-Park Chohee
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"Quindi ci stai dicendo che sei entrata nella camera di Chohee perché stavi rincorrendo il tuo cane che però è salito su un albero?"
"Esattamente, vi giuro non l'ho fatto a posta"
Mentre io cercavo di ragionare con la ragazzina sviluppata precocemente i ragazzi stavano morendo dalle risate ad ogni sillaba detta dalla sgualdrina.
"vi ho detto che non l'ho fatto a posta!" Gridò quest'ultima alzandosi dal tavolo e sbattendoci un pugno sopra.
"Sono stufa di essere presa per pazza, non l'ho fatto a posta, non sapevo neanche che questa fosse la vostra casa, non ne sapevo nulla, vi ho già pregato più volte di lasciarmi andare, vi prego ho una cosa urgente da terminare" disse lei mentre era ancora in piedi e cercava di mantenere la calma.
"Lascia stare puoi andare" disse Jongin mentre cercava di trattenere le risate tenendo gli occhi chiusi e la testa rivolta verso l'alto.
Appena la ragazza e il suo cane uscirono di casa corsi in camera mia e lo spettacolo che mi ritrovai d'avanti non era uno che ci si aspetta di trovare.
Era tutto in disordine come se un grandissimo tifone fosse passato dalla mia stanza, tutti gli scatoloni erano aperti e la roba contenuta da essi era sparsa per la camera.
Nulla di tutto ciò era rotto anche se alcune delle cose cadute erano molto fragili."Perché vedo una lucina rossa che lampeggia sotto il davanzale della finestra" chiese Jongdae entrando in camera e avvicinandosi lentamente al grande pezzo di pietra che si trovava sotto la piccola finestra.
"Io non vedo niente" affermai cercando di avvicinarmi alla piccola finestra che si trovava al centro della parete sulla nostra sinistra.
Jongdae estrasse una minuscola scatola nera, come quelle che si trovano nelle macchine che riprendono 24 ore su 24; la lucina era rosa e lampeggiava come una furia.
"Posso cercare di collegarla al computer e trovare un modo per capire come ci sia arrivata qui"disse sempre lui mentre cercava un cavo da qualche parte.
"Ci sarà sicuramente una password, se hanno deciso di mettere una scatola nera al posto di una fotocamera normale è perché sanno che Chohee è attenta a queste cose, l'avresti mai notata?""Non credo... è molto piccola e in realtà non riesco a vedere molto bene le lucine" dissi mentre la mia mano cominciava a tremare.
Jongin cercò un minimo contatto visivo con i miei occhi che erano incollati al pavimento spaventati, prese le mie mani tremolanti tra le sue.
Caldissime come il fuoco di un falò sulla spiaggia, malinconico e consolante.
Alzai lo sguardo e con il suo tono basso di voce disse: "non pensarci molto, non potranno mai farti niente, ricorda che sei più forte di una roccia, che hai i nervi saldi e che non potranno mai vincerti.
Chi ti ha fatto questo ti conosce e bene, ed entrambi abbiamo in mente qualcuno, adesso stai tranquilla puoi anche dormire in stanza mia se vuoi ma stai calma."In quel momento glie ne ero grata ma la mia attenzioni si focalizzò solo su Jongdae, che era dietro di noi e ci guardava come se nulla fosse successo, come se tutto ciò fosse normale.
Nessun segno di gelosia, era più tranquillo che mai come se sapesse della scatola nera, anche se era stato lui a trovarla.
Forse l'aveva fatto per non detrarre sospetti, per nasconderne il vero colpevole.Anche quel giorno le lezioni saltarono a causa di tutte queste strane vicissitudini, gli uomini che vedemmo in facoltà non si fecero vedere tutto il giorno, e la notte ancora spaventata dormì nella camera di Jongin, una delle cose più strane e dolci che mi fosse mai capitata.
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Voi chi credere che sia la personificazione del tifone? Jongdae o qualcun altro?

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LITTLE GIRL :|| chen/kai
Fanfiction"Qualsiasi cosa potrà cambiare ma molto probabilmente resterà tutto per sempre uguale.„ --- Troppi problemi d'amore, troppi intrighi... lavoro? amore? dipendenza? nessuno lo saprà mai... Due port...