Chapter 1

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MICHAEL POV'S

È già passato un anno. Un anno dall'evocazione dell'Oracolo, dalla competizione, dalla sconfitta di Mortianna, dal ritiro di Rebecca e dalla morte di Calum...

È passato un anno, e per quanto desideri dire che sia stato un anno vuoto e triste, senza Calum e Rebecca, non posso. Quest'anno è stato un grosso cambiamento, e tutto grazie a me. Modestia a parte ho fatto tutto ciò che avrebbe fatto Calum, ho cambiato tutto ciò che avrebbe voluto cambiare. Mi costa ammetterlo, ma ho messo anche un tocco di Rebecca a tutto ciò. State calmi!!! Non ho dipinto le pareti di rosa e non ho bruciato le divise scolastiche al rogo. Ho semplicemente proposto al preside di lasciare le Anime Nere libere e di staccare quei collarini elettrici ai draghi, inizialmente mi ha riso in faccia, ma quando abbiamo scommesso su chi per primo cedeva alle prprrie abitudini ho vinto io.

Lui non doveva bere i thè al limone ed io non dovevo tingermi i capelli. Ora ho la ricrescita ma ne è valsa la pena. Comunque sia, adesso questo posto è diventato un vero paradiso mistico, quì c'è tanta pace, specialmente da quando se n'è andata Rebecca. A proposito di lei, Luke ha intenzione di farle ricordare tutto, ma vuole aspettare il momento giusto per farlo, e io lo aiuterò perchè... Bhe, è quelli che avrebbe voluto Calum, no? Ah, ma chi prendo in giro? Mi manca quella stronzetta viziata che mi paragonava sempre ad un assorbente con le gambe e che prendeva a schiaffi chiunque osasse svegliarla prima delle sue dodici ore di riposo. Quando ci penso sento ancora il dolore.

Comunque, è passato un anno e siamo dinuovo tutti quì, riuniti ad aspettare che il preside evochi l'oracolo. In torno a me c'è una marea di gente, guardo tutti i miei amici per poi sorridere ad Harry che mi saluta con la mano.

"Giovani maghi- comincia il preside, poggiando una lattina di thè sul bancone al suo fianco -ben venuti al ballo d'inverno dove vengono estratt-..." Il preside viene interrotto da Ashton.

"Si preside, lo sappiamo, è sempre la stessa canzone tutti gli anni!" Sbuffa infine Irwin. Il preside gli lancia un'occhiataccia per poi borbottare un 'd'accordo' per poi tornare serio.

"Fuorenis Vilientis." Esclama con decisione. Tutti ci aspettavamo la solita fiamma nera innalzarsi potente, ma nulla. Nessuno muove un muscolo. Tutti in silenzio.

"Fuorenis Vilientis." Ci prova ancora il preside, ma nulla. Continua a ripetere la formula mentre la calca di maghi quì presente inizia a bisbigliare rumorosamente. Ma che succede?

Perchè l'Oracolo non appare? Che io sappia non è mai accaduto nella storia della magia, allora cos'è successo?

Jimmie diventa visibile sulla mia spalla e comincia a squittire fortemente. Guardo nella direzione dei suoi occhietti viola e vedo il preside tornare nell'istituto, con il libro degli incantesimi in mano. I professori si avvicinano alla calca di studenti maghi, forse per calmare lo scompiglio che in pochi secondi si è formato, ed io ne approfitto per correre dietro al preside.

Arrivato avanti alla grande en inconfondibile porta bianca, alzando un pugno per bussare ma mi fermo sentendo un lamento, seguito dal rumore di vetri infrangersi.

Apro la porta e vedo il preside allegro e gioioso di sempre in uno stato più che pessimo, con le mani tra i pochi capelli bianchi rimasti e le lenti poggiate malamente sul naso. Guardando alla mia destra vedo il libro degli incantesimi giacere per terra insieme a dei cocci di vetro, forse un vaso.

《Preside...》Inizio con l'intento di chiedere spiegazioni, ma questo mi blocca con una mano, facendo calmare il respiro e sistemandosi gli occhiali.

《No, Michael. Non chiedermi spiegazioni, perchè non saprei dartele.》Sospira pesantemente.

Nella stanza cala il silenzio.

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