Ve l'aspettavate così (si fa per dire 😂) presto?!
Forse si, forse no...chi può dirlo. Ma tant'è.
Come avrete potuto intuire dall'aggiunta nel titolo, questa è la prima delle due parti che compongono l'intero capitolo.
Sta a voi, e solo a voi, dirmi quando volete che pubblichi la seconda.
Ma soprattutto, vorrei che commentaste esponendomi le vostre teorie su:
COSA RISPONDERÀ GABRIELE?
Leggete e capirete a cosa mi riferisco 😉
Fatemi sapere.
Vi aspetto, come sempre. ❤⚫⚫⚫⚫⚫⚫⚫⚫⚫⚫
Escono dalla piscina consapevoli, ma sconvolti da quello che è appena successo. Si guardano, si osservano, si sorridono ma nessuno dei due dice nulla, mentre vanno verso gli spogliatoi.
Gregorio sta chiudendo l’armadietto dove ha riposto le sue cose quando avverte Gabriele alle sue spalle.
Gli cinge la vita con le braccia e lo tira a sé lasciandogli un bacio sul collo.
“Che fai?” chiede Gregorio
“Niente” sussurra Gabriele mentre il nuotatore sente una scossa attraversargli il corpo
“Continua a non far niente allora” suggerisce al livornese rivolgendogli un sorriso.
Gabriele prosegue lasciandogli leggeri baci sul collo, spostando le mani sulle spalle del campione e facendole scendere poi lungo le braccia. Gregorio è ancora senza maglia e avverte tutti i dettagli del tocco delle mani percependo che il suo corpo sta iniziando a reagire.
Adesso ha paura che se dovesse continuare ad assecondare Gabriele potrebbe perdere completamente il controllo e arrivare a fare qualcosa che nessuno dei due sarebbe in grado di affrontare e accettare al momento.
Perciò appena può, gli prende le mani fermandolo.
“Dobbiamo andare via, se non vogliamo rischiare di restare chiusi qui dentro” dice Gregorio
“Non sarebbe male” confida e sorride maliziosamente il livornese
“Sei scemo e ti odio”
“Ti odio anch’io” dice Gabriele ancora col sorriso stampato sulle labbra.Dopo la discussione del giorno dell’arrivo hanno deciso di non condividere più la stanza, quindi nonostante si siano riavvicinati tornano nelle loro rispettive camere.
Gabriele si tuffa sul letto e inizia a guardare il soffitto sorridendo. È felice.
In quel pomeriggio ha capito tante cose.
Ha capito che in vacanza il suo migliore gli è mancato tanto, che non può essere arrabbiato con lui per molto tempo e che non riesce a esserlo nemmeno Gregorio.
Si sente leggero, questa volta. A Rio, dopo il bacio, ha sentito un peso crollargli addosso, che si è portato per tutto il tempo in cui sono stati lontani.
Il peso da cui pensava di liberarsi scagliandosi contro Gregorio come se volesse scaricarlo su di lui.
Lo stesso peso che in quel pomeriggio è stato trascinato via dall’acqua di quella piscina.
Non sa spiegarsi come sia potuto accadere, quale forza lo abbia spinto a mandare al diavolo tutti i tormenti e i timori, baciando Gregorio con un desiderio che mai ha provato con altri.Mentre è assorto nei suoi pensieri e continua a toccarsi capelli senza rendersene conto, sente il suono di una notifica dal cellulare.
1 messaggio da Luca D.
-Come è andata?
-Cosa?
-Con Gregorio in allenamento
-Avete organizzato tutto voi vero? Lo sapevo
-Può essere. Vabbè ma dimmi come è andata
-Bene, ma siete degli stronzi
-Ah sì?
-Parecchio stronzi
-Noi siamo stronzi e voi due idioti
-Grazie del complimento eh
-Grazie anche a te!
-Comunque faccio il serio per un attimo… avevamo bisogno di stare soli
-Eeehh...Gabry….lo sappiamo.
-Sapete cosa?
-Non fare il finto tonto….
-Guarda che non è come pensi, dovreste smetterla di fare allusioni.
-La smetteremo quando ci direte la verità….tutto quel tempo in piscina, da soli...
-Passiamo sempre tanto tempo in piscina
-Ma non siete mai davvero soli
-La smetti?
-Questo tuo fare domande e continuare a non negare quello che penso conferma la mia teoria
- Ma smettila Luca!
- Va bene
- E quando fate cose alle nostre spalle vorremmo essere avvisati.
- Certo, la prossima volta vi avviseremo “piccioncini”
- Piccioncini di che?? Te lo ripeto Smettila
- Sì sì la smettoL’idea di lasciare i due nuotatori soli in piscina era stata di staff e allenatore, appoggiati da Luca Dotto e Filippo Magnini che avevano capito che tra i due c'era qualcosa che non andava e, stanchi di vederli comportarsi come due estranei, e anche di aver perso i loro compagni di scherzi e divertimento, si erano fatti coinvolgere in quel piano.
Mentre il livornese scambia messaggi con Luca, Gregorio in camera sua ripensa a quello che è accaduto poco prima e vorrebbe andare da Gabriele per parlargli, chiedergli come sta. Teme che possa reagire male come è già successo, ma allo stesso tempo sente il forte bisogno di confrontarsi. Per questo, stanco di stare lì da solo a crucciarsi, va verso la camera di Gabriele.
Bussa alla porta e, non avendo risposta, la apre.
“Posso?” domanda intimorito
“Greg..”
“Ehi” procede nella stanza a piccoli passi
“Hai bisogno di qualcosa?” chiede Gabriele
“Di te.” risponde d’istinto Gregorio
Il livornese scende dal letto, va verso di lui e lo abbraccia.
Si stringono come non hanno mai fatto, riescono a percepire l’uno il battito del cuore e il respiro dell’altro. Sono talmente connessi da non riuscire a separarsi.
Gabriele poi sposta la testa dalla spalla di Gregorio e lo bacia leggermente sulle labbra.
“Anche io ho bisogno di te.” confessa al compagno senza staccarsi dall’abbraccio.
“Quindi tra noi è tutto ok?” chiede Gregorio con tono spaventato e supplichevole.
“Tu che dici?”
“Non lo so Gabry. È tutto così... così….strano, insolito.”
Gabriele si allontana e si siede sul bordo del letto mentre Gregorio inizia a sentire il battito del cuore accelerato e ha paura che stia per partire un’altra discussione, l’ennesima di quel periodo.
Invece Gabriele inizia a parlare e il nuotatore non riesce a credere a quello che sta ascoltando.
“Greg…” gli prende le mani poi prosegue “...sono stato un cretino, stupido, stronzo. Hai sempre avuto ragione tu, quello che è successo a Rio e oggi lo volevamo, lo volevo ...davvero. Ho reagito sempre male perché avevo paura di me, di quello che potrei essere, di quello che potremmo essere noi ma ora non mi importa, voglio vivere i momenti così come verranno perché noi siamo noi solo insieme. Senza te non saprei che fare.”
Gregorio è sorpreso, non sa cosa dire. C’è una sola cosa che vorrebbe chiedere e che gli fa tremendamente paura. Non vuole spezzare l’idillio, ma deve farlo e sente che il momento è quello o mai più.“Gabry… ma Stefania?” chiede con voce sommessa.
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Water&Fire.
Fanfic«Ecco come bisogna essere! Bisogna essere come l'acqua. Niente ostacoli - essa scorre. Trova una diga, allora si ferma. La diga si spezza, scorre di nuovo. In un recipiente quadrato, è quadrata. In uno tondo, è rotonda. Ecco perché è più indispensab...