"L'ho sognato o è successo davvero?"
"L'ho sognato o è successo davvero?"
"L'ho sognato o è successo davvero?"Così in un loop infinito senza risposta, Gabriele, ormai sveglio da mezz'ora, continua a ripetersi quella domanda fino a quando non suona la sveglia.
Suona presto.
L'aereo per l'Italia partirà tra poche.
È stata la prima notte in cui hanno dormito senza le ansie per gli allenamenti e le gare imminenti.
È tutto finito.
Le Olimpiadi sono finite, 4 anni di attesa e poi tutto è arrivato al termine in un attimo.
Adesso possono e devono pensare solo a quei, seppur pochi, giorni di vacanza che li attendono. Se non fosse che l'atmosfera magica delle Olimpiadi, l'euforia, la gioia della vittoria e anche un po' di alcol forse avevano cambiato qualcosa.Gabriele, essendo sveglio da un po', salta subito giù dal letto e inizia a prepararsi.
Mentre è in bagno e si sta sistemando capelli guardandosi allo specchio, Gregorio arriva dietro di lui e gli lascia un bacio sulla guancia, sfiorandogli l'angolo della bocca."Oh che fai?" domanda Gabriele infastidito
"Ti do il buongiorno" spiega Gregorio
"E quando mai ci diamo il buongiorno così?"
"Così come?"
"Così... con questi baci a caso.."
"Non mi pare che ieri sera il bacio a caso.." disse enfatizzando quelle ultime parole "...ti sia dispiaciuto"
"Senti Greg devi smetterla con questa cosa, è da quando siamo qui a Rio che non fai altro che provare a baciarmi. Non so che cazzo ti sei messo in testa... Se alla fine della storia con Letizia hai deciso di cambiare sponda beh, sappi che la mia rimane sempre la stessa." sbotta il livornese.
" Guarda che ieri il bacio l'hai ricambiato!"
"Ancora con questa storia di ieri? Ma smettila!"
"Non la smetto perché penso che dovremmo parlarne."
"Non c'è niente di cui parlare. Tu dici che ho ricambiato il bacio? A malapena lo ricordo.. "
"Sì, l'hai ricambiato e mi è sembrato ti piacesse anche."
"Basta basta bastaaaaa" urlò Gabriele mentre iniziò a raccogliere le sue borse " Ho ricambiato? Ok, dimenticalo come ho già fatto io. Anzi dimenticati proprio di me, se hai strane idee per la testa" dice uscendo dalla stanza.Gregorio lo segue, lo prende per un braccio ma Gabry gli urla "Lasciami stare!" e va via.
Il campione olimpico, deluso e affranto, torna in camera, prende le sue cose e lascia l'albergo.Sono in attesa del taxi che li porterà in aeroporto.
Gabry è al telefono con Stefania che è gia lì che lo aspetta, mentre Gregorio lo guarda e l'unica cosa che vorrebbe fare è avvicinarsi e abbracciarlo come faceva sempre. Avevano litigato altre volte, ma mai Gabriele aveva reagito in quel modo. Quel "dimenticati di me" continuava a fargli eco nella testa. Come poteva dimenticarsi di lui dopo quello che avevano passato, dopo tutte le chiacchieriate, le giornate passate insieme, i viaggi, gli allenamenti, le gare...ma soprattutto dopo quel bacio.
Gabriele ormai era parte di lui. Amico, rivale, confidente, compagno di stanza. Era tante cose e non poteva lasciarlo andare in quel modo.Durante il tragitto in taxi sono seduti vicini, ma distanti. Non si parlano per tutto il tempo, Gregorio continua a pensare alle parole del compagno di stanza, mentre con la coda dell'occhio vede che è intento a scrivere qualcosa al cellulare. "Si tratta di Stefania, sicuramente" pensa.
