.
Tutto cambiò il 21 settembre. Vidi mia sorella piangere e gli domandai 'Qualcuno ti ha fatto male?' lei fece si con la testa; 'Che è successo?' le domandai di nuovo. 'Tu sei come loro, usi le ragazze e poi le getti, io ti voglio bene ma ti odio per quello che fai' urlò contro di me. Mi sentivo deluso e amareggiato, era stato un duro colpo per me vederla così" disse mentre gli scendevano le lacrime" Nei mesi a seguire tutti la prendevano in giro, perché pensava che quel ragazzo la amasse. Lei si sentiva umiliata. Il primo gennaio si suicidò. Mi lasciò una lettera con scritto che mi voleva bene e che mi perdonava. Io piansi per mesi e mesi, ma mi rialzai. Volevo rendere fiero me e mia sorella.
Un anno dopo trovai una ragazza e me ne innamorai perdutamente. Non sapevo cosa fosse l'amore ,fino a che non l'ho trovato. È stato un colpo di fulmine.
Lei era come l'arte. E l'arte non deve essere bella, l'arte deve farti provare qualcosa." Finito il racconto prese un fazzoletto e si asciugò le lacrime. Me ne passò uno pure a me perché anche io avevo le lacrime agli occhi. Se ne andò e io scoppiai in un pianto. Non solo per Brian ma anche per mio padre, per i misteri, perché si era allontanato così all'improvviso, per lo sconosciuto, per la sorella del dottore ma anche perché fino a stamattina andò tutto bene e ora non capisco più niente.

Pov's Brian
Sono un coglione. Ma cosa mi è saltato in mente? Io e Jade insieme?Pff. Io non ho una ragazza, io ho le ragazze.
DONNAIOLO.
È vero.
Entro a casa sbattendo la porta e trovo mio fratello seduto sul divano a guardare la TV. È troppo tranquillo. Mi avvicino e noto che ha una bottiglia di whisky in mano. Aggrottai la fronte e tossii per fare capire che sono qui.
Si gira e mi guarda freddo, come se non fossi nessuno.
Prende un gran sorso di alcool e poi mi guarda. Si alza e viene verso di me. Lancia la bottiglia con forza al muro e si fa in mille pezzi. Spero che pulisce lui.
TI PREGO DIMMI CHE NON SEI SERIO.
Oh si invece.
"Che è successo?" Domando passandomi una mano tra i capelli.
"Non sono cazzi tuoi" risponde lui arrabbiato puntandomi un dito contro.
"Sta calmo e siediti, vado a prenderti un'aspirina altrimenti domani avrai un mal di testa allucinante, te lo posso assicurare" dissi freddamente.
Lui obbedì.
Andai in cucina e vidi una lettera sul tavolo. Io non l'avevo lasciata lì. Vado verso essa essere e la apro, ma appena lo faccio qualcuno me la strappa dalle mani.

"Ti ho detto di farti i cazzi tuoi, è mia, sono cose mie. Chiaro?" Disse costui trucidandomi con lo sguardo.
Annuì senza fare niente. Non volevo farlo incazzare, non perché avevo paura ma perché avrebbe preso la prima cosa dentro casa e me l'avrebbe lanciata addosso e sinceramente detto non voglio che si rompa niente o che mi faccia male.
Uscì sbattendo la porta violentemente.
Salì le scale ed entrai in camera mia. Mi presi i vestiti di ricambio e andai in bagno.
Feci una doccia lunga 1 ora  e quando sentì l'acqua scorrere sul mio corpo perfetto, mi senti rilassato.
MODESTO.
È così che le ragazze vengono ai miei piedi.

Mi misi solamente un paio di pantaloni da tuta e saltai sul letto , nel vero modo di dire.
Sprofondai nelle braccia di Morfeo, sperando che domani non avrei visto quegli occhi verdi tanto magici da farmi ipnotizzare.

Pov's Jade
Finalmente via da quell'ospedale. Certo che là le persone non si lavano, un po' come i pesci. 
PERCHÉ I PESCI SI LAVANO?
Ecco...che ne so. Forse si fanno la doccia ,ma noi non lo  sappiano.
SICURAMENTE.
Bla bla bla.

In macchina mio padre mi prese la mano e io ricambiai la presa molto forte. Sorrisi quando si fermò davanti casa.
"Jade io.." disse grattandosi la nuca, era imbarazzato" mi dispiace di non essere venuto, sono un padre cattivo lo so, ma io ho avuto molto da fare, ma io a te ci tengo molto lo sai vero? Sei...tutto ciò che mi è rimasto"
Gli sorrisi per rassicurarlo.
"Non c'è problema, ora sei qua, l'importante è vivere il presente, Carpe diem, cogli l'attimo" dissi io e lo abbracciai forte forte.
Lui ricambio la stretta. Sentì del bussare sui finestrini e vidi Emily con la faccia schiacciata con il vetro e faceva facce strane. Risi forte e neanche il tempo di mettere piede fuori dalla macchina che mi abbracciò così forte che cademmo a terra come 2 imbranate.
LE CADUTE SONO SEMPRE STATE IL TUO FORTE.
"Sono stata via solo una settimana." Dissi io ridacchiando.
"Lo so, lo so, ma è sembrata un'eternità" disse. Era bello sentire di nuovo la sua voce, mi era mancata.
Entrammo in casa e lei mi raccontò di come mio padre correva tutte le mattine per cercare di arrivare in orario a lavoro. Non mi importò molto però.
Dopo il racconto, salì sopra.
Entrai in camera mia e sotto le note di " goodbye" feci la doccia. Mi asciugai e mi misi il pigiama.
Mi misi a letto e mi addormentai pensando a come sarà la giornata seguente.

Mai dire maiDove le storie prendono vita. Scoprilo ora