CAPITOLO 34

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Era un giorno come un altro, ma per Hermione era più che importante.
Aveva un appuntamento con Viktor Krum.
Già, il campione di Durmstrang, proprio lui.

Si era svegliata col sorriso, anche se la settimana appena terminata non era stato un gran successo.
Ron e Harry continuavano a non parlarsi, e Malfoy la evitata come la peste.
Aveva cercato più volte di avvicinarlo per dargli una spiegazione, ma lui non ne aveva voluto sapere.

"L'ho proprio combinata grossa" pensava Hermione Granger.
Alla fine ci aveva rinunciato, certo, bisogna dare tempo al tempo, ma dopo un po' è troppo.

Al momento non c'era nulla nei suoi pensieri, a parte l'appuntamento con Viktor.
E niente e nessuno l'avrebbe rovinato.

Essendo sabato non c'era lezione, per cui aveva potuto dedicare parte della mattinata allo studio.
Non era stato molto produttivo, dato che c'era Ron che continuava a chiederle di dire a Harry che 30 persone volevano dirgli che Hagrid vuole parlargli.
Non sapeva per quanto tempo sarebbe riuscita a ignorarlo, ma di sicuro non per molto.
Dopo averlo minacciato di Schiantarlo, se n'era finalmente andato.

Alla fine l'ansia aveva prevalso, e si aveva preferito aprire l'armadio e decidere cosa mettersi.
Hermione non è un di quelle a cui piace mettersi in mostra. Preferiva qualcosa di sobrio.

~·~

Con un gonna nera appena sopra il ginocchio e un golfino azzurro si stava avviando verso le sponde del Lago Nero.

Vide da lontano il suo pretendente circondato da 5 o 6 oche che gli civettavano intorno.
Nessuno potrà mai immaginare la soddisfazione che provò la ragazza, quando tutte le altre notarono che Viktor Krum aveva occhi solo per Hermione Granger.
Tutte le ragazzine si fecero da parte, e i due andarono a fare un passeggiata lungo le rive del Lago.

Non ci fu una vera e proprio conversazione, ma più che altro un insieme di suoni e contatti fisici.
Lei tentava di parlare, ma ogni volta lui la fissava come se fosse un ippopotamo volante.

In un momento di disagio, nessuno sapeva cosa dire, e allora Viktor prese la bacchetta e con un incantesimo fece partire la musica.

Sul momento Hermione non sapeva come reagire, ma non appena lui iniziò a farla volteggiare si lasciò trascinare nelle danze.

Tornarono ridendo e tenendosi per mano al castello, e Viktor le diede un dolce bacio sulla guancia.
Poi si salutarono, e presero due direzioni diverse.

Hermione andò verso la foresta proibita.
Le pareva di aver notato un conosciuta chioma bionda dietro gli alberi.

Passò avanti e indietro più volte, ma non trovò nessun Draco Malfoy.
Decise quindi di tornare ad Hogwarts, dato che iniziava a fare freddo.

Era vicino al Platano Picchiatore e sentì dei passi dietro di sé.
Si girò il più in fretta possibile, e non riuscire a frenare l'urletto di sorpresa quando si trovò di fronte al ragazzo che stava cercando.

-Hey, aspetta un attimo!- gridò quando si accorse che stava andando via

Lui non rispose, allora lei gli corse dietro e lo prese per una spalla facendolo girare.

-Dammi un minuto per spiegarti- supplicò

La Grifondoro considerò il suo silenzio come un consenso.

-Ultimamente mi sta capitando qualcosa, presumo che te ne sia accorto. Vedi, tutto ciò non è come pensi tu.
Non c'è l'ho con te. Vedi... sto prendendo una pozione particolare perché soffro di un disturbo molto molto raro. Solo che questa pozione causa degli effetti collaterali, ovvero allucinazioni. Tutte le cose che ho detto su di te a me sembravano vere. Non so distinguere sogno da realtà- concluse

-Il minuto è scaduto 22 secondi fa-

-Ti prego, non trattarmi così-

-Perché? Cosa ti interessa quello che penso su di te? Cosa dovrebbe importarti?- disse Malfoy

Aveva iniziato a piovere, eppure nessuno dei due si muoveva.
Si guardavano negli occhi, con le gocce che bagnavano i capelli e scivolavano lungo il viso.

-Non lo so- disse Hermione sottovoce

Non riuscì a trattenersi, e scoppiò in lacrime.
Sotto la pioggia pensava che non se ne sarebbe accorto, ma Malfoy aveva notato quegli occhi rossi.

-Non lo so, non lo so, non lo so...- continuava a ripetere

Lui le si avvicinò, con una mano le sfiorava la guancia e l'altra la posò sulla bocca di lei, intimandole di non parlare.

Una forza oscura, ma potentissima li travolse, e si ritrovarono con le labbra incollate alla ricerca disperata di sentirsi sempre più vicini.
Le mani di lui le accarezzavano il viso e le spostavano le ciocche di capelli dietro l'orecchio.

Lei aveva stringeva le braccia dietro il suo collo e con le mani gli scompigliava i capelli.
Per un solo momento le passò per la testa il viso di Viktor Krum, ma in meno di un secondo riuscì a scacciare il pensiero.

Le loro lingue si accarezzavano, i denti mordevano dolcemente il labbro.
Entrambi ansimavano.
Il loro battito raggiungeva le stelle.
I loro visi erano in fiamme, nonostante fossero bagnati dall'acqua fredda della pioggia.

Ma nessuno dei due voleva smettere.
Malfoy spostò le labbra sul suo collo, e le lasciava baci lungo tutto il collo, fino a raggiungere la spalla.
Da qui riiniziò la salita, stavolta però succhiava.
Voleva lasciarle un segno ben visibile per dimostrare a tutti che lei era stata sua.

Hermione gemeva, mordendo e succhiando l'orecchio di lui.
Era questo che voleva?
Era quello che desiderava davvero?

Si.
Era quello che voleva.

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