Gabriele con Stefania ci ha già parlato, si incontreranno finalmente in aeroporto e potranno pensare alla loro vacanza, al tempo da passare insieme, ai momenti solo loro che in quei giorni a Rio erano mancati a entrambi perché sì, erano insieme da fidanzati, ma erano lì prima di tutto come atleti e il tempo per stare assieme, il loro tempo, era stato davvero poco.
Il livornese è al cellulare che scorre la galleria di foto che ha scattato e ricevuto in quei giorni e quando vede quella con Gregorio subito dopo aver ricevuto le medaglie sente i brividi attraversargli il corpo. Torna con la mente a quell'istante, all'inno cantato insieme, al sogno realizzato, all'abbraccio in piscina e a quello sul podio. Avrebbe voluto pubblicare quella foto sul suo instagram scrivendo tutto ciò che aveva dentro, ma scriveva e cancellava, riscriveva e ricancellava e poi ancora e ancora.
Avrebbe voluto scrivere quanto fosse orgoglioso di ciò che erano riusciti ad ottenere, di quanto avesse aspettato quel momento, di quanto fosse felice di condividerlo con Gregorio. Ma adesso non era più sicuro di niente, forse nemmeno delle sensazione provate la sera prima all'Aquatic centre.
Chissà che non fosse stato tutto amplificato dall'atmosfera olimpica.
Scesi dal taxi Gabriele va subito verso Stefania, la abbraccia e bacia come se non la vedesse da mesi.
Gregorio li osserva da lontano e sente una stretta allo stomaco, qualche ora prima le labbra di Gabriele erano contro le sue. Il loro bacio era stato decisamente diverso, non così passionale, un semplice contatto di labbra che il campione olimpico non riusciva a togliersi dalla testa.
"Com'è possibile che Gabry lo abbia dimenticato?" si chiede, certo che il bacio l'avesse voluto anche lui, lo conosceva troppo bene. Se non avesse voluto, Gabriele lo avrebbe rifiutato perché era così, deciso e testardo, ogni volta che faceva qualcosa lo faceva perché lo voleva davvero e non perché qualcun'altro glielo avesse imposto. Così nello sport come nella vita di tutti i giorni.Sull'aereo i due campioni hanno posti separati. Gabriele accanto a Stefania e Gregorio vicino a Stefano, l'allenatore di entrambi che non li vede scherzare e stuzzicarsi come sempre. Nota che qualcosa non va, evitano persino di guardarsi.
"Greg che vi prende?" chiede indicando con un cenno della testa il livornese
"No, nulla!"
"Nulla? Ma non prendermi in giro!"
"Davvero, nulla."
"E scommetto che se dovessi chiederlo a Gabriele mi direbbe la stessa cosa. Ma se questo nulla vi ha ridotti così, proprio nulla non è. Non siete voi.""Gabriele probabilmente ti aggredirebbe come ha fatto con me questa mattina, con l'unica differenza che a me... mi ha baciato"
Avrebbe voluto urlarlo, avrebbe voluto sfogarsi con quelle parole, ma in realtà si limita a dire che è stato un semplice diverbio tra amici, che ora vuole lasciarlo tranquillo con Stefania e che tutto si sarebbe risolto.
Gabriele passa la maggior parte del volo con lo sguardo verso il finestrino, assorto nei suoi pensieri dai quali ogni tanto viene distolto dalla fidanzata che lo accarezza e gli lascia qualche bacio. Pensa alla sera precedente e al mattino, a come gli possa essere saltato in mente di ricambiare il bacio ma soprattutto ripensa al modo in cui è letteralmente scappato da Gregorio. Non sa se per imbarazzo o paura. Paura di quello che pensa il suo migliore amico, paura di perdere la ragazza che gli è accanto, paura di non riconoscersi più, paura che quel bacio possa essergli piaciuto davvero.
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Water&Fire.
Fanfiction«Ecco come bisogna essere! Bisogna essere come l'acqua. Niente ostacoli - essa scorre. Trova una diga, allora si ferma. La diga si spezza, scorre di nuovo. In un recipiente quadrato, è quadrata. In uno tondo, è rotonda. Ecco perché è più indispensab...