Elizabeth
Il principe era tornato e aveva richiesto di farsi un bagno; onestamente quando sentii Rose mi venne un'ansia indescrivibile, ma quando capii che aveva esplicitamente richiesto Rebekah mi calmai.
Decisi di andare al fiume a lavare dei miei abiti sporchi.
«Ehi Kole, c'è un cavallo che mi potresti prestare, anche uno non molto veloce...» mi rivolsi al ragazzo che stava strigliando l'animale che cavalcava la principessa, in tutta risposta mi fece un'altra domanda:
«Sai cavalcare?» sembrava molto sorpreso, quindi con il tono più ovvio che c'era gli dissi:
«Certo, dovrei andare al fiume e la strada è lunga per non parlare del fatto che è tutta in mezzo al bosco.»
«Va bene.» me ne portò uno marroncino non molto trascurato, ma neanche tenuto in considerazione come quelli dei padroni:
«Lui si chiama Audino, è il mio cavallo. Posso prestartelo per un po', però non farlo stancare troppo. È obbediente, non dovrebbe causarti problemi.» lo ringraziai e con una cesta contenente i miei vestiti salii in groppa.
Con una mano mi reggevo alle briglie, mentre con l'altra tenevo stretto il recipiente e cercavo di non cadere con l'ingombro della gonna lunga.
Nel bel mezzo del bosco si trovava uno spiazzo enorme che dava direttamente sulle sponde del fiumiciattolo. Mi chinai e immersi il primo vestito, lo strofinai bene con la saponetta e ugualmente feci con i restanti.
Poi mi spogliai, avevo intenzione di lavarmi e nonostante l'acqua fosse molto fredda mi immersi completamente, speravo di non ammalarmi altrimenti non sapevo cosa sarebbe successo. Rimasi nuda a passarmi il sapone su tutto il corpo per un buon quarto d'ora, avevo bisogno di pulirmi e l'unico modo per farlo al castello era con il secchio del pozzo, ad ogni modo io lo usavo solo per sciacquarmi il viso la mattina; non mi piaceva l'idea di mostrare a tutti il mio corpo.Rose era la favorita tra noi, lei aveva l'opportunità di lavarsi nella vasca dei padroni, mentre Rebekah di tanto in tanto mi raccontava che la sua amicizia con il principe era fatta anche di alcuni favori come ad esempio lavarsi con l'acqua del pozzo nel suo bagno dove nessuno la potesse vedere.
Purtroppo io e Katherine non eravamo altrettanto fortunate.Mi rivestii e galoppando feci ritorno alla tenuta. Kole aveva ragione, Audino era stato tranquillo e non avevo neanche dovuto controllarlo.
Arrivata alle stalle il ragazzo mi avvertì che il principe aveva richiesto la mia presenza, credevo volesse parlarmi visto che non poteva più chiamarmi per il bagno avendolo già fatto.
Lasciai la cesta e salii immediatamente nella sua camera, bussai:
«Signore, sono Elizabeth...»
«Vieni.» lo assecondai e lo trovai ancora nella vasca, non potevo averci messo così poco da avere fatto in tempo!
«Rebekah è già istruita su ciò che deve fare, tu invece ti devi spogliare ed entrare a lavarti.» stava scherzando? Ovviamente no. Frastornata cominciai a domandare cose scontate:
«Nuda? E-e con voi?»
«Sì certo, in fondo è tanto che non pulisci un po' il tuo corpo, dovrai essere tutta sporca.» lo avrei ascoltato; non ero stupida: sapevo che quella notte era stato lui a spogliarmi e quindi vedermi quasi del tutto scoperta e non Rose. Per di più non potevo rifiutarmi o mi avrebbe chiesto il motivo e io sarei stata costretta a raccontargli della storia del fiume, così sarei stata punita.
Ero titubante, ma cominciai a sciogliere i lacci del corpetto:
«Aiutala.» diede ordine a Rebekah che contrariata mi sfilò del tutto l'abito e io divenni rossa d'imbarazzo; gli occhi del principe confermavano le mie teorie e cioè che era compiaciuto di ottenere con così poca fatica ciò a cui puntava dalla prima volta che mi vide.
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Sono la serva del mio amore
Fiksi SejarahSiamo nel Regno di Gran Bretagna nel 1783, dove governava la famiglia reale Edwards. Una giovane ragazza sedicenne, Elizabeth Morgan, è costretta a cambiare vita per sopravvivere. Dopo aver perso suo padre, deve affrontare anche la tragica morte del...