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Elizabeth

"Sai per caso cosa può avere il principe, perché la regina continua a chiedere novità sul malumore del figlio e io non so cosa risponderle. Forse, se le parlassi tu, si tranquillizzerebbe."

"Sì, può darsi Katie. È nella sua stanza?"

"Sì, le ho appena finito di sistemare i capelli."

"Allora vado da lei."

Bussai delicatamente alla porta:

"Avanti."

"Buongiorno signora." feci un piccolo inchino davanti a lei che era seduta sul letto.

"Buongiorno Elizabeth, come mai qui?"

"Katie mi ha riferito che siete in ansia per vostro figlio."

"Oh... sì... in realtà mi chiedevo se tu sapessi qualcosa in merito allo strano cambio di umore di Jace." decisi di dirle la verità, sia perché essendo la madre del principe aveva il diritto di saperlo, sia perché ormai avevo stretto un bel legame con lei.

"L-lui deve avervi informato della nostra inopportuna relazione..."

"Appunto, inopportuna."

"Sì... e ho scelto di bloccare tutto; ho capito che non ci poteva essere un futuro per noi e Dio solo sa quanto io abbia sofferto e immagino che, probabilmente, sia triste per questo motivo."

"Mmm... può essere... mi sembrava si stesse riprendendo, ma da quando ha visto te e Kole baciarvi è diventato un supplizio per lui."

"Io... non avevo idea che lui ci avesse visti..."

"È distrutto, è convinto che non si innamorerà mai più come ha fatto con te. Puoi provare a spiegargli tu che la sua vita e il suo amore non finiscono così, che deve reagire? Quando hai un attimo libero vai da lui per favore."

"D'accordo..."

Uscii dalla camera preoccupata, sarei dovuta andare da lui per mettere in chiaro che tra di noi non ci sarebbe stato più nulla! E non era vero! Io lo amavo più della mia stessa vita, ma non potevo anteporlo a nostro figlio.

Lui adesso e per sempre sarebbe venuto prima di tutto.

"Liz! Hai del tempo libero?"

"Ehm... sì, ma devo andare..."

"Vieni con me, voglio mostrarti una cosa meravigliosa!"

"Kole... io dovrei andare dal..."

"Ti prego Liz! Qualunque cosa devi fare rimandala! È troppo importante!"

"D'accordo..."

Kole mi portò alla stalla dove prese Audino, che ci avrebbe portati nel suo luogo incantato. Ricordai immediatamente le raccomandazioni del dottor Williams sulle cavalcate.

"Promettimi che non lo farai galoppare."

"Perché? Mi sembra che tu sappia cavalcare egregiamente."

"Non importa... giuramelo."

"Va bene, se ci tieni così tanto..."

"Siamo arrivati!" era ambiguamente felice, la ragione mi suggeriva che stava tramando qualcosa.

"Guarda lì." mi indicò con l'indice un fattoria prevalentemente costruita in pietra.

Era molto grande, probabilmente apparteneva a dei mercanti piuttosto ricchi i quali amavano il contatto con la natura, dal momento che la struttura si ergeva in una radura appena fuori dal bosco.

Sono la serva del mio amoreDove le storie prendono vita. Scoprilo ora