Tindari's Pov
È incredibile come un'intera vita possa cambiare in sole poche settimane o pochi mesi.. sembra come se questo mondo ce l'abbia con me, come se io fossi stata la causa di un trambusto. Eh si, penso questo ormai.
Niall, un ragazzo così ingenuo, è riuscito a combinare qualcosa di più grande di lui. Ha voluto mettersi contro Zayn, mi spiace per lui, ma ha scelto l'avversario sbagliato.
Sa benissimo che il ragazzo moro non deve essere sottovalutato, come sa che io ormai appartengo a lui pienamente.
"Posso entrare?"
La voce del mio ragazzo tornó a farsi sentire dopo un battito assordante alla porta, era tranquilla e sicura di se.
"S-si.." risposi con voce flebile.
Mi girai di spalle guardando la finestra, le rifiniture della tenda erano così ben lavorate che attiravano la mia attenzione.
Un beige che si intrecciava con il marrone scuro, formando piccoli incastri con il colore panna della tenda. Non avevo mai osservato con attenzione un oggetto, perché sono sempre stata una frettolosa e quindi non mi sono mai fermata e dedicata a questo. Esempio stupido, per me le mostre d'arte sono una grande cavolata, perché chi non sa tracciare neanche un cerchio, come me, come può interpretare un quadro? Giusto esempio.
"Piccola.. hey."
Le dita di Zayn toccarono la pelle del mio braccio nudo molto timidamente, come per paura che io l'avessi spostato.
"Mmh?"
Dopo le sue dita, percepii le sue calde e morbide labbra, esse seguivano un andamento a linea dritta, si, dritta dritta fino al mio collo. La mano toccava il mio ventre e mi portava più vicino a lui, per proteggermi.
"Ti amo.. fregatene della gente, di Niall e di tuo fratello.. io non ti lasceró mai andare via."
Sorrisi nascondendo il viso sul cuscino e lui, notando il mio movimento posó ancora le sue labbra sul mio collo.
Amavo quando mi coccolava in quel modo così dolce..i baci più belli lui me li ha rubati, come ha fatto con il mio cuore.
Liam's Pov
I giorni in quel maledetto ufficio non passavano mai, mai.. avevo tremila cartine geografiche sotto il naso, tutte quante con accerchiamenti rossi di alcuni quartieri, altre macchiate di caffè ed altre ancora completamente stropicciate.
Mi sentivo uno schifo, se non peggio, ma comunque non mi davo pace. I miei dicono che per me sta diventando una specie di ossessione, passo troppo tempo a lavorare e non a godermi un po' la mia vita.
Tutti non hanno ancora capito che la mia vita è mia sorella, le voglio troppo bene.. voi non potete immaginare quanto. Senza le sue sveglie rotte, la sua voce, le sue coccole, sto male. Sono un fratellone mammone del cazzo, okay?
"Payne, c'è una chiamata per te sulla linea due."
Afferrai la cornetta del telefono dell'ufficio e la portai all'orecchio spingendo il tasto due. Non sapevo chi fosse all'altro capo della chiamata.
-Pronto?-
Una risata risuonó nel mio timpano dopo la mia risposta, la voce del tizio era familiare, molto.
-Payne, ci risentiamo.. meno male che ti chiamo io guarda, mai una volta che ti degni di una telefonata al tuo caro fedele amico..-
Mi sedetti alla poltrona consumata della scrivania, piegai i gomiti sul legno del piano e abbassai lo sguardo.
-Ciao Horan..sai che non possiedo un tuo recapito, altrimenti saresti stato sempre il primo numero in rubrica!-
Un'altra risata, la solita alla Niall Horan maniera, molto assordante.
-Ohoh che onore Payne, mi fa piacere questa cosa.. comunque non ti ho chiamato per parlare di cazzate! So che stai cercando ancora tua sorella.. cioè te la sei lasciata scappare come niente, certo che sei davvero bravo.-
La mano destra venne stretta in un pugno come niente, il suo intento era provocarmi per poi farmi esplodere, non è la prima volta che fa una cosa del genere.
-Tu sai dov'è vero? Vero Horan?-
Un lungo sospiro dopo la mia domanda, sembrava divertito.
-Ovvio che lo so, che sono stupido io? Payne, tu mi sottovaluti.. però se vuoi sapere dov'è lei.. io voglio una cosetta in cambio.-
Bagnai le mie labbra umide con la lingua velocemente e iniziai a pensare.
-Sentiamo, cosa vuoi?-
Altra risata...lo "snerv" proprio, irritante quel biondo tinto.
-Un biglietto per l'America solo andata, non voglio essere coinvolto nel tuo piano di riprenderti ciò che anche io ho perso per colpa di Malik!-
Sorrisi sotto i baffi e grattandomi la barbetta sotto il mento risposi sicuro.
-Affare fatto, Horan.. ora dimmi dov'è lei!-
Malik, sei finito per sempre, sappi solo questo.
-È in una casetta in montagna, tu sai benissimo quale..-
E chi dimentica quella casa? Di certo non io.. il signorino si nasconde in posti davvero pieni di ricordi, per questo deve soffrire.
Lui non ha la più pallida idea di quello che ho fatto li dentro, ma proprio per questo io farò scatenare la sua rabbia.
Tindari, vengo a riprenderti.
Hey ragazze, scusate se per un po' di tempo sono scomparsa, ma sapete ho iniziato la scuola e i compiti sono infiniti.. e scusate anche se il capitolo è corto, ma sapete.. Madhouse. è quasi al termine.. mi spiace.
Spero comunque che vi piaccia! Un bacio!! ♡♡♡♡♡

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Madhouse.
Fanfiction"N-non toccarmi.." "Ah no?" "Non dovevi uccidermi?" "Ci ho ripensato all'ultimo minuto.. uccidere una bella Payne come te?" Mi allontanai da lui toccando lo schienale del divano. "H-ho paura di te.." "Non eri quella coraggiosa? " "I-infondo non lo s...