XVII

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Non voglio rubarvi tempo, buona lettura

-Kim Jongdae

🍀🍀🍀

Avevo mentito per l'ennesima volta a Chohee.
Non ero andato al primo combini che capitava ma sono andato dritto nella sua vecchia casa.

Quel giorno non pioveva ma il cielo portava con se dei grossi nuvoloni scuri i cui bordi erano illuminati dal chiarore della luna in plenilunio, che si nascondeva dietro l'albero più grande presente nel giardino della villa.

Intravidi il fratello di Chohee.. Minso
Portava dei blue jeans strappati e una maglietta grigia, indossava una mascherina nera in pelle che li copriva il naso e le labbra.

Il suo fare deciso ma allo stesso tempo insicuro mi ricordava Chohee.
Non mi ero mai chiesto il perché non l'avesse mai cercata ma in quel momento mi sorse il dubbio.
Che fosse anche lui impelagato con gli affari del padre?

Scesi dal motorino e aggiustandomi i capelli entrai dopo che una delle cameriere mi aprii il portone principale.
Tutte indossavano la stessa divisa, più che la casa di un uomo d'affari mi sembrava quella del presidente.

"Oh anche oggi puntuale" disse Kangdae guardando il grande pendolo dello studio che tintinnava ad ogni secondo che passava.

"Si" risposi sorridendo, desideravo vedere quella busta. A mia mamma bastava così poco e io ne volevo usufruire al più presto per alcune faccende personali.
Vorrei anche portare Chohee in un centro commerciale, è da molto che non ci va e adesso che ci penso ho bisogno di alcuni abiti nuovi.

"Continui a non fare nulla di che e a prendere i miei soldi, ti stai avvicinando sempre più a Chohee e avete anche cambiato casa, credo che in quel quartiere ci siano troppo occhi puntati su di voi."

Come fa a sapere che abbiamo cambiato casa?

"Sai benissimo che ti tengo d'occhio, vero?
Starai pur cercando di far tornare Chohee da me, ma non ti scordare che è mia figlia.
Starle così vicino... non ti farà star bene" disse sottolineando il 'cosi' avvicinando l'indice al pollice e portando la sua mano vicino al mio viso.

Feci un inchino mentre sorridevo, ero nel panico totale, aveva gli occhi puntati su di me.
Fin a quel momento non ho avevo mai pensato che aiutarlo mi avrebbe causato questo grande problema.

———

La luce in casa era opaca, Chohee aveva la testa poggiata sul tavolo e aveva due tazzine difronte a lei.

"È venuto qualcuno?" chiesi mentre aprivo il frigo per cercare una bottiglia d'acqua.

Non rispose, mi avvicinai a lei per controllare se stesse dormendo, aveva gli occhi chiusi e gli auricolari, stava ascoltando musica a tutto volume.
Sarebbe potuto entrare un ladro e lei non se ne sarebbe accorta comunque.

Aprì gli occhi e balzò in aria, l'avevo spaventata.
Tolse un auricolare dell'orecchio e mi guardò leggermente irritata.

Così ripetetti "è venuto qualcuno?"
Fece si con la testa e tolse entrambi gli auricolari.
"Jongin è arrivato e poi è andato via, a prendere una ragazza se non sbaglio" mi disse, sembrava stanca e arrabbiata.
"Cosa hai?" Le chiesi per capire meglio cosa fosse successo con quel Don Giovanni.
"Nulla" disse mentre arrotolò gli auricolari al cellulare e lo mise nella tasca nel pantalone.

"Che ne dici di provare il nuovo letto?" Le dissi accarezzandole il braccio.
Sorrise, "preferisco dormire" gridò a voce alta mentre camminava verso il piano di sopra.

Forse era stanchissima, aveva trasportato scatoloni per tutta la giornata; spero davvero che sia solo questo il motivo per il quale è così triste.

🍀🍀🍀

Ho voglia di aggiornare,
Solo per te poevticmuke

LITTLE GIRL :|| chen/kai Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora