manga boy - taekook

13

김태형 + 전정국

Taehyung era già arrivato davanti alla fumetteria, si era messo ad aspettare l'altro seduto su una panchina poco lontana - e stava fermo lì, con la testa buttata all'indietro a guardare le nuvole che si muovevano veloci a causa del vento. Non ci pensava mai ma il cielo lo affascinava, come quelle masse bianche che sembravano così pure creavano forme diverse, completamente a caso e che ognuno aveva la libertà di interpretare a modo proprio. Se solo fossero state interessanti abbastanza da venire considerate almeno un po'.

"Ti disturbo?"

Sollevò la testa e sorrise. "Ti stavo aspettando."

Jungkook si sedette accanto a lui e si mise nella stessa posizione, ritrovandosi a guardare il cielo anche lui. "Non dovrei dare per scontato la bellezza dell'universo."

"Sei diventato un poeta?"

"Hey." disse offeso. "Ho solo voglia di leggere, vado a comprarli e andiamo a fare un giro?"

"Va bene."

Detto ciò Taehyung lo accompagnò nella fumetteria dalla quale uscirono con una borsa piena per metà dei manga che Jungkook aveva acquistato, li avrebbe letti una volta arrivato a casa. Decisero di andare a mangiare qualcosa e Taehyung potè giurare di sentire il suo amore per il ragazzo più piccolo crescere sempre di più, anche i piccoli gesti che il minore compiva lo facevano sentire felice - quelli gli scaldavano il cuore.

E si trovava veramente bene con lui, non lo conosceva per niente ma aveva voglia di scoprire anche le cose più insignificanti che lo riguardavano, voleva solo diventare qualcuno di speciale per il ragazzo di cui si stava innamorando, voleva fargli provare le stesse emozioni che lui stesso sentiva sempre a causa sua.

Erano andati a un parco e si erano seduti su una delle tante panchine libere, c'erano dei bambini che giocavano a palla lì vicino e Taehyung li guardava da lontano ricordandosi di quando lo faceva anche lui. Era una giornata un po' nostalgica ma non si sentiva triste, anzi, era davvero contento di essere lì con Jungkook.

"Ho paura hyung."

"Paura di cosa?"

"Di continuare ad essere insignificante."

"Tu hai tanto potenziale, devi solo trovare la forza e la motivazione di impegnarti." rispose. "E poi chi lo ha detto che sei insignificante?"

"Lo penso io."

"Non lo sei, ora sarei a casa da solo se non mi avessi invitato ad uscire con te."

"Forse sarebbe stato meglio." ridacchiò. "Non mi sento di appartenere a questo posto."

"È difficile dover essere giudicato quello diverso, vero? È da sempre che ho quest'etichetta, è davvero brutto ma nonostante tutto - io so che valgo qualcosa e che chi mi vuole davvero bene lo continuerà a fare nonostante tutto."

"Ma di che parli?"

Taehyung esitò, si morse il labbro e cercò di guardare in qualunque posto eccetto gli occhi di Jungkook. "Mi piacciono i ragazzi."

Il minore sorrise e si voltò verso di lui. "Sono felice che tu ti sia fidato di me e me lo abbia detto." fece una pausa. "E comunque io sono uno di quelli che continuerà a volerti bene."

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