Madhouse.

Capitolo 2

"Liam portami da questo tipo.. voglio dargli una bella lezione!"

Incominciai a tirare dei pugni all'aria credendomi forte.

Ma chi volevo prendere in giro? Mi stava salendo un paura incredibile.

"Ferma ferma quattr'occhi.. metti un freno a quelle manine d'angelo!"

Mentre continuavo a tirare pugni a vuoto, la mano di Liam si posò sulla mia testa.

"Grazie per avermi ricordato che indosso gli occhiali e mani d'angelo lo vai a dire a quelle barbie della mia classe!"

Mi tolsi gli occhiali e li pulii alla maglietta.

Liam sorrise muovendo la testa, prese una busta e me la porse.

"Cosa è?"

"La divisa dolcezza.. li è il bagno!"

L'afferrai velocemente e mi fece strada fino alla porta del bagno, entrai e tirai fuori la divisa dalla busta.

Ma scherziamo? Pantaloncino e camicia?

Ma dovevo fare la top model o la poliziotta? Okay Tindari, oggi ti stai ponendo troppe domande.. ficcati quella dannata cosa addosso e lavora.

La indossai e uscii dal bagno, ero imbarazzata davanti a mio fratello.. insomma non mi vedeva vestita così da quando avevo 10 anni..

"Wow.. figa ragazza, legati i capelli però!"

Lo feci abbassando il viso dall'imbarazzo, sistemai le manette e presi la pistola.

"Andiamo?"

"Se proprio insisti.."

Impugnó delle chiavi e cominciammo a camminare per decine e decine di corridoi, ma dov'era la cella di questo ragazzo?

Ah già è vero, è un sorvegliato speciale.

Liam era molto più serio di prima, non parlava molto.. dio avevo l'adrenalina a mille, sentivo il sangue scorrere velocemente nelle vene e il respiro aumentava velocemente.

"Siamo arrivati, a te l'onore di aprire la porta.."

Mi lanciò le chiavi e le afferrai al volo, deglutii lentamente mentre infilai la chiave nella toppa.

Liam si allontanò di qualche passo da me, la sua mano era vicino alla pistola.

Aprii la porta di ferro e davanti a me le sbarre, sbirciai ma non vedevo nessuno, così prendendo un lungo e profondo respiro girai ancora una volta la chiave nella serratura e spalancai la porta sbarrata.. entrai facendomi coraggio.

"Ma guarda guarda, una ragazza in questo carcere.. wow!"

Alzai lo sguardo e vidi una figura fare delle flessioni su dei ferri attaccati al soffitto.

"Scendi giù!"

"Uh e chi me lo impone?"

"Io!"

Quanta arroganza da parte sua e quanto coraggio dalla mia.

Smise di fare le sue flessioni e atterró con tutti i due piedi, era di spalle a me, senza maglietta.

La sua carnagione era ambrata e mostrava evidenti tatuaggi, dall sua schiena calavano delle goccioline di sudore che rendevano la sua pelle lucida.

"Voltati!"

"Hah ragazzina, forse non sai con chi hai a che fare.."

Si portó in spalla un asciugamano, ma non si devideva ancora a voltarsi.

"Certo che lo so.. sei il bamboccione del carcere.."

Ridacchió per poi passarsi l'asciugamano sul viso.

Mi morsi il labbro nervosa, volevo proprio vedere che faccia aveva questo ragazzo, magari una di quelle brutte come si vedono nei film americani.

"Eh va bene, mi faccio vedere.. dato che sento il tuo nervosismo!"

"Non sono affatto nervosa.."

Piano lo vidi girarsi, lo squadrai dalla testa ai piedi.. i suoi addominali, le sue braccia, i suoi tatuaggi.. risalii con lo guardo incrociando il suo, i suoi occhi nocciola intenso, il suo sorridetto marcato.. per non parlare del suo ciuffo folto e ben ordinato.

Era un angelo con la tunica nera.

Uno di quello scappati dal paradiso per voler lavorare con satana..lui era così ai miei occhi..

Mi scappava un sei bellissimo, ma ritornai in me dopo quella visione divina.

Ma che cazzo?

"Faccio questo effetto a tutte.."

"Effetto? Quale effetto? Credi che io sia come le altre?"

Si cazzo mi sono quasi sciolta per te idiota.

"Tutte le ragazze sono uguali e tu sei come le altre!"

Il suo carattere mi dava ai nervi, era solo un fighettino, perfetto, che si vanta di se stesso quando in realtà è solamente un burattino da strapazzo e sarò io a strapazzarlo.

Di questo ne sono pienamente convinta.

Spero di non aver fatto errori haha a domani ragazze, credo che posterò solo Diana. hahah bacii♡♡♡♡